Festa di S. Emidio.
Ascoli P. - Musiche di Bach e Pergolesi
Musiche di Bach e la famosa Missa Romana in onore di S.Emidio di Giovan Battista
Pergolesi, saranno eseguite dall’Orchestra sinfonica di Pesaro e dal
Coro lirico del Teatro Ventidio Basso diretto dal M° Josè Maria
Sciutto con il soprano Isabella Giorcelli, il tenore Roberto Cruciali, il
mezzo soprano Maria Luce Menichetti e il basso Roberto Abbondanza, nel corso
del concerto in programma il prossimo 4 agosto, alle ore 21.00, presso il
Duomo cittadino.
Il concerto in cattedrale rientra nell’ambito dell’articolato
programma predisposto in occasione del 17° centenario del martirio del
nostro Santo Patrono.
Di Bach saranno eseguite la Suite n. 3 in Re maggiore per orchestra (Ouverture
– Air – Gavotte – Gavotte – Bourreé –
Giga) e il Magnificat in Re maggiore per soli, un coro a cinque voci e orchestra
(Magnificat anima mea – Et exultavit spiritus meus – Quia respexit
humilitatem – Omnes generationes – Quia fecit mihi magna –
Et misericordia - Fecit potentiam – Deposuit potentes – Esurientes
implevit bonis – Suscepit Israel – Sicut lociutus est –
Gloria Patri).
Del grande compositore marchigiano, sarà invece eseguita la famosa
Missa Romana (in onore di S. Emidio) in Fa maggiore per soli, due cori a cinque
voci, due orchestre e basso continuo (Kyrie – quondam tu solus –
Cum sancto Spiritu). La critica ritiene che la splendida Missa Romana sia
l’immagine di ciò che Pergolesi è stato e rappresenti
il vero “ultimum verbum” dell’artista nonché un utile
insegnamento per comprendere la sua complessa personalità.
L’opera venne commissionata all’artista nel 1733 ed è,
appunto, in onore di S.Emidio. Nel novembre dell’anno precedente un
violento terremoto coinvolse Napoli in maniera distruttiva e gran parte delle
sue chiese subirono gravi danni ad eccezione della chiesa di S. Maria della
Stella ubicata nell’omonimo quartiere Stella. La chiesa, che era officiata
dai Padri Minori di San Francesco di Paola, non subì alcun danno perché,
secondo i napoletani, all’interno vi era un altare dedicato a S.Emidio
che, pertanto, fu proclamato compatrono della città di Napoli. E fu
appunto in questa occasione che venne commissionata a Pergolesi una messa
solenne da lui intitolata “Missa Romana in Fa maggiore in onore di S.Emidio”
proprio per impetrare la protezione del santo comprotettore. Fu eseguita il
29 novembre del 1733 nel primo anniversario del terremoto proprio in quella
chiesa che era risparmiata dal sisma.
Cultura e Spettacoli, 2004-07-30