THE USELESS MACHINE 2004.
Santa Maria Goretti di Offida – il 20 giugno si è concluso l’evento

Domenica 20 Giugno si è concluso l’evento multimediale THE USELESS MACHINE 2004 seconda edizione, il concorso a premi per gruppi rock di Santa Maria Goretti di Offida.
Partito un po’ in sordina con le proiezioni di quattro capolavori rock-movies, da lunedì 14 a giovedì 17, l’evento ha raggiunto il suo apice di pubblico nelle due serate di venerdì e sabato in cui gli 11 gruppi iscritti al concorso si sono sfidati a colpi di riff e funamboliche ricerche sonore.
Ad aggiudicarsi i primi tre posti e i rispettivi premi in palio, sono stati gli Ambiguo pesce, La leggenda di Hans e i Prossimo gruppo, che hanno rispettivamente vinto l’incisione di un ep presso gli studi di registrazione della Service Time di Giulianova offerto dall’Istituto musicale G. Sieber, un buono acquisto di circa 110 euro presso Piano Time di S. Benedetto del Tronto offerto dalla Conserviera Adriatica e un basso elettrico offerto da Giocondi Strumenti Musicali e dal Circolo Elio Fabrizi. Quest’anno, inoltre, è stato istituito anche un premio al miglior musicista: un prosciutto alchemicamente trasformato, e assemblato con legni e corde alla Hans Arp, in una chitarra. Premio che si è aggiudicato il flautista de La leggenda di Hans e dei Prossimo Gruppo, già flautista dei Corso Mazzini 313
A tutte le band partecipanti al metallico concorso sono stati consegnati dei dischi di freni in ghisa con ivi inciso il nome della manifestazione.
A doversi accontentare del solo innovativo e originale disco di ghisa sono stati i Linea Roja, i Progetto Scolopendra, gli Hard Bladder, gli Storm Riders, i Smoke Stack, i Rusty Nails, i Terrapazza’s e i GOIS.
Hanno brillantemente scandito il ritmo delle serate i ragazzi senegalesi dei Kocci Barma, che tra una pausa e l’altra hanno colorato il “non-luogo” con la loro musica e i loro canti.
Alcuni membri della giuria tecnica, costituita da musicisti e maestri di musica si sono detti soddisfatti ed entusiasti di aver riscontrato un innalzamento del livello qualitativo della musica rispetto allo scorso anno e hanno consigliato agli organizzatori di pretendere di più dalle band partecipanti, rendendo ad esempio obbligatoria, dall’anno prossimo, la presentazione da parte dei gruppi iscritti di pezzi propri escludendo qualsiasi cover-band, oppure di far eseguire a tutti i partecipanti, oltre che i loro pezzi, una cover scelta dall’organizzazione per mettere a confronto tutte le band sull’esecuzione di un cult della storia del rock. Idee che verranno prese in considerazione per rendere più “serio” questo concorso iniziato un po’ per gioco nel corso della caldissima estate del 2003.
A chiudere l’evento, domenica 20, è toccato al grandissimo attore Vincendo Di Bonaventura del Teatrlaboratorium 27 Aikot di San Benedetto del Tronto che, come un attore girovago della commedia dell’arte di qualche secolo fa è riuscito ad ammaliare i passanti attirando tutta la loro attenzione sui personaggi di Don Chisciotte e Sancho Panza, entrambi magistralmente interpretati da egli medesimo.
I ragazzi che hanno curato l’organizzazione di THE USELESS MACHINE 2004, patrocinati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Offida, e coadiuvati dai ragazzi del Cineforum Blow Up di Grottammare, si dicono abbastanza soddisfatti della riuscita del complesso evento, difficile da gestire e da far amare a molti, per la sua natura così atipica e surreale, così cervellotica e macchinosa, così ambiziosa nel voler stimolare e nel voler far esprimere a tutti gli apocalittici le proprie idee dis-integrate, così fortemente eterogenea nell’offerta multilinguistica (musica, cinema, video, teatro, arte contemporanea, giocoleria, libri, performances, intrattenimento, enogastronomia), così lontana dalle solite sagre paesane in cui tutto si riduce in gozzoviglie e spettacoli casuali nella loro estemporaneità. Del resto, cose semplici come il cibo e le bevande dalle parti di T.U.M. si chiamano, non a caso, “ebbrostomachicazioni”.
Inoltre, si augurano, questi numerosi ragazzi, di non essere persi di vista dai politici locali che nei loro copiosi interventi pre-elettorali, hanno ribadito ad ogni piè sospinto, l’importanza di dare opportunità ai “ggiovani” di esprimersi, eccetera eccetera.
I “giovani” di T.U.M. e dintorni pensano fermamente che non ci possa essere crescita sociale senza crescita culturale e che è meglio arginare la già dilagante crescita economica non supportata da quella culturale, che negli ultimi anni sta creando una preoccupante dispersione e un terribile miscuglio di arroganza, ricchezza, qualunquismo e ignoranza. I giovani di T.U.M. che si guardano intorno, ascoltano, votano e vogliono e vorranno risposte concrete sempre, pensano che la cultura non sia patrimonio del centro-destra o del centro-sinistra ma patrimonio di tutti gli uomini liberi e che ogni politico prima di essere tale e di tal orientamento debba essere un uomo del nostro tempo, cioè una persona complessa e sensibile, perché il vasto mondo è complesso e complessi sono i cervelli degli uomini, la natura e la storia che nei diversi punti del mondo li ospita, e complessi i loro sentimenti. I giovani di T.U.M. e dintorni inseguono un’ idea del mondo in cui abbia più potere il sapere e l’essere e un po’ meno potere l’avere e l’apparire e, concretamente, partono da loro stessi, dai loro luoghi, le loro località, aspettandosi di non essere isolati e strumentalizzati, di essere sostenuti umanamente, moralmente ed economicamente per il proseguimento delle loro iniziative.

Cultua e Spettacoli, 2004-06-21