dalle Marche.
-Giornata delle Marche
I contenuti grafici del logo del 10 dicembre
Una sfera a rappresentare il mondo, con la visualizzazione delle Marche al
centro e in primo piano. Le immagini delle bandiere dei Paesi dove maggiore
è la rappresentanza dei marchiani all’estero (Argentina, Australia,
Stati Uniti d’America, Canada), insieme a quelle italiana ed europea
(realtà che ospitano numerose comunità marchigiane), unite con
il vessillo delle Marche. Un collegamento che attraversa il mondo, a simboleggiare
la presenza dei nostri corregionali in numerose realtà internazionali.
Sono gli elementi grafici salienti del logo della Giornata delle Marche,
scelto per rappresentare le iniziative del 10 dicembre. Il logo è stato
prodotto dalla struttura interna della Regione e reca come colori dominati
l’azzurro e l’oro bruciato: quest’ultimo utilizzato per
valorizzare e impreziosire le Marche e la giornata celebrativa.
-Verso la Giornata delle Marche: Consiglio dei marchigiani
all’estero
Il 2 e 3 dicembre, a Jesi, le delegazioni da tutto il mondo
Da tutto il mondo tornano nelle Marche per partecipare ai lavori del Consiglio
dei marchigiani all’estero. Sono una sessantina i rappresentanti delle
varie associazioni che animeranno il lavori dell’assemblea, venerdì
2 e sabato 3 dicembre all’Hotel Federico II di Jesi. Un appuntamento
importante per discutere il Piano annuale emigrazione 2006, per valutare le
iniziative intraprese nel 2005, per coordinare quelle promosse all’estero
in occasione della Giornata delle Marche del 10 dicembre. Il tutto preceduto,
nel pomeriggio di venerdì (ore 15.00) dall’insediamento del Consiglio,
l’organismo rappresentativo che ha sostituito – con legge regionale
19/2004 – la Consulta dei marchigiani all’estero. Un cambiamento
non solo lessicale, ma necessario per esaltare il ruolo consultivo delle associazioni
e trasformare l’organismo in uno strumento di proposizione e di stimolo
per le politiche regionali di settore. Il Consiglio prevede rappresentanze
territoriali fisse, ispirate alla trasparenza e alla chiarezza delle designazioni.
Novità rilevante, rispetto alla vecchia Consulta, è la presenza
di una rappresentanza dei giovani discendenti di emigrati. Giovani sui quali
la Regione sta lavorando e investendo per garantire un futuro all’associazionismo
all’estero. Al Consiglio, inoltre, partecipano i delegati delle organizzazioni
sindacali ed economiche delle Marche, di istituzioni locali (come Province,
Università e Camere di commercio). Una scelta voluta dal legislatore
regionale per creare una collegamento diretto con i marchigiani nel mondo,
con i quali affrontare i temi dell’internazionalizzazione, della promozione
del turismo e della ricerca di sbocchi occupazionali.
-Verso la Giornata delle Marche: Consiglio dei marchigiani all’estero
L’EMIGRAZIONE MARCHIGIANA
BREVE PROFILO DEL FENOMENO E I SUOI NUMERI
Il fenomeno dell’emigrazione marchigiana caratterizza la storia regionale
del XIX e XX secolo: tra ‘800 e ‘900 furono infatti ben 660.000
i marchigiani che decisero di espatriare. Il flusso riprese tra il 1919 e
il 1930 e proseguì negli anni Cinquanta e Sessanta. Le cause principali
vanno ricercate nella crisi agraria e in quella del settore manifatturiero:
a queste motivazioni si aggiunsero la chiusura delle miniere di zolfo, la
crisi del settore ferroviario e del settore del mondo marinaro.
L’emigrazione organizzata ebbe il suo apice tra il 1888 e il 1901 come
l’unica alternativa alla lotta politico-sindacale. Parallelamente la
pressione demografica e in particolare la sovrappopolazione rurale, rinforzò
l’impulso individuale all’esodo: la capacità del lavoratore
italiano nel settore rurale, permise a tanti emigranti italiani di colmare
vuoti nei processi di trasformazione agricola e nella messa in produzione
di nuove terre. Accanto all’emigrazione organizzata nacque una migrazione
interna stagionale in intensificazione a partire dal XVIII secolo, migrazioni
extra-regionali e quelle verso paesi europei vicini e lontani, verso le rive
del Mediterraneo, verso gli Stati Uniti e soprattutto verso l ’America
Latina.
La comunità dei marchigiani più grande del mondo si trova in
Argentina, dove da un recente censimento, risultano essere ben 1.500.000 i
marchigiani con discendenza fino alla terza generazione.
Come mai molti marchigiani scelsero l’Argentina? La costruzione di una
vasta rete ferroviaria e l’entrata massiccia di capitali, permise lo
sfruttamento di milioni di ettari di terre fertili, la trasformazione di altrettante
per l’allevamento ovino e bovino, determinando cosi l’interesse
di tanti italiani (e marchigiani...) a trasferirsi in questo Paese dal “roseo
futuro”. Altro discorso riguardò invece l’emigrazione cosiddetta
“selettiva”: la mancanza in Argentina di manodopera qualificata
e di professionisti permise, tra il 1947 e il 1985, una piccola emigrazione
di tecnici di alto livello.
-Verso la Giornata delle Marche: Consiglio dei marchigiani all’estero
Sabato 3 dicembre il presidente Spacca donerà la bandiera delle Marche
alla comunità argentina, per essere esposta al teatro Colon di Buenos
Aires
La festa della Giornata delle Marche del 10 dicembre sarà caratterizzata
da un appuntamento eccezionale con la comunità marchigiana più
numerosa al mondo, quella dell’Argentina, grazie al collegamento in
diretta via satellite con il prestigioso Teatro Colon di Buenos Aires, considerato
uno dei suoi simboli e il più noto teatro dell’America Latina.
Le festa ha il suo preliminare istituzionale nella cerimonia di consegna,
da parte del presidente Spacca, di una bandiera della Regione Marche (mt.
3 x 2) alla Fedemarche, la più grande associazione di marchigiani in
Argentina, in occasione delle due giornate del Consiglio dei Marchigiani all’estero
che si svolgerà a Jesi presso l’Hotel Federico II (2 e 3 dicembre).
La cerimonia di consegna è prevista sabato 3 dicembre alle ore 12.
La bandiera della Regione Marche rappresenterà, infatti, la Regione
Marche dal palco del Teatro Colon nel corso della serata del 10 dicembre,
cui prenderanno parte circa 3000 persone, compresi esponenti dell’ambasciata
italiana, del consolato e della Comunità marchigiana di Argentina e
che sarà condotta dalla nota fotomodella Valeria Mazza.
-Giuliano Brandi, presidente Federmarche
“Due parole” con Giuliano Brandi, presidente Federmarche
Abbiamo chiesto a Giuliano Brandi – presidente di Fedemarche, la più
grande comunità di marchigiani emigrati in Argentina (www.fedemarche.com.ar)
alcuni numeri e dati sui marchigiani nel mondo:
- tra discendenti e nativi, i marchigiani nel mondo sono circa 5.000.000
- in Italia, in particolare tra Roma e provincia, a un primo censimento, sono
risultati circa 1.000.000 di discendenti di terza generazione da marchigiani
- l’emigrazione dei marchigiani continua, argentini di origine marchigiana
sono emigrati recentemente in Spagna
- la Fedemarche, la più grande associazione di emigrati marchigiani
in Argentina fondata nel 1984, riunisce 22 associazioni ; l’altra è
la Fe.ma.ce.l
- attualmente i marchigiani viventi nati in Argentina sono 200.000
- i discendenti di terza generazione sono circa 1.500.000
- globalmente quella Argentina è la comunità più grande,
seguita da: Brasile, Venezuela e, con percentuali molto inferiori: Uruguay,
Canada, Europa
- provenienza: la provincia da cui provengono più marchigiani è
quella di Macerata, seguono Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro ( 2%). (Ascoli
Piceno più in Australia – Pesaro più in Europa, in Belgio
in particolare).
- settore lavorativo dei marchigiani in Argentina: agro alimentare, settore
agricolo, commercio e tanti imprenditori: tra questi Oscar Andreani, noto
per l’attività nel settore dei trasporti; Luigi Contesi, noto
per l’attività nei cantieri navali.
- l’attività svolta da Federmarche: diffusione della lingua italiana,
rapporti con i consolati e attraverso le associazioni sul territorio organizzazione
di manifestazioni culturali, gastronomiche etc.
Che cosa ricorda Giuliano Brandi delle Marche? Con molta nostalgia ricorda
la neve e l’emozione di uscire dal cinema con la città di Macerata
innevata; i Monti Sibillini, la Basilica di San Nicola, lo Sferisterio, Loreto.
-Difesa del suolo
Stipulato a Roma un accordo per oltre 5 milioni di euro
È stato stipulato a Roma – presso il Ministero del l’Economia
e delle Finanze - l’accordo relativo al programma quadro (APQ) “Difesa
del Suolo”, che consente l’attivazione di risorse statali per
la realizzazione di interventi di riduzione dei rischi idrogeologici.
La firma era stata anticipata dall’assessore regionale Carrabs nell’incontro
tenuto nei giorni scorsi con gli amministratori delle Province, delle comunità
Montane e dei Comuni interessati dagli eventi atmosferici dei giorni scorsi
L’accordo prevede finanziamenti per complessivi 5.162.061,20 Euro (di
cui circa 500.000 già disponibili), e vedrà la partecipazione
delle Province e dei Comuni interessati e, in particolare consentirà,
secondo la ripartizione a suo tempo concordata con gli enti locali, di intervenire
su aste fluviali e dissesti per frana localizzati in aree censite dai Piani
di Assetto Idrogeologico approvati lo scorso anno dalla Regione.
Gli interventi finanziati vedono interessati i territori delle province di
Macerata con 1 milione 675 mila Euro, Ascoli Piceno con 1 milione 810 mila
euro e Pesaro con 1 milione 675 mila Euro. Di particolare interesse, proprio
nella Provincia di Pesaro, risulta l’intervento programmato in Comune
di Acqualagna con la messa in sicurezza delle località Pianacce e Golena
del Furlo dai rischi di esondazione del Candigliano.
Si tratta di una delle iniziative con cui la Regione, essendo stati drasticamente
ridotti i trasferimenti ordinari attuativi della legge quadro statale (L.
183/1989), ha inteso provvedere con il massimo impegno al reperimento di risorse
integrative da utilizzare nel territorio, la cui fragilità è
stata ancora una volta evidenziata dagli eventi verificatisi negli ultimi
giorni e che quindi deve meritare una particolare attenzione.
Anche sulla scorta dei danni subiti dalle Marche a causa del degrado fisico
del territorio e al rischio idrogeologico derivato dagli ultimi eventi meteorologici,
su iniziativa dell’assessore regionale Carrabs, la Giunta regionale
ha già stabilito che anche il prossimo accordo preveda la destinazione
di risorse CIPE per interventi di difesa del suolo, per un importo complessivo
di 11 milioni di Euro.
-RIORGANIZZAZIONE: IL BILANCIO DEL GOVERNO REGIONALE - IL PRESIDENTE
SPACCA: 'ORA UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE REGIONALE PIU` VICINA A CITTADINI,
FAMIGLIE ED IMPRESE'
'Quello di realizzare una pubblica amministrazione amica piu` vicina a cittadini,
famiglie, imprese era un impegno prioritario che abbiamo assunto con la comunita`
e che abbiamo tradotto nei fatti'. Il Presidente della Regione Marche Gian
Mario Spacca traccia il bilancio complessivo della riorganizzazione compiuta
a pochi giorni dall'avvio dell'operativita` della nuova struttura regionale
che si e` concretizzata con un risparmio delle risorse per oltre 10 milioni
di euro che vengono spostate su investimenti e servizi a favore della comunita`
marchigiana. 'La riforma dell'organizzazione regionale' continua Spacca 'e`
orientata alle esigenze dei cittadini secondo i principi di rigore e semplicita`,
in quanto una pubblica amministrazione e` davvero 'amica', se opera a favore
dei cittadini, se semplifica i procedimenti e riduce i tempi di risposta;
se e` aperta al dialogo; se evita gli sprechi senza tagliare i servizi; se
valorizza le professionalita` e responsabilizza il personale; se garantisce
snellezza amministrativa. Solo cosi`, infatti, si riesce a spostare risorse
dalle strutture burocratiche e dagli oneri correnti ai servizi e agli investimenti
per la comunita`'. Il Presidente Spacca spiega anche le iniziative che verranno
assunte da qui a breve tempo:'Stiamo studiando meccanismi di responsabilizzazione
per obiettivi da affidare a dirigenti e funzionari perche` una pubblica amministrazione
piu` chiara, piu` produttiva e piu` motivata e` indispensabile per utilizzare
efficacemente i fondi disponibili e, soprattutto, per attrarre nuovi investimenti'.
Ed, infine, Spacca sottolinea come questa sia l'unica via per poter continuare
a sostenere i processi di crescita della nostra comunita` che deve fare i
conti con i drastici tagli alle risorse per il terremoto, con i forti tagli
sulla finanziaria 2006 e con una prossima pesante decurtazione delle risorse
europee'.
-DIFESA DEL MARE ADRIATICO - VENERDI' 2 DICEMBRE CONFERENZA
STAMPA IN REGIONE - IL PRESIDENTE SPACCA E L'AMMIRAGLIO PATRUNO INTERVENGONO
SUI PROGETTI ANTINQUINAMENTO
Domani, venerdi` 2 dicembre, alle ore 11.30, presso la sede della Regione
Marche il presidente Spacca e l'ammiraglio Patruno terranno una conferenza
stampa per presentare i primi risultati del progetto AESOP. Il progetto riguarda
il monitoraggio e controllo dell'inquinamento dell'area adriatica centro meridionale
causato da navi.
L'ammiraglio Roberto Patruno e` direttore del REMPEC (centro regionale di
prevenzione e risposta agli inquinamenti marini da navi in Mediterraneo),
mentre la scelta di Ancona come sede dei lavori e` dovuta al ruolo strategico
che la citta` dorica sta svolgendo nel settore della difesa del mare tra tutte
le citta` Mediterranee. L'evento sara` anche l'occasione per inaugurare ufficialmente
la struttura regionale D.A.M.A.C. (difesa ambientale del mare adriatico e
comunicazioni) che si occupa dei problemi ambientali dell'Adriatico centrale
in stretto rapporto con la contea croata di Zara
-STIPULATO IL 1 ACCORDO INTEGRATIVO DEL PROGRAMMA QUADRO 'SISTEMI
PORTUALI'
Stipulato il primo accordo relativo al programma quadro 'Sistemi Portuali',
sottoscritto il 24 giugno 2004. Coerentemente con gli obiettivi contenuti
nel piano regionale dei trasporti e dei relativi piani regolatori portuali,
e` prevista la realizzazione di interventi nel porto di Senigallia, per un
costo complessivo di ' 2.788.157,52, e nel porto di Civitanova Marche, per
un costo complessivo di ' 2.130.000,00.
Per quanto riguarda Senigallia il progetto dei lavori di ristrutturazione
e miglioramento del porto prevede la demolizione di un tratto di molo per
creare il collegamento tra l'imboccatura e la darsena turistica. E' previsto
anche il consolidamento di alcuni tratti dei vecchi moli che sono in grave
dissesto statico. Gli interventi consentiranno la realizzazione di una struttura
in grado di rispondere alle esigenze di spazi e servizi espresse dalla nautica
da diporto. La riqualificazione della struttura portuale, gia` avviata, permettera`
di fornire alla citta` un luogo di passaggio contribuendo cosi` alla qualificazione
dell'offerta turistica. L'intervento nel porto di Civitanova Marche prevede,
invece, la realizzazione di strutture per pescherecci. L'obiettivo principale
e` quello di migliorare l'aspetto della sicurezza riguardo le attivita` di
pesca, aumentando i posti barca pescherecci e di conseguenza l'operativita`
del porto di Civitanova Marche. L'investimento produrra` l'acquisizione al
demanio pubblico delle nuove strutture realizzate.
-EDANET, LA RETE DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
I tredici Centri territoriali permanenti creeranno un sistema di dialogo comune
per realizzare un’offerta formativa integrata
Una recente deliberazione della giunta regionale ha previsto che i tredici
Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione degli Adulti operanti
nella regione si mettano in rete, attraverso un protocollo di intesa, per
dar vita al sistema chiamato EDANET. Il progetto ha lo scopo di favorire
e sviluppare il sistema di educazione degli adulti all’interno del territorio
regionale, ottimizzare le risorse, creare comunità di buone pratiche
in vista dello sviluppo di un modello di struttura in grado di concorrere
all’attuazione dell’offerta formativa integrata.
Un recente incontro dell’assessore all’Istruzione, Formazione
e Lavoro prof. Ugo Ascoli con i Coordinatori dei Centri Territoriali
Permanenti è servito per confrontare e mettere a punto la bozza di
protocollo d’intesa tra Regione, Ufficio Scolastico regionale e Coordinatori
dei Centri per l’uso della rete EDANET.
Le proposte di accordo avanzate dall’assessore Ugo Ascoli ai Coordinatori
dei Centri Territoriali Permanenti e al Direttore dell’Ufficio Scolastico
Regionale, hanno tenuto conto di quanto emerso nei precedenti incontri: l’utilizzo
effettivo dello strumento EDANET; la costituzione di una Consulta dei Centri
Territoriali Permanenti, con compiti di gestione e coordinamento, la definizione
di un regolamento della stessa che dovrà prevedere incontri periodici
e scambio reciproco di informazioni.
“Sarà compito della Regione – ha spiegato l’assessore
Ugo Ascoli - attivare azioni di sistema a sostegno dei Centri territoriali
Permanenti; promuovere l’informazione sui programmi e sulle opportunità
di finanziamento esistenti a livello locale, nazionale ed europeo; attivare
azioni per il monitoraggio e la valutazione delle attività; fornire
i dati dei monitoraggi a tutti i livelli del sistema regionale e nazionale.”
La rete EDANET è il frutto di molteplici incontri tra dirigenti scolastici,
docenti e personale amministrativo dei Centri Territoriali Permanenti, finalizzati
a costruire metodiche il più possibile condivise e a creare una
gestione comune ai 13 Centri Territoriali Permanenti anche attraverso modellistica
predefinita per iscrizioni ai corsi, colloqui individuali, patto formativo,
per gli esiti gestionali e formativi ecc. Sono stati elaborati standard minimi
dei percorsi formativi che, in risposta ad una domanda sociale ed economica,
costituiscono l’offerta formativa primaria dei Centri Territoriali Permanenti:
corsi di formazione di italiano, lingua straniera e informatica.
Si stanno anche analizzando le modalità di sviluppo, in via sperimentale,
della certificazione delle competenze e del libretto formativo applicata all’educazione
degli adulti.
L’Ufficio Scolastico regionale sosterrà il coordinamento e garantirà,
anche con il supporto di altri enti ed agenzie, la formazione continua
degli operatori dei CTP a tutti i livelli.
Ad un apposito gruppo di lavoro è stato affidato anche il compito di
organizzare un percorso formativo che preveda momenti di confronto interno:
cioè rivolto a docenti, personale Ata e Coordinatori dei Centri Territoriali
Permanenti, in cui gli attori pubblici e privati della Regione Marche, coinvolti
nel Lifelong Learning, si confrontano sul tema, per riformulare obiettivi
e interventi, recependo anche le buone pratiche di altre Regioni
-“PER L’AMBIENTE SI CAMBIA”
Approvata la graduatoria del progetto PRINFEA che premia con 400 mila
euro la creatività dei giovani: 80 laboratori educativi sulla sostenibilità
socio-ambientale finanziati dall’assessorato all’ambiente.
"Quanto pesa la spesa: bisogni reali indotti e necessità ambientali’,""Vita
di paese: Giovani e slow life","Tra cassonetto e musica",
sono alcuni tra i titoli più esplicativi e curiosi dei centoquindici
progetti presentati da 74 scuole e 41 Ambiti territoriali sociali per concorrere
all’iniziativa “Per l’ambiente si cambia”.
Un numero consistente di partecipanti che segna il buon successo di questo
progetto regionale- finanziato per creare laboratori educativo-creativi
per giovani - che l’Assessorato Regionale all’Ambiente e ai Servizi
Sociali ha promosso in tutte le Scuole di ordine superiore (statali
e paritarie) e negli Ambiti Territoriali Sociali (in rappresentanza degli
oltre 250 Centri di aggregazione giovanili delle Marche).
“E’ stata una buonissima formula per integrare l’ambiente
con le politiche sociali- ha affermato l’assessore Marco Amagliani
– e se ce n’era bisogno, è stata anche la palese dimostrazione
di quanto i giovani siano attenti a questi temi. Uno stimolo a continuare
su questa strada, tanto che abbiamo incrementato il budget iniziale di 240
mila euro a 400 mila, proprio per premiare la grande capacità
di risposta, ma soprattutto di inventiva dei ragazzi e delle strutture che
seguono le politiche giovanili. “
Ben 80 i progetti finanziati con 5000 euro ciascuno, di cui 21 in provincia
di Ancona, 18 ad Ascoli Piceno, 15 a Macerata e 26 nella provincia di Pesaro-Urbino.
La finalità era quella di coinvolgere i giovani dai 14 anni in su in
laboratori per “imparare a vedere e a vedersi… per cambiare“
stili di vita, propri e delle famiglie, verso un concreto modello di sviluppo
sostenibile socio-ambientale. Ogni laboratorio si cala nella realtà
sociale e mette in relazione gli operatori della scuola con le associazioni,
i comuni, i centri di Educazione Ambientale (CEA), le agenzie e le cooperative
sociali. I temi della sostenibilità ambientale, della qualità
di vita, dell’economia equa e solidale transitano quindi da un
comparto sociale all’altro con circolarità di informazione e
scambio di esperienze positive.
La graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento è consultabile
sul sito della Regione: www.ciclodeirifiuti.regione.marche.it alla sezione
Bandi.
Espressioni creative ed eventi artistici di diverso genere – dalle rappresentazioni
teatrali e musicali, alla scrittura creativa, alle mostre fotografiche e cortometraggi,
giochi, supporti informatici, reportage – costituiranno la rassegna
finale di questo progetto prevista per maggio 2006.
L’assessorato regionale all’Ambiente garantirà alle tante
iniziative sparse sul territorio la massima visibilità attraverso momenti
di incontro e informazione sui lavori svolti, l’allestimento di un apposito
sito web e la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti all’evento
regionale Eco&Equo 2006.
-Unicam promuove un incontro su Einstein e la Fisica del XXI
secolo
Camerino, 01 dicembre 2005 – Continuano le iniziative organizzate dal
Dipartimento di Fisica in occasione dell’anno mondiale della Fisica
indetto dall’Unesco: il prossimo 6 dicembre presso la Sala della Muta
del Palazzo ducale di Camerino si terrà una giornata a carattere divulgativo
sul tema “Einstein e la Fisica del XXI secolo”.
Proprio cento anni fa, nel 1905, Albert Einstein formulò la teoria
della relatività, e le scoperte dello scienziato continuano ad avere
applicazioni nella vita quotidiana: dai laser all’effetto fotoelettrico,
agli algoritmi usati dagli operatori di borsa.
“A Camerino – affermano i docenti del Dipartimento di Fisica –
celebriamo la fisica di Einstein anche in riferimento al lavoro svolto presso
il nostro Dipartimento, che si pone alle frontiere della conoscenza scientifica
in vari settori di ricerca”.
Scopo della giornata è proprio quello di far conoscere a studenti e
cittadini, attraverso seminari ed esperimenti, l’attività di
ricerca svolta all’interno dei laboratori Unicam, per meglio inquadrare
l'importanza e la rilevanza delle scoperte di Einstein per il nuovo secolo.
Sarà ospite il prof. Federico Laudisa, dell’Università
di Milano-Bicocca che relazionerà su
filosofia e conoscenza scientifica nel pensiero di Einstein. Il dott. Antonio
Di Biasio e il dott. Andrea Perali, del dipartimento di Fisica di Unicam,
invece terranno rispettivamente un seminario sull’evoluzione del moto
browniano, importante per lo sviluppo delle nanotecnologie, da Einstein alle
soglie del terzo millennio, e un seminario sui condensati quantistici di Bose-Einstein,
fenomeno rilevante nella meccanica quantistica.
Seguiranno poi dimostrazioni di alcuni esperimenti legati all’attività
scientifica di Einstein, in collaborazione con la Apogeo Ambiente srl, che
sicuramente cattureranno l’attenzione degli studenti, in particolare
di quelli delle scuole superiori, presenti in aula. Nel pomeriggio poi presso
le strutture del Dipartimento di Fisica saranno effettuate altre dimostrazioni
sperimentali come la misura della velocità della luce.
Per informazioni:
Staff del Rettore per la Comunicazione
Via Gentile III da Varano 62032 Camerino (Mc)
tel. 0737/402762 fax 0737/402100
e-mail: comunicazione.relazioniesterne@unicam.it
web site www.unicam.info
Cronaca e Attualità, 2005-12-01