Inaugurazione de “I Percorsi Ipogei”
del Castello di Monsampolo

12 dicembre 2003 - Ore 17,00


Interverranno:
prof. ssa Liana Lippi, Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche

dott. arch. Romano Pellei, Progettista e direttore dei lavori

dott. ssa Mara Miritello, Archeologa incaricata dello studio dei butti di ceramica rinascimentale negli ipogei

prof.ssa Manuela Buttafuoco, docente Istituto Statale d’Arte “O.Licini” di Ascoli Piceno coordinatrice degli allievi impegnati nell’opera di catalogazione dei frammenti di ceramica rinascimentale degli ipogei

prof. Carlo Verducci, Assessore alla Cultura della Provincia di Ascoli Piceno

A seguire:
Concertino di Natale eseguito dai Ragazzi del Corso di Orientamento Musicale Associazione “E.Tassetti” - diretti dalla prof.ssa Sofia Marino

Inaugurazione della mostra: I PRESEPI artistici di L.Girolami negli ipogei del castello.

Dal 24 dicembre al 6 gennaio 2004
Mostra: I PRESEPI ARTISTICI di L. Girolami

ORARIO D’APERTURA:
tutti i giorni dalle 15,00 alle 19,00 – il 31.12.2003 dalle ore 11,30 alle ore 13,30
Info: 0735 704116 – 348 3955331/2
(Comune) , 0735 704639 (L.Girolami)


I PERCORSI IPOGEI DEL CASTELLO
120 metri di camminamenti ipogei percorribili, aventi orientamento uno NS l’altro EW, situati sotto il colle di Terra Vecchia. Il percorso NS ha l’ingresso in via del Castello, nell’edificio che ricorda la forma di un’antica Torre quadrangolare. Tali strutture così ben lavorate non trovano, almeno per ora confronti editi nella zona, le condizioni climatiche del luogo molto fredde e umide, sembrano ricondurre ad un luogo dove conservare le derrate alimentari anche se, la singolarità del luogo, può dare spazio ad interpretazioni certamente più suggestive e accattivanti.
Il secondo ingresso, aperto per mettere in collegamento i due percorsi ipogei, si collega al camminamento sotterraneo EW che si sviluppa lungo la parete N dei Palazzi Guiderocchi-Malaspina. Questo si differenzia totalmente dall’altro poiché interamente scavato nel terreno, una sorta di arenaria molto resistente, e caratterizzato da piccole diramazioni non tutte riaperte. Il camminamento può essere interpretato come un’antica via di fuga che da Palazzo Guiderocchi permetteva di uscire in incognita direttamente fuori dalle mura.
Nei riempimenti dei butti, provenienti da due grosse aperture rintracciate in corrispondenza delle pavimentazioni del pian terreno dei Palazzi, sono stati trovati soprattutto frammenti di ceramica da mensa tra cui sono riconoscibili: maioliche policrome, maioliche bianche, invetriate, graffite ingubbiate policrome e ceramica priva di rivestimenti riconducibili ad un arco di tempo compreso tra il XV secolo e il XIX. Nel butto del palazzo Guiderocchi è stata rintracciata un’ olletta in maiolica bianca con la data 1629 dipinta in marrone, appartenuta con molta probabilità alla contessa Aurelia Guiderocchi che lì visse fino alla morte avvenuta nel 1633.
I percorsi collegati con passaggi segreti al Palazzo permettevano l’ingresso attraverso un corridoio con volta a sesto acuto in altri ambienti identificabili come cantine, anch’esse recuperate e oggetto del presente itinerario adibite a spazi espositivi in cui verranno esposti gli oggetti rinvenuti nel ripristino dei due particolari percorsi sotterranei..


I PRESEPI ARTISTICI DI l. GIROLAMI
Un itinerario dal duplice percorso tra architetture storiche e presepi. L'arte presepiale monsampolese nei sotterranei dell'antico castello, restaurati e conservati in ampi tratti con ardite volte, cunicoli, nicchie, grotte, gallerie ed altre emozionanti ambienti ipogei che appartengono al XIV secolo e ai rifacimenti delle epoche successive. La "Galleria delle nicchie" ospita la mostra dei Presepi in miniatura di L. Girolami. Tutte le opere presentano spaccati immaginari di società orientali e occidentali. Interessanti sono i "Presepi dei nonni" ottenuti con le statuine in cartapesta e celluloide degli anni 1940-‘60, il Presepio a doppia faccia "Oriente e Occidente" e tanti altri ancora che punteggiano il percorso ipogeo fino agli ambienti che ospitano i tre monumentali lavori in miniatura del Girolami: il Presepio medievale L.Capparucci, riproposto con ampliamenti sceneografici; il Presepio Palestinese con numerose scenette sulla vita del piccolo Gesù attestate dalla narrazione evangelica; Il mondo dei casali nella Terra di Niccolò IV, ovvero il Presepio delle "Caciare" ascolane con i giochi popolari scomparsi (rottura delle pigne, corsa dei sacchi, albero della cuccagna, danzatori di salterello, ecc.).

Tutti i lavori del Girolami sono il risultato dell'elaborata manifattura monsampolese in materiali poveri (cortecce, compensato, gesso, truccioli, segatura e colla), mentre le statuine sono state ottenute con la cosiddetta tecnica dei "trapianti" e ripitturate dall'artista con cura e dettagli per aumentarne la qualità e l'espressività. Il successo del Girolami sta nell’essere riuscito ad applicare in maniera personale ed originale le tecniche del modellismo alle tradizionali tecniche presepistiche.
In memoria di Vito Erriquez, l'artista monsampolese sta pubblicando una serie di servizi sulle "tecniche monsampolesí" nella rivista 1l Presepio dell'Associazione Italiana Amici del Presepio, di cui è attivo collaboratore.


Cultura e Spettacoli, 2003-12-03