Festival del Cinema di Venezia: vince "Il ritorno" del russo Zvjagintsev

Alla sessantesima Mostra del Cinema di Venezia il Leone d'oro è andato all'esordiente Andrej Zvjagintsev, col bellissimo "Il ritorno", storia di un padre messo a morte dai suoi due figli, che ha portato a casa anche il Premio per la migliore opera prima. Gran Premio della Giuria, Leone d'argento, a "L'aquilone" di Randa Chahal Sabbag. A bocca asciutta Marco Bellocchio, che pure alla vigilia della premiazione era dato come principale favorito (a dire la verita proprio insieme a Zvjagintsev). Il suo "Buongiorno, notte", splendido già dal titolo (un verso di Emily Dickinson), sembrava il film ideale per vincere il Leone di questa sessantesima edizione della Mostra: la rilettura del rapimento Moro operata da Bellocchio, senza inutili dietrologie, ricca invece di volti, di animi in tumulto, di irrisolti conflitti interiori, aveva ottenuto sedici minuti ininterrotti di applausi alla proiezione per il pubblico e giudizi entusiastici da tutti gli addetti ai lavori. Il Leone d'oro a Bellocchio era visto anche come uno strameritato riconoscimento ad un regista che dall'esordio ("I pugni in tasca", 1966) ad oggi, ha compiuto un cammino artistico originale e impegnativo come pochi. Tra le sue tante opere ricordiamo almeno "Nel nome del padre", "Sbatti il mostro in prima pagina", "Diavolo in corpo", "L'ora di religione". La giuria di Venezia, presieduta tra l'altro da un italiano, Mario Monicelli, ha assegnato a Bellocchio soltanto il riconoscimento per la migliore sceneggiatura e il nuovo Premio per un contributo individuale di particolare rilievo, che fa ridere solo a sentirlo e che "sembra il titolo di un film della Wertmuller", come ha detto Chiambretti. Il regista piacentino, amareggiato, ha disertato la premiazione, e RaiCinema, che ha prodotto "Buongiorno, notte" e anche l'altro stupendo film italiano in concorso, "Il miracolo" di Edoardo Winspeare, ha fatto sapere che non manderà più i suoi film al Lido.
Gli altri riconoscimenti hanno visto protagonisti l'immenso Kitano (Premio per la miglior regia), già Leone d'oro nel '97 con "Hana-Bi", Sean Penn (miglior attore), anch'egli già premiato a Venezia nel '98 per l'interpretazione in "HurlyBurly", e Katja Riemann (miglior attrice), che è stata preferita, anche qui con l'immancabile seguito di polemiche, a Maya Sansa, l'intensa interprete di "Buongiorno, notte".
L'elenco dei Premi principali:
Leone d'oro: "Il ritorno" di Andrej Zvjagintsev
Gran Premio della Giuria: "L'aquilone" di Randa Chahal Sabbag
Premio speciale per la regia: "Zatoichi" di Takeshi Kitano
Coppa Volpi miglior attore: Sean Penn per "21 grammi"
Coppa Volpi miglior attrice: Katja Riemann per "Rosenstrasse"
Premio per un contributo speciale di particolare rilievo: Marco Bellocchio per "Buongiorno, notte"
Premio M. Mastroianni ai giovani attori: Nayat Bessalem per "Raya"
Premio L. De Laurentis (miglior opera prima): "Il ritorno" di Andrej Zvjagintsev
Premio speciale della regia per Controcorrente: Michael Shorr per "Schultze Gets De Blues"
Leone d'argento per i cortometraggi: "Neft" di Murad Ibragimbekov

Pierluigi Lucadei


Cinema - 7 settembre 2003, ore 14.00