Teatro Scuola:
S. Benedetto T. - spettacoli in calendario verso il “tutto esaurito”

Il surreale e spassoso “Circo di burattini su ghiaccio” del Teatro Pirata ha dato il via stamattina (martedì 18 gennaio) alla rassegna di “Teatro Scuola”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e dall’AMAT e destinata agli alunni della scuola dell’obbligo.

Questo primo di sei appuntamenti in cartellone era dedicato agli scolaretti delle materne e del primo ciclo delle elementari. Centinaia di mini-spettatori hanno gremito la platea del Teatro Calabresi, applaudendo le esibizioni della più squinternata squadra di artisti circensi: dal pinguino ballerino all’orso Palmino alla renna Siberina… Le 17 classi che hanno aderito alla proposta culturale provenivano da San Benedetto (plessi di via Puglia e di Alfortville), ma anche da numerosi centri vicini: Fermo, Ripatransone, San Savino, Porchia, Colonnella, Tortoreto Lido, Controguerra e Sant’Omero.

Com’è noto la rassegna, al suo sesto anno di vita, riveste un’importante valenza artistica ed educativa, con spettacoli di qualità che offrono agli insegnanti un prezioso strumento didattico. Piuttosto collaudata anche la collaborazione con le compagnie “storiche” come il gruppo jesino del Teatro Pirata o il Teatro Canguro di Ancona, quest’ultimo protagonista dello spettacolo “Storie di carta” in programma il prossimo 27 gennaio.

Il successo delle precedenti edizioni, con la partecipazione di scolaresche anche di fuori Distretto e di fuori Provincia, sta confermando il suo trend anche per la stagione 2004-05. Con le prenotazioni pervenute finora all’Ufficio Cultura, gli altri cinque spettacoli in calendario si stanno avviando verso il “tutto esaurito”.

“La risposta delle scuole premia una scelta di fondo ben precisa: stimolare un approccio creativo delle nuove generazioni verso la cultura – commenta soddisfatto l’assessore alla Cultura, Bruno Gabrielli – come del resto negli incontri di lettura animata in biblioteca, anche per gli eventi del teatro scuola l’obiettivo è, infatti, avvicinare i giovanissimi alla semplicità, a esperienze povere di effetti speciali e di elettronica, ma ricche di suggestione e di magia, capaci di risvegliare la curiosità del bambino. In questo modo – conclude Gabrielli – crediamo di realizzare un prezioso intervento di valore sociale nei processi formativi, contribuendo a far crescere la personalità e la coscienza civica degli uomini di domani”.

Cultura e Spettacoli, 2005-01-18