il Museo Ittico.
S. Benedetto T. - una risorsa per la città.
In merito alle affermazioni del segretario comunale dei Democratici di sinistra circa la situazione del Museo ittico, desidero ricordare che il Museo ittico “Augusto Capriotti” è una delle realtà culturali più ricche, originali ed interessanti che la città di S. Benedetto possiede. Per esso l’Amministrazione comunale investe ogni anno 24.000 euro, somma superiore ad ogni precedente investimento. Non c’è dunque alcun disinteresse per il Museo che è pienamente inserito in quel circuito logico che costituisce la filosofia di fondo del “Museo del Mare”: lo possono testimoniare, tra gli altri, le numerose comitive di turisti culturali che giungono in città e che lo visitano quasi sempre in abbinamento con il vicino Museo delle Anfore.
L’unica variazione rispetto al passato riguarda la nuova convenzione, sottoscritta in pieno accodo dal Comune e dal presidente dell‘Associazione “Museo ittico” che gestisce la struttura, grazie alla quale il Comune recupera un custode assegnato ad un’altra struttura espositiva. In cambio, il Museo ittico ha visto incrementato del 50% il contributo annuo per le spese di gestione che viene erogato dal Comune, passato da 18.000 a 24.000 euro annui.
Non ci sono dunque a S Benedetto soltanto eventi “effimeri”, ma egualmente importanti per promuovere la città, come le prefinali di “Miss Italia” o la selezione per le “nuove” Veline. S. Benedetto in questi tre anni si è arricchita di preziosi servizi culturali che resteranno nel patrimonio cittadino. Si pensi alla Mediateca picena, che s’inaugura proprio oggi, o del Centro di ascolto “Pianeta Musica”, servizi entrambi offerti dalla nuova Biblioteca comunale. Che dire invece del Museo del mare inaugurato a dicembre? Tra l’altro proprio in questi giorni ha iniziato il suo lavoro l’archeologa segnalata dalla Sovrintendenza regionale che si occuperà di riordinare il materiale per la riapertura dell’Antiquarium truentino.
Ed ancora: a breve sarà trasferito in sede più idonea l’Archivio storico comunale, attualmente ospitato nel vecchio Municipio di piazza Battisti. Palazzo Piacentini, invece, ha visto definitivamente riconosciuto il suo ruolo di Centro di arte contemporanea dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli che finanzia le numerose e valide iniziative che si susseguono durante l’anno nelle ottocentesche stanze del Palazzo.
Voglio ancora ricordare che, per la prima volta, la stagione teatrale invernale ha visto triplicati gli abbonamenti e superata la clamorosa soglia delle 10.000 presenze. Eguale successo con le scuole, anche da fuori Regione, ha registrato la rassegna di “Teatroscuola”. D’estate, invece, predisponiamo un cartellone con circa 160 manifestazioni che si susseguono quotidianamente: tra esse concerti, spettacoli, ma anche incontri culturali con scrittori, docenti, opinionisti. Grandi occasioni culturali che, a giudicare dalle presenze di pubblico, i cittadini e i turisti non si lasciano sfuggire.
Questi tre anni sono stati molto intensi per la promozione della cultura in tutte le sue articolazioni: abbiamo lavorato molto e chiunque, purché libero da pregiudizi, può vedere quali e quanti traguardi sono stati raggiunti.
28 maggio 2004
L’assessore alla cultura
Bruno Gabrielli