11mo Festival Ferré. S. Benedetto T. – 28 giu ( ci sarà un altro Festival il prossimo anno?)

Undicesima edizione del FESTIVAL FERRE' con DEE DEE BRIDGEWATER e TETES DE BOIS.

Grande attesa per la performance della più francese delle cantanti americane di jazz.

Martedì 28 giugno 2005, al Teatro Calabresi di San Benedetto del Tronto - ore 21.30 - si terrà l'11mo Festival Ferré in serata unica. Ma proprio perché "ridotto", il Ferré di quest'anno si sguaina nel bagliore di un lampo vivido e livido che la lama della spada emana al sole quando le urge toccare al cuore o...prima di morire (ci sarà un altro Festival Ferré il prossimo anno?)

Dee Dee Bridgewater, icona nera del jazz e autentica star internazionale, apre con un concerto ispirato a J’ai deux amours, il recente album dedicato alla canzone francese del '900. Per l'occasione sarà servita, in un'originale giostra di swing, jazz, blues e soul tra risonanze hawaiane e ritmi latino-americani, da musicisti del calibro di Ira Coleman al contrabbasso, Louis Winsberg alle chitarre, Minino Garay alle percussioni e Marc Berthoumieux con il suo languido e piroettante accordeon. La star afro-franco-americana, targa Léo Ferré 2005, con questo suo CD rispolvera straordinari classici della canzone francese universalmente carichi di ricordi ( La vie en rose, Les feuilles mortes, Que reste-t-il de nos amours?, Et maintenant, Ne me quitte pas, Avec le temps, ecc.), rinnovandoli in maniera originalissima secondo la sua sensibilità sempre soleggiata, spesso sofisticata e opportunamente sconcertante.

I Tetes de Bois, guidati da Andrea Satta, chiudono la serata con il loro jazz cantautorale screziato da suoni elettronici. Sull'onda del loro album Pace e Male, il CD italiano meglio accolto dalla critica nel 2004, offrono un saggio d'avanguardia musicale nel riuscito confronto con testi e spartiti di pregio: Baudelaire, Campana, Vendrame, Brassens, Tenco, De André e Ferré.
Il doppio concerto, in linea con i principi di divulgazione culturale che ispirano il Centro Léo Ferré, sarà fruibile al prezzo di euro 15. Anche quest'anno a presentare e recitare sarà Mauro Macario.
Il manifesto dell'11mo Festival Ferré è una creazione originale di Ugo Nespolo.

Alle ore 16.30 nella hall dell'Hotel Calabresi si terrà un conferenza stampa/convegno dal titolo "L'interpretazione della canzone di cant(autore)", con la partecipazione di Dee Dee Bridgewater, Andrea Satta, Mauro Macario, il direttore del Premio Tenco Enrico De Angelis, il traduttore Guido Armellini, i giornalisti specializzati Paolo De Bernardin e Paolo Settimelli. Moderatore il direttore artistico del Festiva Ferré, Giuseppe Gennari

ANEDDOTO
Dee Dee Bridgewater: come ho incontrato nel tempo Leo Ferré

Ecco il racconto che Dee Dee Bridgewater fa del suo incontro con il canzoniere di Léo Ferré.
Ho sentito per la prima volta Avec le temps nel 1989 a Canal Plus. Era un clip video che passava tra un film e l'altro e, tutt'a un tratto, ho visto questa figura profetica in primo piano che cantava...Non sapevo chi fosse, non capivo bene tutte le parole, ma mi sono fatta imbarcare nella canzone e l'emozione mi ha sommersa. Alla fine, ero in lacrime e non riuscivo a riprendermi. Due mesi dopo, ho potuto andare a vedere Ferré al Palais des Sports di Parigi e di nuovo, patapum, ho pianto come una Maddalena! Mi sono anche detta che non avrei mai osato cantare una canzone così nella mia vita, anche se ne morivo dalla voglia... Quando mi sono decisa finalmente a rischiare di farlo, ho saputo che Abbey Lincoln l'aveva fatta prima di me, con Pat Metheny alla chitarra. Allora l'ho chiamata al telefono e, quando le ho detto che avevo appena finito di registrare Avec le temps, mi ha detto: "E' stata dura, dì la verità?". In effetti è la canzone che mi ha impegnato di più, ma io ho voluto puntare i riflettori sul capolavoro di Léo Ferré, la cui penna, alla maniera di un Baudelaire o di un Rimbaud, ha rivoluzionato la poesia francese.
Dee Dee ne offre, nel suo recentissimo album dedicato ai classici della canzone francese e intitolato J'ai deux amours, una versione sublime, anche se, per sua stessa ammissione, molto sofferta. Chissà se Léo Ferré, quando 35 anni fa la scrisse, immaginava che avrebbe dato tanto filo da torcere a una bella ragazza nera cinquantenne nata nel lontano Tennessee.

TARGA FERRE’ 2005 A DEE DEE BRIDGEWATER
S. Benedetto T. , 28 giu 2005 - Targa Ferré 2005 a Dee Dee bridgewater, signora del jazz, che ha saputo rinnovare il destino dei classicidella canzone francese usando la voce come strumento”magique”.
Il Presidente Onorario, Maria Cristina Diaz Ferré.
Il Presidente del Centro, Giuseppe Gennai.
ALBO D’ORO, Targa Ferrè per la Canzone Poetica:
2001, Jeann Ferrat;
2002, Umberto Bindi;
2003, Serge Gainsburg;
Targa Decennale, Gino Paoli;
2004, Francesco Guccini.

SULL’11mo FESTIVAL FERRÈ
Questi festival, che noia però! Quanti ce ne saranno in Italia, duemila? A che pro? Ha ragione chi non li finanzia. Che barba, non se ne può più!
Noi crediamo che sia giusto almeno abbreviarli, snellirli. Che c'entrino tutti in un anno, sennò... Per questo, solo per questo, il Festival Ferré n. 11 si striminzisce in uno spazio minimale: una serata e non di più. Minimo sforzo, massimo rendimento. Festival sì, ma di un giorno. Che vuoi di più? Non annoi, non invadi, non stordisci, non sazi, lasci tutti con la voglia di dire: ancora! attimo sei bello, ma non durare di più!
Però la godibilità deve essere estrema. Per questo abbia­mo chiamato il gruppo dei Tetes de Bois e - Andrea Satta non ce ne voglia - soprattutto Dee Dee Bridgewater e la sua band. Loro sono bravi, anche belli, ma con Dee Dee, se devi andare in un'isola deserta, vraiment, te la porti tutta con te, il n'y a rien à jeter: voce, bellezza, bravura, classe e tanto, tantissimo swing.

Il direttivo del Centro Léo Ferré

 

articolo correlato: Lacerazioni, schizzi, Ferré e S.Benedetto.
Intervista ai Tetes de Bois
http://www.ilmascalzone.it/cu333.htm

 

Cultura e Spettacoli, 2005-06-24