Presepi Artisitici.
Monsampolo T. - inaugurazione negli Ipogei del Castello il 18 dic, ore 18,30

LA CULLA PICENA DEI PRESEPI MONUMENTALI IN MINIATURA

Negli Ipogei del castello di Monsampolo dei Tronto (AP), caratterizzati da un tripudio architettoníco di tunnel, grotte, celle, cunicoli, nicchie, scalinate, gallerie, selciati sotterranei e repertí archeologici, numerose opere illustrano la varietà e il valore dell'arte presepiale prodotta dalla ridente località ascolana, che annovera tra i suoi documenti francescani la citazione di un antico "Presepio di piccoli pupi". Tutti i lavori sono il frutto dell'impegno artistico e dell'abilità manuale del prolifico Luigi Girolami, che identificandosi in particolari modi espressivi, ha sviluppato nuove tecniche. La mostra, fra l'altro, allinea nel percorso espositivo le opere monumentali in miniatura entrate oramai nella storia dei Presepio italiano, visitate annualmente da migliaia di estimatori provenienti perfino da paesi di là dalle Alpi (non ultima la visita degli Amici del Presepio della Repubblica Ceca). Per soddisfare la curiosità le elenchiamo tutte:
- il Presepio "Gesù e i Romani” è dedicato a don Giulio Talamonti. L’impianto presepistico è stato sviluppato a “giro” per consentire ai visitatori di girarare intorno al plastico e rintracciare gli eventi biblici della vita di Gesù, la storia del Figlio di Dio dall'annunzío pubblico del censimento fino alla Risurrezione, in uno spaccato di vita mediorientale con templi, fortezze, piramidi, acquedotti, edifici abitativi ed episodi evangelici in rapporto con i militari di Roma;
- il "Presepio Medievaleӏ dedicato a Luigi Capparucci che in una vasta ambientazione animata da 500 personaggi esplora il Medioevo di Greccio ricostruendo la trama religiosa, militare e civile del mondo dei Poverello di Assisi;
- l'omaggio presepistico al celebre papa ascolano dei Duecento, dal titolo: "Il mondo dei casali nella terra di Niccolò IV”, certosino lavoro dedicato a Mario De Carolis che ambienta la Natività nei ricoveri pastorali in pietra della pittoresca montagna ascolana (tholos, volgarmente detti "caciare" e "casciali");
- il Presepio palestinese "Non c'era posto per loro nell'albergo” molto curato nei particolari e ricco di figure orientali che compongovio la società del tempo della Sacra Famiglia riprodotta con numerose scenette che vanno dalla partenza per Betlemme fino alla presentazìone di Gesù al Tempio.
Tutti gli altri lavori manifestano un linguaggio artistico che rasenta tanto il desiderio di proporre nuove creazioni, quanto la strada della peculiarità nell'esprimere il tema gioioso della nascita del Redentore.

Consultare il programma allegato.

monsampolo - feste di natale 2004.doc

Cultura e Spettacoli, 2004-12-14