Ultimo appuntamento del ciclo: Jazz & Cinema. S. Benedetto T. - un percorso tra nostalgie, leggende e film di culto.
Centro multimediale Pianeta Musica, conclusione dell’itinerario culturale “Culture che si incontrano. Le grandi sintesi del Novecento musicale”
Si è conclusa ieri pomeriggio nell’auletta multimediale della Biblioteca Comunale “G. Lesca” di San Benedetto del Tronto, la serie di incontri culturali intitolata “Culture che si incontrano. Le grandi sintesi del Novecento musicale” ideata e curata da Rodolfo Dini, responsabile del Centro multimediale Pianeta Musica del Comune di San Benedetto del Tronto, in collaborazione con il Comune di San Benedetto del Tronto, la Fondazione Libero Bizzarri, la Mediateca Picena e l’Associazione culturale Bitches Brew. Il progetto, articolato in tre sezioni: “Dalla Bossa Nova al Tropicalismo”, “Lezioni di Tango” e “Jazz e Cinema”, ha voluto percorrere un emozionante itinerario culturale attraverso le grandi sintesi del Novecento musicale. E ieri pomeriggio con la proiezione del cult movies “A qualcuno piace caldo” il famoso film di Billy Wilder si è concluso anche l’ultimo ciclo “Jazz e Cinema. Un percorso tra nostalgie, leggende e film culto”. “Quello che più ci ha interessato in questo ultimo ciclo” ha affermato Dini “non è stata tanto la modalità più consueta della colonna sonora che commenta le immagini, ma quella relazione intertestuale che coinvolge in un reciproco scambio i linguaggi e le strutture narrative”. Con questo approccio infatti sono stati ripercorsi alcuni tra i più significativi momenti di unione tra una musica espressione dell’incontro-scontro delle tante culture provenienti dall’Africa e dall’Europa e la settima arte. Attraverso jazz-film che vanno da “Ombre” di John Cassavetes a “Symphony in Black” di Fred Waller, da “Cotton Club” di Francis Ford Coppola a “Kansas City” di Robert Altman, da “Bird” di Clint Eastwood a “Round Midnight” di Bertrand Tavernier fino a “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder si è cercato di esplorare la relazione reciproca e i nessi strutturali tra jazz e immagini in movimento. Le musiche che appartengono, ovviamente, alle leggende del jazz hanno avuto il merito di comunicare l’emozione notturna che sempre il jazz suscita e la sensualità tipica di un sound che fin dalle origini, è riuscito a produrre una straordinaria sintesi tra mente e corpo.
Nicoletta Amadio
Cultura e Spettacolo – martedì 21 dicembre 2004, ore 10,30