E…state nelle Marche.
-'RUBENS, DA FERMO ALL'EUROPA',FINO A SETTEMBRE IN MOSTRA.
-TOLENTINO : RIAPRE IL MUSEO DEL SANTUARIO DI SAN NICOLA.
-LE MARCHE DISPERSE, TESTIMONE DELL'IDENTITA' CULTURALE . PRESENTATO IL VOLUME.
-'ESTATE MARCHIGIANA', UNICO MARCHIO PER TURISMO E CULTURA.
-'RUBENS, DA FERMO ALL'EUROPA',FINO A SETTEMBRE IN MOSTRA.
'L'Adorazione dei pastori', capolavoro di Peter Paul Rubens, sara` l'attrazione
principale della mostra 'Rubens,da Fermo all'Europa' in programma a Fermo
dal 10 luglio fino al 18 settembre. Il dipinto, restituito al suo originario
splendore cromatico dopo un'accurata operazione di restauro, sara` esposto
nella Salone dei Ritratti del Palazzo dei Priori insieme a tre arazzi eseguiti
su cartoni disegnati dallo stesso Rubens provenienti dal Museo Diocesano di
Ancona. Oltre al quadro, esposto lo scorso mese di dicembre alle manifestazioni
conclusive di 'Genova 2004 capitale europea della cultura', in mostra anche
trentasette incisioni tratte dalle opere del maestro fiammingo appartenenti
alla raccolta di stampe e disegni del pittore piceno Fortunato Duranti (1787-1863)
e conservate presso la Biblioteca comunale di Fermo. Nella sala dell'Aquila
sara`, inoltre, possibile ammirare una rassegna di dipinti di Sandro Trotti
dedicati al tema della maternita`.
'Realizzata nel 1607, 'L'Adorazione dei pastori'- ha spiegato
Stefano Papetti, curatore della mostra e del catalogo, nella conferenza stampa
svoltasi nella sede della Giunta regionale - e` un'opera fondamentale che
riassume l'esperienza di Rubens in Italia'. L'obiettivo - ha precisato il
sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio - e` il rilancio della citta` e di tutto
il territorio fermano. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Maria Luisa
Polichetti, consulente per la cultura della Presidenza della Regione Marche,che
ha messo in risalto La mostra si svolge sotto l'alto patronato del Presidente
della Repubblica, col patrocinio del ministero per i Beni e le attivita` del
culturali, della Presidenza della Regione Marche e del Rotary Club di Fermo.
I contributi finanziari sono assicurati dalla Provincia di Ascoli Piceno,dalla
Fondazione Carifermo e dall'associazione culturale Tekne`. La mostra rimarra`
aperta tutti i giorni,tranne il lunedi`. Per informazioni telefonare ai numeri
telefonici 0734/284327-217140 o collegarsi al sito www.fermo.net
-TOLENTINO : RIAPRE IL MUSEO DEL SANTUARIO DI SAN NICOLA.
Grande fermento a Tolentino per il VII centenario di San Nicola: dopo i primi
convegni, le celebrazioni, la pubblicazione del primo dei tre volumi iconografici
e l'apertura della mostra presso il Braccio di Carlo Magno in Vaticano, riapre
oggi al pubblico il Museo del Santuario di San Nicola con un nuovo allestimento
e percorso museografico. All'inaugurazione saranno presenti l'assessore regionale
alla Cultura Giampiero Solari, il Sindaco del Comune di Tolentino Luciano
Ruffini, e rappresentanti degli enti promotori del progetto, ovvero la Provincia
di Macerata, la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Ancona, la Soprintendenza
per il Patrimonio storico artistico di Urbino, la Comunita` Montana dei Monti
Azzurri di S. Ginesio, la Fondazione Carima e la Banca delle Marche e la Poltrona
Frau.
L'apertura del Museo del Santuario di San Nicola costituisce un evento di grande importanza per la comunita` agostiniana tolentinate e per il sistema museale marchigiano: il museo infatti e` collocato all'interno dello storico Complesso conventuale di San Nicola, struttura prestigiosa che vanta secoli di storia e di cultura religiosa tutt'oggi animata dalle molteplici iniziative, a pochi passi dal celebre Cappellone con affreschi trecenteschi, della Basilica dedicata al santo e della biblioteca. Finanziato anche grazie al Fondo europeo di Sviluppo Regionale e dello Stato nell'ambito del Docup Obiettivo 2 2002-2006, il Museo del Santuario di San Nicola racchiude opere di grande importanza per la storia dell'arte, dell'oreficeria e della ceramica e molti ex voto che narrano le doti taumaturgiche del santo e la gratitudine tributatagli dai fedeli lungo i secoli per mezzo di questa espressione di devozione. Questi ricchi contenuti sono ora esposti e articolati sulla base di un nuovo e moderno percorso museografico comprensivo di uno spazio appositamente dedicato ai servizi di accoglienza, con bookshop e guardaroba.
Il nuovo museo e` frutto del lavoro congiunto di Gianfranco Ruffini, responsabile del progetto di allestimento, di Maria Giannatiempo Lopez della Soprintendenza per il Patrimonio Storico artistico e di Marta Paraventi del Servizio Cultura della Regione Marche con la collaborazione di giovani laureati in beni culturali.
I lavori di ristrutturazione sono durati due anni: dopo una capillare inventariazione preliminare delle opere con relativa campagna fotografica, il gruppo di lavoro ha iniziato a formulare sia le nuove ipotesi di ordinamento, concordato con la comunita` agostiniana, che sulla scelta dei criteri per il nuovo allestimento, ivi compresi il rivestimento del pavimento, le vetrine e gli apparati illuminotecnici. Il tutto tenendo presente che il museo prima di essere un contenitore di opere d'arte e` una attuale e concreta testimonianza della vita religiosa della comunita` che vi abita nonche` espressione di una devozione secolare nei confronti di san Nicola.
La grandiosa sezione delle opere d'arte racchiude tra gli altri il celebre
gruppo ligneo raffigurante la Nativita` attribuito al Maestro dei Magi di
Fabriano e la monumentale pala di Marchisiano di Giorgio, gia` nell'altare
maggiore della basilica, realizzata tra il 1518 e il 1526: l'opera, di proprieta`
della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma, e` stata gentilmente concessa
in deposito e potra` essere ammirata fresca di restauro insieme alle altre
parti di cui era composta, ovvero la lunetta e la cimasa. Nel percorso storico
artistico sono presenti opere significative come Le nozze mistiche di Santa
Caterina di Alessandria con San Nicola da Tolentino e Sant'Antonio da Padova
di Simone de Magistris, opere caravaggesche e L'apparizione della Madonna
di Loreto a San Nicola da Tolentino, attribuito a Antonio Francesco Peruzzini.
Figura inoltre una piacevole sorpresa: un dipinto inedito raffigurante San
Nicola da Tolentino riconosciuto e attribuito da Maria Giannatiempo Lopez
a Simone de Magistris. Le stanze presentano anche un insieme corposo di ex
voto in argento, tra i quali si ricordano San Nicola da Tolentino di Giuseppe
III di Spagna, argentiere romano del XVIII secolo, e San Nicola appare a Marc'Antonio
Colonna di ignoto argentiere del XVII secolo recante un'iscrizione con il
nome del miracolato Colonna Dux Palleani et Tallecotii.
Il corpus delle ceramiche e` invece il frutto di una donazione al comune di Tolentino, nel 1933, da parte del cardinale Tacci: tra i manufatti alcuni sono di Castel Durante, altri sono esemplari delle maioliche di Faenza, ceramiche di Savona, vasi da farmacopea e prodotti di arte abruzzese dei secoli XVII e XVIII.
Da non dimenticare oggetti preziosi e rari destinati all'arredo degli altari
e necessari alla celebrazione liturgica: tra questi si annoverano reliquiari,
pissidi, pannelli, busti come quello dell'orafo argentiere Stefano Lepre recante
il ritratto di un San Nicola imberbe, realizzato nel XVIII secolo.
INFORMAZIONI: tel. 0733 976318 - www.cultura.marche.it
-LE MARCHE DISPERSE, TESTIMONE DELL'IDENTITA' CULTURALE . PRESENTATO IL VOLUME.
' Un grande libro di Storia, impeccabile nell'attivita` di ricerca scientifica
e catalografica. Da leggere con gioia perche` ben scritto e con saggi introduttivi
di raro valore.' Cosi` ha definito 'Le Marche disperse- Repertorio di opere
d'arte dalle Marche al mondo' Mario Lolli Ghetti, direttore regionale per
i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche nel corso della presentazione,
sabato scorso, a Palazzo Ferretti- sede del Museo archeologico nazionale delle
Marche- del quarto volume dell'omonima collana editoriale.
Una ricerca durata due anni e condotta con passione dalla curatrice del volume, la storica dell'arte del Servizio Cultura della Regione Marche, Costanza Costanzi: 448 schede descrittive di 500 opere, 756 immagini, saggi introduttivi che affrontano il problema della dispersione da diversi punti di vista, una bibliografia completa e indici topografici delle opere schedate. Una ricostruzione che ripercorre oltre tre secoli di dispersioni: 'dal primo grande diaspora dei capolavori dell'eredita` Della Rovere dal 1631 verso Firenze e il Vaticano- ha ricordato Maria Luisa Polichetti, consulente per i Beni Culturali della presidenza della Regione - attraverso le spoliazioni di epoca napoleonica, fino alle acquisizioni dei grandi collezionisti. 'Quanto non sara` preso dall'acciaio dei Francesi, sara` preso dall'oro britannico.' riferendosi ai numerosi acquisti di capolavori da parte delle case d'asta e dei musei inglesi'. Il prezioso patrimonio d'arte proveniente dalle Marche, tra cui capolavori di Raffaello, Tiziano, Piero della Francesca, Crivelli, Lorenzo Lotto e Federico Barocci, si trova oggi in musei e collezioni di tutto il mondo: dal Louvre di Parigi, al Metropolitan di New York o la National Gallery di Londra a luoghi insospettabili, come il Bishop Museum di Honolulu o la National Gallery of Victoria di Melbourne.
' Un'attivita` catalografica impegnativa ' ha spiegato la Costanzi- a cui hanno concorso studiosi di fama nazionale, invitati da noi a fornire informazioni di qualsiasi tipo su opere di cui conoscessero la provenienza marchigiana. Cosi` si e` potuto quasi raddoppiare il numero delle opere censite.'
' Ma questo volume ' ha aggiunto la curatrice ' offre anche spunti di curiosita` quasi da romanzo d'avventura, perche` racconta di situazioni legate a furti e sparizioni, misteri di opere scomparse e ricomparse, personaggi particolari come il marchese Campana, proprietario di un'imponente collezione d'arte completamente perduta e poi finito sotto processo per la spregiudicatezza negli affari. Un fatto emblematico e` anche la sorte di una statua lignea del `500: da una chiesa di Camerino a Palazzo Davanzati a Firenze, poi venduta nel 1910 sul mercato americano, ricomparsa in Italia e acquistata nel 1934 da Gabriele D'Annunzio che l'ha collocata al Vittoriale dove si trova ancora oggi. '
'Certo- ha aggiunto la Polichetti- farebbe un altro effetto ammirare la cosiddetta
Pala di Brera nella sua originaria collocazione: la chiesa di San Bernardino
ad Urbino; significherebbe assistere alla conclusione naturale di un'architettura.
Ma nonostante la triste consapevolezza che questo nostro patrimonio e` stato
enormemente depauperato, questo libro ha il pregio di rendere testimonianza
del valore e dell'identita` culturale delle Marche. ' Flavia Emanuelli, del
Servizio Cultura, ha ricordato come l'idea di progetto 'Le Marche disperse'
fu concepita nel lontano 1986, dal Direttore dell'allora Centro regionale
per i Beni Culturali , Pietro Zampetti, che avvio` un inventario delle opere
asportate nel periodo napoleonico, programma poi assunto a metodologia catalografica
dal successivo direttore Mario Canti. 'Oggi , grazie all'impegno di Costanza
Costanzi, ha preso forma non solo di un volume ma anche come consultazione
di una banca dati online. '
-'ESTATE MARCHIGIANA', UNICO MARCHIO PER TURISMO E CULTURA.
'Estate marchigiana- Un unico grande territorio pieno di eventi'. E' il calendario
degli appuntamenti estivi presentato oggi, alla sala del Ridotto del Teatro
delle Muse, dal vicepresidente della giunta regionale e assessore al turismo,
Luciano Agostini e dall'assessore regionale alla Cultura , Giampiero Solari.
'Un prodotto editoriale di quasi 150 pagine, realizzato a tempo di record e 'rivoluzionario' ' secondo Luciano Agostini- perche` frutto di un lavoro progettato e condotto in sinergia dai due assessorati regionali fin dai primi momenti dell'insediamento del governo regionale. Una pubblicazione pensata e lanciata insieme anche agli enti locali, Province in primo luogo, che hanno aderito con entusiasmo, perche` i turisti possano apprezzare pienamente le ricchezze di questa regione, anche sotto il profilo delle tantissime attivita` artistiche, culturali, della tradizione ed enogastronomiche che si svolgono in ogni piu` piccolo comune delle Marche.'
'Non solo per i turisti, ma anche per gli stessi marchigiani- ha precisato Giampiero Solari- che devono sempre piu` conoscere la loro terra per poterne diventare i piu` accreditati comunicatori dei tesori qualche volta troppo nascosti. ' 'Oggi- ha proseguito l'assessore- lanciamo un marchio, che promuove questo territorio in maniera unitaria, non piu` parcellizzata, secondo un nuovo modo di lavorare che vuole prima di tutto dare una visione globale delle tante opportunita` offerte. '
Una concertazione ottima con gli assessori provinciali- ha concluso Solari- e` stato il propellente per continuare questo percorso che e` solo un buonissimo punto di partenza. L''Estate marchigiana', nata dal binomio turismo-cultura e` gia` il segnale concreto delle azioni che vogliamo condurre con indirizzi e direttive precise, per non disperdere, ma invece unire i valori e le speciali energie di questa regione.'
All'incontro erano presenti molti amministratori locali, dal presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi, agli assessori al turismo e cultura delle quattro province e di molti comuni , ai consiglieri regionali Adriana Mollaroli e Leonardo Lippi.
I tantissimi eventi raccolti nella pubblicazione sono stati articolati per territorio e per date su quattro sezioni tematiche: I luoghi dello spettacolo, le Mostre, le Feste della memoria e le iniziative enogastronomiche, con due note di spicco, il Macerata Opera e il Rof.
Tutti gli assessori provinciali alla cultura e turismo, Simonetta Romagna di Pesaro, Massimo Pacetti di Ancona, Donato Caporalini di Macerata, Olimpia Gobbi di Ascoli Piceno, hanno sottolineato la validita` di questa iniziativa concertata che serve a valorizzare le Marche nella loro identita` di regione che per quantita` e qualita` di eventi regge benissimo il confronto con realta` piu` grandi. Massimo Pacetti ' al quale si sono poi uniti tutti gli altri assessori- ha chiesto che la Regione attui sotto il profilo delle politiche di bilancio una politica' 'conservatrice' per la cultura, nel senso che ripristini le dotazioni finanziarie che esistevano qualche anno fa, perche` cultura e turismo costituiscono investimenti produttivi trainanti dello sviluppo economico generale.'
Estate marchigiana sara` distribuita in tutti gli Uffici turistici della
Regione Marche e nei luoghi dove si svolgono gli eventi. Nella campagna promozionale
abbinata saranno indicati come punti di riferimento per conoscere gli eventi
sia il numero verde della Regione Marche 800222111, il Portale della Cultura
della Regione Marche www.cultura.marche.it.
Cultura e Spettacoli, 2005-07-06