SESSO, DROGA & ROLLING STONES
Grottammare – Nell’ambito della rassegna “Cinema e rock” filmati d’epoca della più grande rock’n’roll band di tutti i tempi

Lanciati nel ’63 come anti-Beatles con slogan che ne sporcassero l’immagine ad hoc (“Se i Beatles sono i ragazzi che amate, gli Stones sono quelli che dovete odiare”, “Fareste uscire vostra figlia con uno dei Rolling Stones?” e il millantatore “Gli Stones sono più di un gruppo, sono un modo di vita” quelli più famosi), i Rolling Stones sono l’unica band che continua, senza soste significative, a suonare rock da più di 40 anni. La rassegna “Cinema e rock”, organizzata dall’Associazione Culturale Blow Up, ha dedicato loro un interessante seminario, tenuto da Arturo Stalteri, musicista nonché voce nota agli ascoltatori di Radio Rai. Con l’ausilio di filmati d’epoca e materiale audio raro, Stalteri ha ripercorso la carriera delle pietre rotolanti dagli esordi fino alla tournee dello scorso anno, quella di “40 Licks”. Ricca di spunti è stata, soprattutto, la parte dedicata agli anni Sessanta, con un sorprendente filmato del ’64 in cui a cantare “I wanna be your man” è un Mick Jagger ancora molto legato, senza l’ancheggiare luciferino che avrebbe assunto di lì a breve. D’altronde, nel decennio magico del rock, gli Stones hanno inciso pezzi così importanti che solo a leggere i titoli vengono i brividi. “Paint It Black”, “Lady Jane”, “Ruby Tuesday”, “Street Fighting Man”, “Sympathy For The Devil”…un brrrr ghiacciato lungo la schiena. E poi “Satisfaction”, che si dovrebbe studiare a scuola: il micidiale riff di Keith Richards, impossibile da mandar via una volta entrato nel cervello, unito ad un testo di rottura, decisamente in anticipo sui tempi (siamo nel ’65), che, in sostanza, dice “non sono mai sazio, quello che voglio è sesso, sesso, sesso”. Stalteri, da grande appassionato ed esperto qual è, si è poi soffermato parecchio su “Their Satanic Majesties Request”, il manifesto psichedelico del ’67 massacrato dalla critica: musica meno aggressiva e testi che alludono a viaggi e mondi lontani ne fanno un’opera fiabesca e un poco allucinata assolutamente da recuperare. “Their Satanic”, tra l’altro, è stato l’ultimo vero album con Brian Jones (che nel disco suona di tutto, dal sitar, ai vibrafoni, al mellotron), prima che questi si perdesse nella spirale di droga, polizia, problemi psicologici e psicofarmaci che l’avrebbe portato a morire il 3 luglio del ’69, affogato nella piscina di casa sua in circostanze misteriose. Eppure, quanto a dipendenze, i campioni del gruppo sono stati Jagger e Richards, che, tuttavia, sono sempre riusciti a tenere botta e a reggere i ritmi impossibili della sregolatezza più estrema. Persa per strada l’anima melodica di Jones, Jagger e Richards hanno presto riportato gli Stones sui binari di un rock sanguigno zuppo di blues e i capolavori “Sticky Fingers” (contenente gli inni chimici “Brown Sugar” e “Sister Morphine”) e “Exile On Main Street” sono figli del loro genio, oltre che dischi di testo per qualsiasi rockettaro che si rispetti. Da lì in avanti si sono succeduti album belli e meno belli, anni felici e anni bui, si è aggiunto Ron Wood, che ha lo spirito di chi Rolling Stone lo è sempre stato, e si è perso Bill Wyman, che ha preferito coltivare l’orticello. Fino ad arrivare al 2003, ai festeggiamenti per i 40 anni di carriera, al tour mondiale, al remix di “Simpathy For The Devil” dei Neptunes, a Mick Jagger che diventa baronetto e a Keith Richards che è sempre lì, piegato sulla Telecaster con la bandana in testa e la sigaretta in bocca, ad incarnare l’essenza del rock’n’roll ed il lato oscuro di tutti noi.
La rassegna “Cinema e rock”, che si propone come un corso di educazione all’ascolto della musica rock, ha in programma altri due seminari con Arturo Stalteri: domenica 23 maggio sarà protagonista il “Progressive”, mentre domenica 30 maggio si parlerà di “Percorsi alternativi del rock dalle origini ad oggi”; entrambi i seminari si terranno, come quello sui Rolling Stones, nella Sala Consiliare del Comune di Grottammare.


Pierluigi Lucadei

Cultura e spettacoli – domenica 16 maggio 2004, ore 23.50