Notte Bianca e Arte.
Teramo – dal 25 set una collettiva di 5 giovani artisti.
Piziarte, il 25 settembre 2004, in occasione della prima Notte
Bianca teramana inaugura la nuova stagione artistica 2004/2005 con una collettiva
di 5 giovani artisti: Antonella Cinelli, Matteo Clementi, Marco Esposito,
Ruggiero Lacerenza, Eric Serafini, esponenti della nuova figurazione italiana
che esprimono con la loro pittura il massimo di determinazione e temperamento.
Antonella Cinelli (Teramo 1973)
"In una sequenza di mani che sollevano leggere vestaglie, di movimenti
morbidi e sensuali, di rasi grigi che scivolano a terra scoprendo una pelle
giovane e rosa, tutta la figurazione dell'artista si basa su un sottile gioco
di seduzione stile vedo-non-vedo, su un'alternanza di ombre e di luci che
nasconde o svela le tonde forme delle occasionali modelle.I suoi lavori raccontano
di spogliarelli pudichi senza parole e senza musica, di un sex appeal semplice
e spontaneo, di corpi nudi che si offrono timidamente alla vista, un po’
vergognosi un po’ dolcemente seducenti. Quando nel quadro è ritratto
anche il volto della modella, spesso lo sguardo della ragazza raffigurata
si volge a cercare quello dello spettatore, lo guarda fisso per trovare una
tenera complicità, come se dall’altra parte della tela non potesse
che esserci una persona soltanto, fidata e complice." Maurizio Sciaccaluga
Matteo Clementi (Macerata 1972)
"Matteo nei suoi quadri fa esprimere, con le parole dei colori, un’umanità
che si mostra sospesa, presa da sentimenti d’angoscia, ma silente. Questa
è un’umanità fatta da singoli, oppure da due o tre figure
che si raccolgono e si uniscono in situazioni di confronto e di intima ricerca;
spesso protese verso una disperata salvezza. Questa umanità, spesso,
la troviamo situata su sfondi scuri, bruni, o intonata sulle variazioni dei
blu. La scelta artistica che compie Matteo Clementi è l’esito
di un’elaborazione intellettuale sperimentata totalmente sui sentieri
della ricerca pittorica." Alberto Melarangelo
Marco Esposito (Napoli 1977)
"Dipingere è un gioco, una ragione di vita, un atto d'amore che
ogni artista vorrebbe condurre all'infinito. Tutto ciò troviamo nell'innamoramento
per la figura femminile di marco Esposito, il quale dichiara che le donne
che ha inquadrato con taglio quasi fotografico sono interessanti perchè
i nudi non sono sensuali, sognanti, erotici o sofferenti, ma esprimo una forza
dinamica e un pensiero sfuggente che sfocia nell'intrigo, nel mistero"
PiziArte
Ruggiero Lacerenza (Barletta)
"La matrice espressiva è fin dalle prime esposizioni di Lacerenza
di tipo espressionista,per l'accentuazione del segno e del colore,elementi
che così come sono adoperati-in modo marcato il primo e sfrangiato
il secondo- risultano veicolatori di stati d'animo. A volte l'evidenza comunicativa
del segno conduce l'artista a fare a meno del colore,lasciando campo libero
ai bianchi e neri.
Per quanto riguarda i dipinti,una nota merita il medium adoperato,ossia lo
smalto industriale(sia pure sul tradizionale supporto di tela).Questa vernice
asseconda la velocità gestuale dell'esecuzione,riservando alla figura
umana un trattamento analogo a quello degli oggetti della produzione industriale."
Giusy Petruzzelli
Eric Serafini (Parigi 1962)
"Sia che dipinga soggetti di forte attualità, pesantemente segnati
dal gusto del tempo presente - come gli skyline verticali delle megalopoli,
le insegne abbaglianti e ammiccanti della City, i corpi morbidi e senza segreti
di starlette e playmate - sia che raffiguri situazioni più intime e
raccolte, degne di un'altra epoca, quasi prese in prestito da un libro old
style di Isabel Allende o da una polverosa pellicola tipo Ladri di biciclette,
Eric Serafini trasforma sempre le immagini in flash back, in fantasmi degli
anni andati, in un tuffo deciso e profondo nel passato. Non importa che si
tratti d'un ritratto stile inizio Novecento o di un orizzonte newyorkese stracontemporaneo,
da terzo millennio, magari già ferito dal Ground zero e da edificazioni
recentissime: l'artista succhia comunque via dal paesaggio e dalle figure
i colori vivi e originali - come ci si trovasse di fronte a una cartolina
violentata per lungo tempo dal sole e dalle intemperie - e lascia quella patina
ocra e ambra tipica delle fotografie ritrovate in soffitta, in album dimenticati,
dove anche la situazione più banale è resa affascinante e coinvolgente
dalla lontananza e dal mistero." Maurizio Sciaccaluga
NOTTE BIANCA 2004 - 25 SETTEMBRE 2004 - VIA SAN BERARDO (di fianco al duomo)
- dalle 19.... vi aspettiamo!
Galleria PiziArte - di Manuela e Patrizia Cucinella - Viale Crucioli 75/a
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Cultura e Spettacoli, 2004-09-23