COVO CLUB dal 1980
viale Zagabria 1 BOLOGNA
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Calendario Concerti confermati ad oggi per Maggio 2005

gio 5: ANDREA CHIMENTI (I)

ven 6: FEVERDREAM (USA)

sab 7: EX MODELS (USA)

mar 10: LOU BARLOW (USA)

sab 14: OFFLAGA DISCO PAX (I)

gio 19: I AM KLOOT (UK)

ven 20: ONEIDA (USA)

sab 28: ADAM GREEN (USA)

DJ - SETS
venerdi: gate 1: indie rock con ODA dj - gate 2: electro con y:dk
sabato: gate 1: total rock'n'roll e deluxxe soul con i dj residents del Covo: Dedu e Yanes - gate 2: Kozmik Dancer + guests

ANDREA CHIMENTI – Biografia

Dal 1983 al 1989 Andrea Chimenti è il cantante dei Moda, uno dei gruppi capostipiti del rock italiano con Litfiba e Diaframma. Tre sono gli album realizzati con questo gruppo all'interno dell'etichetta I.R.A. prodotti da Alberto Pirelli: "Bandiera", "Canto Pagano" e "Senza Rumore". Canto Pagano realizzato nel 1987 è coprodotto insieme a Mick Ronson (chitarrista di David Bowie, Bob Dilan, Lou Reed...). Sempre in questo periodo numerose le compilation e le collaborazioni tra le quali si ricorda il 45 giri uscito solo per il mercato francese dove Andrea canta con Piero Pelù e Nicoletta Magalotti "Padam Padam" di Edith Piaf.
I Moda nel 1989 si sciolgono e per Andrea comincia la carriera solista. Inizia con delle collaborazioni insieme ai Beau Geste partecipando a musica per il Tibet. Partecipa allo spettacolo teatrale diretto da Massimo Luconi "Chaka" in veste di attore e cantante e insieme ai Beau Geste collabora al CD della stessa colonna sonora uscita per la Materiali Sonori. Insieme a Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli realizza il suo primo CD " La Maschera del Corvo Nero" che esce nel 1992 per la CGD.
In questo lavoro si ricorda la collaborazione di Antonio Aiazzi (Litfiba) e degli Africa X. Partecipa alla compilation dedicata a Rino Gaetano cantando "Escluso il Cane". Nel frattempo è nato il Consorzio Produttori Indipendenti e nel 1996 esce "L'Albero Pazzo" prodotto da Andrea e F. Magnelli edito dallo stesso C.P.I.
In questo cd Andrea scrive e canta un brano insieme a David Sylvian "Ti Ho Aspettato" (I Have Waited For You).
Canta nel film di Carlo Verdone "Sono Pazzo di Iris Blond" il brano "Black Hole". Collabora con "Una Notte in Italia" al CD tributo ad Ivano Fossati. Nel 1997 in collaborazione con l'attore Fernando Maraghini esce "Qohelet" per la collana Taccuini edita dal C.P.I. Nel 1998 fonda insieme a Fernando Maraghini e a Maria Erica Pacileo l'etichetta discografica "Le Vie dei Canti". Nello stesso anno esce "Il Cantico dei Cantici" (per Le Vie dei Canti/C.P.I.) dove l'attrice Anita Laurenzi, sulle musiche di Andrea, legge l'omonimo libro biblico. Nel 1999, Andrea lavora a sonorizzazioni di musei, mostre e video d'arte.
Nel 2000 Andrea debutta con "Il Porto Sepolto", spettacolo di canto, musica e letture, partecipa inoltre allo spettacolo ebraico "Mazal Tov" della compagnia di "Terra di Danza". A maggio del 2002 realizza il cd "Il Porto Sepolto" dove Andrea canta alcune poesie di Giuseppe Ungaretti. Questo Cd è prodotto dallo stesso Andrea e da Massimo Fantoni, già collaboratore di Andrea in numerosi progetti ed esce per l'etichetta Santeria/Audioglobe, edizioni Kizmaiaz.
Nel 2004 Andrea collabora nel CD di Gianni Maroccolo "A.C.A.U." scrivendo insieme a Maroccolo e cantando il brano "Una Prima Volta".
Ad ottobre del 2004 esce il suo nuovo CD "Vietato Morire" realizzato con Massimo Fantoni e Matteo Buzzanca, edito da Santeria/Audioglobe. All'interno diversi ospiti come: Steve Jansen, Patrizia Laquidara, Gianni Maroccolo, Alessandro Fiori dei Mariposa.

DNA Concerti presenta:

Tutti gli indie-kids siano pronti a salutare il ritorno live di
LOU BARLOW
L’ex Sebadoh, Dinosaur Jr e mente della Folk Implosion ritorna in Italia per tre concerti imperdibili in cui presenterà Emoh, il suo album solista che lo ha confermato come uno dei migliori autori indipendenti americani

IL 10 MAGGIO SARA’ AL COVO DI BOLOGNA


Ci sono davvero pochi autori che possono considerarsi come fondamentali nella storia del rock a stelle e strisce, personaggi che non sono mai stati da copertina o da magazine patinato che però hanno creato attorno alla loro persona un alone di magia e soprattutto di attesa per ogni loro uscita discografica. Tra questi pochi eletti c’è Lou Barlow, un nome che ai più attenti farà tornare in mente I fasti dell’indie-rock dei Sebadoh e dei Dinosaur Jr.
Lou Barlow nel 2005 è tornato da solo, con un disco emozionante e pieno di immagini rock d’autore, rilassate, minimali e soprattutto toccanti. Emoh, appunto il nuovo disco di Lou Barlow, è uscito per Domino Records (distr. Self), una delle etichette che del rock indipendente ha fatto la sua bandiera, e l’autore riprende la strada da dove l’aveva interrotta (ma l’ha mai interrotta?) coi Sebadoh e le suoi altri mille progetti, con la solita classe ed intensità che da sempre lo contraddistingue.
Lou Barlow è un cantautore puro e carismatico nella sua timidezza e nel suo essere misterioso, un personaggio che con la sua musica scarna, sporca e di “bassa fedeltà” riesce ad arrivare al cuore e toccare i sentimenti. Barlow è un autore di altri tempi, un eterno giovane che racconta le sue storie, si distrae rimanendo attento, corregge e poi vuole stupire ma senza fare mai nulla che stia sopra le righe. Insomma Lou Barlow è l’icona perfetta dell’indie-rock di matrice americana, quella che vede tra le sue file personaggi come Bright Eyes, Bonnie Prince Billy e Wilco.

Date:
08/05 - Rimini @ Velvet (ingresso 12 euro)
09/05 - Roma @ Circolo degli Artisti (ingresso 10 euro)
10/05 - Bologna @ Covo (ingresso 12 euro)

Biglietti acquistabili presso le prevendite abiutuali e sul circuito Ticketone www.ticketone.it

Info al pubblico: DNA Concerti (www.dnaconcerti.com) - tel. 06.47823484

Info alla stampa: Jarno@dnaconcerti.com - mob. 339.4355906


BIOGRAFIA – LOU BARLOW (Domino Records)

Emoh is the first, official solo album from Lou Barlow: the bard of lo-fi, erstwhile leader of Sebadoh, The Folk Implosion and Sentridoh, former bass player for Dinosaur Jr... Before Beck, Cat Power or even Pavement, Sebadoh was rocking the underground as "the quintessential lo-fi band of the '90s" (All Music Guide) and Lou has become hero to young singer/songwriters with their hearts on sleeve and a punk-rock fire in their loins.
For followers of Lou Barlow, who’ve been there since Sebadoh formed in 1987, it’s certainly been awhile. Lou’s previous solo collection, Winning Losers: A Collection of Home Recordings (Smells Like Records, 1994), and the many self-released Sentridoh releases have hinted at the Lou’s personal vision, but this is the record for which many Lou Barlow fans have hoped, yet dare not hope. There is much to recommend here – an amazing songwriting growth in a long-time hero, the instantly recognisable warmth of a much-loved voice, a brace of tunes you don’t have to wade through the tape-hiss to hear... Let’s take a moment to relish this prospect – the lo-fi prodigal son has come home!
“I always felt that I was going to write like Hank Williams: simple things,” Lou recently told The Onion. “When I start to write a song, I have the words and I have the melody, and then it's just a matter of making it to the end. I think if I have something that I could identify as a talent, it would be that I can finish a song. I kind of know intuitively where the melody should go. But that's something that comes not from listening to other records, but from something that's just
in me.”
Emoh is a lush, well-produced affair with eight tracks recorded with producers like Nashville’s Mark Nevers (Lambchop), Josh Schwartz (not the guy who created The O.C.) and Wally Gagel (Boston’s finest, Folk Implosion associate, and alumni of the Fort Apache studio/hit-factory) and six tracks impeccably recorded at home by Barlow himself. And not ‘in the bathroom with a cassette player’, either. Though, as Lou admitted recently, “If we'd had Pro Tools when I was 21? With that kind of energy, and those kind of ideas just fuckin' rushing at me? I could’ve made something that didn't have tape hiss on it, so people would think it was ‘legitimate’. I would’ve made fucking huge, sprawling masterpieces! I believe that. Because it was all about the energy. Certain Sentridoh stuff I did, I really worked on those things, but when I was working on them, I realised that in the end, because it was on four-track cassette, a large group of people weren’t going to take it seriously. But that was all I had, you know?”
Leaving the lo-fi behind, Barlow takes his place as an indie rock elder-statesman and a modern day folk-rocker. The tunes are to the fore, with an upbeat swing. The lyrics are sharp, painfully honest (the jealousy-riven ‘Royalty’, the self-doubt fuelled ‘If I Could’) poignantly funny (‘The Ballad of Daykitty’ is an ode to Lou’s many feline friends) and in the case of ‘Mary’, downright sacrilegious (“Immaculate conception/Yeah right!”).
Do check out Lou’s incredibly detailed website, loobiecore.com, for an astonishing collection of memorabilia, MP3s, drawings, archive photos, writings, cats and more.

Cultura e Spettacolo, 13 Aprile 2005