Le potenzialità vocali e la personalità energica sono stati gli ingredienti base dello spettacolo che Gilda Giuliani ha tenuto venerdì sera alla Palazzina Azzurra. Con garbo e riservatezza, la cantante ed interprete di origini molisane e di adozione francese si è presentata alla gremita platea accorsa per ascoltare la sua esibizione. Più che un concerto di musica leggera, Gilda Giuliani ha realizzato uno spettacolo musicale italo-francese in cui la commistione tra i generi musicali è stata accompagnata da grandi abilità di intrattenitrice.
La Giuliani, in poco più di due ore, ha alternato ai suoi pezzi “Serena” e “Amore” (canzone che è stata portata al successo da Mina e Riccardo Cocciante), filmati registrati che testimoniavano le sua presenza nel ’76 al Festival di San Remo e le sue recenti esperienze in Rai nella trasmissione di Paolo Limiti dal titolo “Ci vediamo in tv”.
Inoltre ha anche interpretato un repertorio di canzoni di altri cantautori, spaziando dalla canzone francese (“La vie en rose”, “Les feuilles mortes”, “Milord”), alla napoletana, all’inglese (l’interpretazione di “New York, New York” ha trascinato il pubblico in un battito di mani a suon di musica) fino a dare prova della conoscenza della lingua giapponese. Nel medley di canzoni di Baglioni, Vasco Rossi, Pino Daniele, De Gregori si è rivelata una grande interprete, ma nei pezzi in lingua francese è stata superlativa dando sfogo alle sue capacità di modulare la voce.
Grandi meriti vanno anche al quartetto di musicisti, Alessandro Lori (tastiere), Bruno Censori (chitarra), Bruno Kelly (basso) e Marco Baldassarri (batteria), che si sono esibiti con lei e hanno reso il concerto un vero e proprio evento in cui le sonorità ricercate dei vecchi pezzi lasciavano spazio alla più eccentrica musica dei giorni nostri.
Insomma una Gilda Giuliani al top è quella che si è presentata venerdì sera sul palco-conchiglia della Palazzina. Tra lustrini, paillettes, grande affluenza di pubblico, giochi di luce e atmosfere rarefatte è stato come tornare agli anni ’70. Per una sera è stato possibile rivivere gli anni d’oro della Palazzina, quando in tanti affollavano il giardino di viale Buozzi per assistere ai concerti dei grandi big della canzone italiana e straniera. E la Giuliani, pur affermando di non essere mai salita sul palco della Palazzina in passato, ha ricordato il successo di pubblico e la fama di questa “bomboniera” (come lei stessa ha definito la Palazzina) in quegli anni.
Cultura e Spettacoli, 2004-08-02