Leggere il ‘900.
Ancona -dal 16 lug al 2 ott alla Mole: un’estate da vedere, con 160
opere.
La realtà dagli occhi di Merz, Cucchi, Guttuso, Schifano,
Rotella, Ontani, Baj, Festa.
Alla Mole un’estate da vedere, con 160 opere dei più grandi artisti
italiani del 900.
Incantati dagli scorci dell’Adriatico e dalle bellezze naturali del
Conero, l’occhio e la mente di chi trascorrerà l’estate
nella riviera anconetana potranno essere catturati anche da un percorso artistico
di prestigio.
Centotre pittori, molti di eco nazionale e internazionale, dal 16 luglio al
2 ottobre saranno i protagonisti della mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona
“Pittori figurativi italiani della seconda metà del XX secolo”.
Iniziativa della Provincia di Ancona, all’interno del progetto “Leggere
il ‘900”, e dell’agenzia di Jesi organizzatrice di eventi
culturali Noicultura, è curata dal critico d’arte Armando Ginesi.
Uno snocciolarsi di grandi artisti e di opere – ben centosessanta -
da avvolgere i sensi. Al fianco del nome di punta marchigiano, Enzo Cucchi,
e degli altri due colleghi della Transavanguardia Sandro Chia e Francesco
Clemente, ecco il protagonista dell’“Arte povera” Mario
Merz, o le trasposizioni di immagini massmediali di Mimmo Rotella coi suoi
décollages.
Nel ripercorrere le tracce delle varie tendenze figurative della seconda metà
del secolo appena chiuso, si incontrerà la risposta all’astrattismo
di Renato Guttuso e del suo realismo. Saranno presenti anche i celebri rappresentanti
della cosiddetta Pop Art italiana, da Mario Schifano a Mario Ceroli e Tano
Festa. Ma anche la cultura libertaria di Enrico Baj, fino agli estremi livelli
della figurazione raggiunti da Luigi Ontani.
E una lente particolare su tre artisti che rappresentano tre diverse generazioni
pittoriche, con gli omaggi all’emiliano Sergio Vacchi, all’ascolano
Sandro Trotti e al catenese Salvo Russo.
Il patrimonio dei dipinti è messo a disposizione da uno dei principali
collezionisti viventi, Serafino Fiocchi di Ascoli Piceno. Per Ancona e per
le Marche sarà l’occasione per offrire il loro contributo alla
lettura del Novecento, un secolo ancora così vicino da presentare spesso
difficoltà di decodifica. E l’ambizioso tentativo di ritagliare
per la nostra regione un ruolo importante nel panorama artistico italiano.
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Cultura e Spettacoli, 2006