L’Assessorato alla cultura,
d’intesa con la Fondazione Bizzarri e il servizio “Pianeta
Musica” della Biblioteca comunale, organizza l’iniziativa
“Il documentario incontra la musica”, una serie di tre incontri
dedicati ai documentari musicali. Il primo incontro si terrà sabato
13 dicembre, alle ore 16.30, presso l’Auditorium della Biblioteca
Comunale.
Verrà proiettato il documentario “Claudio Lolli: salvarsi
la vita con la musica” di Salvo Manzone. All’incontro sarà
presente il grande cantautore, intellettuale e poeta Claudio Lolli.
L’iniziativa viene organizzata con il contributo dell’Amministrazione
provinciale anche in vista dell'imminente integrazione dei patrimoni documentari
della Fondazione Bizzarri e della Biblioteca che, assieme al 'Pianeta
Musica', andranno a formare il 'Centro Multimediale' più qualificato
e dotato nell'ambito regionale.
L'obiettivo principale che il progetto si propone è quello di coinvolgere,
attorno ad aspetti di fondamentale rilievo culturale storico e culturale,
soprattutto le giovani generazioni. Ecco perché nella scelta dei
temi figura al primo posto la canzone d’autore, che è stata
la colonna sonora delle speranze e del disagio giovanile.
Il secondo appuntamento della rassegna si terrà martedì
16 dicembre alle ore 17.30, presso l’Auletta Multimediale della
Biblioteca, e avrà per tema “Il Jazz musica globale”.
L’appuntamento conclusivo si terrà giovedì 18 dicembre,
sempre alle 17.30, presso l’Auditorium della Biblioteca.
Claudio Lolli inizia molto giovane la sua attività discografica
con l’album “Aspettando Godot” (1972), che riscuote
immediato successo, e al quale seguono “Un uomo in crisi”
e “Canzoni di rabbia”. Del ‘76 è l’exploit
di “Ho visto anche degli zingari felici”, il suo disco più
noto, che rivoluziona il concetto di canzone d’autore, dando spazio
a concezioni melodiche inusitate. La superficialità degli anni
Ottanta, che tende a soffocare gli autori, rallenta la sua attività.
Nel 1984, insieme a Giampiero Alloisio, gira l’Italia con lo spettacolo
“Dolci promesse di guerra”. E dopo una lunga e meditata gestazione,
arriva anche l’album “Claudio Lolli” (1985). Dopo dieci
anni di assenza dalle scene (durante i quali fa il professore di liceo,
mestiere che esercita tuttora), nel marzo ’93 torna ad esibirsi
dal vivo in un recital al Teatro Puccini di Firenze. Dal ‘95, accompagnato
dal bravo chitarrista Paolo Capodacqua, tiene concerti in tutt’Italia,
nei quali alterna i brani “storici” ai nuovi lavori contenuti
negli ultimi album (“Piazze Strade Sogni”, “Intermittenze
del cuore” e l’ultimo applauditissimo “Nessun uomo è
un uomo qualunque”). Alcune sue canzoni vengono incise anche da
Francesco Guccini (“Keaton”, “Ballando con una sconosciuta”)
e dagli Stadio (“Segreteria telefonica”). Nel dicembre ‘98
riceve il Premio “Piero Ciampi” alla Carriera.
Cultura e Spettacolo, 2003-12-11
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