“BEAUTIFUL MINDS”
Firenze – Palazzo Strozzi celebra con una mostra un secolo di Premi Nobel

E’ stata inaugurata a Palazzo Strozzi la mostra “BEAUTIFUL MINDS. Premi Nobel. Un secolo di creatività” che sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19 fino al 2 gennaio 2005. Allestita per la prima volta nel 2001 a Stoccolma in occasione del centenario dell’istituzione del Premio Nobel, la mostra è reduce da un enorme successo ottenuto in Oriente e negli Stati Uniti, e a Firenze, per l’unica tappa italiana, si arricchisce di una speciale sezione dedicata ai 19 Nobel italiani e a due significativi ambienti creativi, l’Istituto di Fisica di via Panisperna (Roma), dove operò Enrico Fermi, e la scuola di Giuseppe Levi a Torino, dove si formarono Luria, Dulbecco e la Montalcini. Sono più di 750 i vincitori dal 1901, anno in cui, per volontà del chimico svedese Alfred Nobel, è stato istituito il Premio. L’esposizione di Palazzo Strozzi ne sceglie 32, tra i quali Boris Pasternak, Thomas Mann, Pierre e Marie Curie, Albert Einstein, Enrico Fermi, e ne racconta dettagliatamente la vita, le opere e le circostanze, non di rado casuali, che li hanno condotti alla grande impresa. Il percorso del visitatore è arricchito da 40 cortometraggi, strumenti utilissimi per approfondire gli ambienti in cui menti eccelse hanno potuto manifestare il proprio genio: “Palme da Budapest” racconta l’elite dei licei di Budapest, dove molti futuri Nobel ungheresi hanno fatto le prime esperienze scientifiche; “Cold Spring Harbor” illustra la ricerca in Biologia Molecolare nel laboratorio di Long Island, New York; “C’era una volta” ricorda l’Istituto di Immunologia di Basilea, “Light my fire” il Niels Bohr Institute di Copenhagen; “La Parigi degli anni ‘20” racconta lo straordinario milieu creativo che ospitò futuri Nobel per la letteratura come Hemingway e Beckett. La rassegna è completata da una sezione, anche in questo caso realizzata appositamente per l’allestimento fiorentino, dedicata agli anni che Alfred Nobel trascorse in Italia, a Sanremo, dove morì nel 1896. Da ricordare anche una curiosa iniziativa proposta dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze in occasione della mostra. Dalle postazioni elettroniche di Palazzo Strozzi ciascun visitatore potrà votare un ideale Premio Nobel alla Memoria destinato a quei personaggi che si sono distinti nei vari ambiti del sapere ma che non hanno ricevuto il Nobel semplicemente perché vissuti prima del XX secolo. Si potrà dunque assegnare il Premio per la Fisica ad Archimede, o a Galileo Galilei, o a Copernico; quello per la Letteratura a Omero, Virglio, Dante; quello per la Medicina a Ippocrate, Galeno, Morgagni, Pasteur: i vincitori saranno proclamati a gennaio 2005, a mostra conclusa.

Curiosità:

I Premi Nobel italiani:
- Fisica: Guglielmo Marconi (1909), Enrico Fermi (1938), Emilio Gino Segrè (1959), Carlo Rubbia (1984), Riccardo Giacconi (2002);
- Chimica: Giulio Natta (1963);
- Medicina: Camillo Golgi (1906), Daniel Bovet (1957), Salvador E. Luria (1969), Renato Dulbecco (1975), Rita Levi Montalcini (1986);
- Letteratura: Giosuè Carducci (1906), Grazia Deledda (1927), Luigi Pirandello (1934), Salvatore Quasimodo (1959), Eugenio Montale (1975), Dario Fo (1997);
- Pace: Ernesto Teodoro Moneta (1907);
- Economia: Franco Modigliani (1985).

I Nobel e le donne: sui 758 laureati le donne sono solo 31 (circa il 4% del totale), di cui due italiane, la Deledda e la Montalcini; alle donne sono andati 11 Nobel per la Pace, 2 per la Fisica, 3 per la Chimica, 6 per la Medicina, 9 per la Letteratura, nessuno per l’Economia.

Nobel junior e senior: l’inglese William Lawrence Bragg aveva solo 25 anni quando vinse, nel 1915, il Nobel per la Fisica; il record di anzianità (87 anni) spetta invece al russo Vitaly Ginzburg (Fisica, 2003) e agli americani Peyton Rous (Medicina, 1966) e Raymond Davis (Fisica, 2002).

Pierluigi Lucadei

Cultura e spettacoli – venerdì 23 settembre 2004, ore 11.38