dalle Marche.

-Giornata delle Marche
I contenuti grafici del logo del 10 dicembre
Una sfera a rappresentare il mondo, con la visualizzazione delle Marche al centro e in primo piano. Le immagini delle bandiere dei Paesi dove maggiore è la rappresentanza dei marchiani all’estero (Argentina, Australia, Stati Uniti d’America, Canada), insieme a quelle italiana ed europea (realtà che ospitano numerose comunità marchigiane), unite con il vessillo delle Marche. Un collegamento che attraversa il mondo, a simboleggiare la presenza dei nostri corregionali in numerose realtà internazionali.  Sono gli elementi grafici salienti del logo della Giornata delle Marche, scelto per rappresentare le iniziative del 10 dicembre. Il logo è stato prodotto dalla struttura interna della Regione e reca come colori dominati l’azzurro e l’oro bruciato: quest’ultimo utilizzato per valorizzare e impreziosire le Marche e la giornata celebrativa.

-Verso la Giornata  delle Marche: Consiglio dei marchigiani all’estero
Il 2 e 3 dicembre, a Jesi, le delegazioni da tutto il mondo
Da tutto il mondo tornano nelle Marche per partecipare ai lavori del Consiglio dei marchigiani all’estero. Sono una sessantina i rappresentanti delle varie associazioni che animeranno il lavori dell’assemblea, venerdì 2 e sabato 3 dicembre all’Hotel Federico II di Jesi. Un appuntamento importante per discutere il Piano annuale emigrazione 2006, per valutare le iniziative intraprese nel 2005, per coordinare quelle promosse all’estero in occasione della Giornata delle Marche del 10 dicembre. Il tutto preceduto, nel pomeriggio di venerdì (ore 15.00) dall’insediamento del Consiglio, l’organismo rappresentativo che ha sostituito – con legge regionale 19/2004 – la Consulta dei marchigiani all’estero. Un cambiamento non solo lessicale, ma necessario per esaltare il ruolo consultivo delle associazioni e trasformare l’organismo in uno strumento di proposizione e di stimolo per le politiche regionali di settore. Il Consiglio prevede rappresentanze territoriali fisse, ispirate alla trasparenza e alla chiarezza delle designazioni. Novità rilevante, rispetto alla vecchia Consulta, è la presenza di una rappresentanza dei giovani discendenti di emigrati. Giovani sui quali la Regione sta lavorando e investendo per garantire un futuro all’associazionismo all’estero. Al Consiglio, inoltre, partecipano i delegati delle organizzazioni sindacali ed economiche delle Marche, di istituzioni locali (come Province, Università e Camere di commercio). Una scelta voluta dal legislatore regionale per creare una collegamento diretto con i marchigiani nel mondo, con i quali affrontare i temi dell’internazionalizzazione, della promozione del turismo e della ricerca di sbocchi occupazionali.

-Verso la Giornata delle Marche: Consiglio dei marchigiani all’estero
L’EMIGRAZIONE MARCHIGIANA
BREVE PROFILO DEL FENOMENO E I SUOI NUMERI
Il fenomeno dell’emigrazione marchigiana caratterizza la storia regionale del XIX e XX secolo: tra ‘800 e ‘900 furono infatti ben 660.000 i marchigiani che decisero di espatriare. Il flusso riprese tra il 1919 e il 1930 e proseguì negli anni Cinquanta e Sessanta. Le cause principali vanno ricercate nella crisi agraria e in quella del settore manifatturiero: a queste motivazioni si aggiunsero la chiusura delle miniere di zolfo, la crisi del settore ferroviario e del settore del mondo marinaro.
L’emigrazione organizzata ebbe il suo apice tra il 1888 e il 1901 come l’unica alternativa alla lotta politico-sindacale. Parallelamente la pressione demografica e in particolare la sovrappopolazione rurale, rinforzò l’impulso individuale all’esodo: la capacità del lavoratore italiano nel settore rurale, permise a tanti emigranti italiani di colmare vuoti nei processi di trasformazione agricola e nella messa in produzione di nuove terre. Accanto all’emigrazione organizzata nacque una migrazione interna stagionale in intensificazione a partire dal XVIII secolo, migrazioni extra-regionali e quelle verso paesi europei vicini e lontani, verso le rive del Mediterraneo, verso gli Stati Uniti e soprattutto verso l ’America Latina.
La comunità dei marchigiani più grande del mondo si trova in Argentina, dove da un recente censimento, risultano essere ben 1.500.000 i marchigiani con discendenza fino alla terza generazione.
Come mai molti marchigiani scelsero l’Argentina? La costruzione di una vasta rete ferroviaria e l’entrata massiccia di capitali, permise lo sfruttamento di milioni di ettari di terre fertili, la trasformazione di altrettante per l’allevamento ovino e bovino, determinando cosi l’interesse di tanti italiani (e marchigiani...) a trasferirsi in questo Paese dal “roseo futuro”. Altro discorso riguardò invece l’emigrazione cosiddetta “selettiva”: la mancanza in Argentina di manodopera qualificata e di professionisti permise, tra il 1947 e il 1985, una piccola emigrazione di tecnici di alto livello.

-Verso la Giornata delle Marche: Consiglio dei marchigiani all’estero
Sabato 3 dicembre il presidente Spacca donerà la bandiera delle Marche alla comunità argentina, per essere esposta al teatro Colon di Buenos Aires
La festa della Giornata delle Marche del 10 dicembre sarà caratterizzata da un appuntamento eccezionale con la comunità marchigiana più numerosa al mondo, quella dell’Argentina, grazie al collegamento in diretta via satellite con il prestigioso Teatro Colon di Buenos Aires, considerato uno dei suoi simboli e il più noto teatro dell’America Latina.
Le festa ha il suo preliminare istituzionale nella cerimonia di consegna, da parte del presidente Spacca, di una bandiera della Regione Marche (mt. 3 x 2) alla Fedemarche, la più grande associazione di marchigiani in Argentina, in occasione delle due giornate del Consiglio dei Marchigiani all’estero che si svolgerà a Jesi presso l’Hotel Federico II (2 e 3 dicembre). La cerimonia di consegna è prevista sabato 3 dicembre alle ore 12.
La bandiera della Regione Marche rappresenterà, infatti, la Regione Marche dal palco del Teatro Colon nel corso della serata del 10 dicembre, cui prenderanno parte circa 3000 persone, compresi esponenti dell’ambasciata italiana, del consolato e della Comunità marchigiana di Argentina e che sarà condotta dalla nota fotomodella Valeria Mazza.
 
-Giuliano Brandi, presidente Federmarche
“Due parole” con Giuliano Brandi, presidente Federmarche
Abbiamo chiesto a Giuliano Brandi – presidente di Fedemarche, la più grande comunità di marchigiani emigrati in Argentina (www.fedemarche.com.ar) alcuni numeri e dati sui marchigiani nel mondo:
- tra discendenti e nativi, i marchigiani nel mondo sono circa 5.000.000
- in Italia, in particolare tra Roma e provincia, a un primo censimento, sono risultati circa 1.000.000 di discendenti di terza generazione da marchigiani
- l’emigrazione dei marchigiani continua, argentini di origine marchigiana sono emigrati recentemente in Spagna
- la Fedemarche, la più grande associazione di emigrati marchigiani in Argentina fondata nel 1984, riunisce 22 associazioni ; l’altra è la Fe.ma.ce.l
- attualmente i marchigiani viventi nati in Argentina sono 200.000
- i discendenti di terza generazione sono circa 1.500.000
- globalmente quella Argentina è la comunità più grande, seguita da: Brasile, Venezuela e, con percentuali molto inferiori: Uruguay, Canada, Europa
- provenienza: la provincia da cui provengono più marchigiani è quella di Macerata, seguono Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro ( 2%). (Ascoli Piceno più in Australia – Pesaro più in Europa, in Belgio in particolare).
- settore lavorativo dei marchigiani in Argentina: agro alimentare, settore agricolo, commercio e tanti imprenditori: tra questi Oscar Andreani, noto per l’attività nel settore dei trasporti; Luigi Contesi, noto per l’attività nei cantieri navali.
- l’attività svolta da Federmarche: diffusione della lingua italiana, rapporti con i consolati e attraverso le associazioni sul territorio organizzazione di manifestazioni culturali, gastronomiche etc.
Che cosa ricorda Giuliano Brandi delle Marche? Con molta nostalgia ricorda la neve e l’emozione di uscire dal cinema con la città di Macerata innevata; i Monti Sibillini, la Basilica di San Nicola, lo Sferisterio, Loreto.

-Difesa del suolo
Stipulato a Roma un accordo per oltre 5 milioni di euro
È stato stipulato a Roma – presso il Ministero del l’Economia e delle Finanze - l’accordo relativo al programma quadro (APQ) “Difesa del Suolo”, che consente l’attivazione di risorse statali per la realizzazione di interventi di riduzione dei rischi idrogeologici.
La firma era stata anticipata dall’assessore regionale Carrabs nell’incontro tenuto nei giorni scorsi con gli amministratori delle Province, delle comunità Montane e dei Comuni interessati dagli eventi atmosferici dei giorni scorsi
L’accordo prevede finanziamenti per complessivi 5.162.061,20 Euro (di cui circa 500.000 già disponibili), e vedrà la partecipazione delle Province e dei Comuni interessati e, in particolare consentirà, secondo la ripartizione a suo tempo concordata con gli enti locali, di intervenire su aste fluviali e dissesti per frana localizzati in aree censite dai Piani di Assetto Idrogeologico approvati lo scorso anno dalla Regione.
Gli interventi finanziati vedono interessati i territori delle province di Macerata con 1 milione 675 mila Euro, Ascoli Piceno con 1 milione 810 mila euro e Pesaro con 1 milione 675 mila Euro. Di particolare interesse, proprio nella Provincia di Pesaro, risulta l’intervento programmato in Comune di Acqualagna con la messa in sicurezza delle località Pianacce e Golena del Furlo dai rischi di esondazione del Candigliano.
Si tratta di una delle iniziative con cui la Regione, essendo stati drasticamente ridotti i trasferimenti ordinari attuativi della legge quadro statale (L. 183/1989), ha inteso provvedere con il massimo impegno al reperimento di risorse integrative da utilizzare nel territorio, la cui fragilità è stata ancora una volta evidenziata dagli eventi verificatisi negli ultimi giorni e che quindi deve meritare una particolare attenzione.
Anche sulla scorta dei danni subiti dalle Marche a causa del degrado fisico del territorio e al rischio idrogeologico derivato dagli ultimi eventi meteorologici, su iniziativa dell’assessore regionale Carrabs, la Giunta regionale ha già stabilito che anche il prossimo accordo preveda la destinazione di risorse CIPE per interventi di difesa del suolo, per un importo complessivo di 11 milioni di Euro.

-RIORGANIZZAZIONE: IL BILANCIO DEL GOVERNO REGIONALE - IL PRESIDENTE SPACCA: 'ORA UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE REGIONALE PIU` VICINA A CITTADINI, FAMIGLIE ED IMPRESE'
'Quello di realizzare una pubblica amministrazione amica piu` vicina a cittadini, famiglie, imprese era un impegno prioritario che abbiamo assunto con la comunita` e che abbiamo tradotto nei fatti'. Il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca traccia il bilancio complessivo della riorganizzazione compiuta a pochi giorni dall'avvio dell'operativita` della nuova struttura regionale che si e` concretizzata con un risparmio delle risorse per oltre 10 milioni di euro che vengono spostate su investimenti e servizi a favore della comunita` marchigiana. 'La riforma dell'organizzazione regionale' continua Spacca 'e` orientata alle esigenze dei cittadini secondo i principi di rigore e semplicita`, in quanto una pubblica amministrazione e` davvero 'amica', se opera a favore dei cittadini, se semplifica i procedimenti e riduce i tempi di risposta; se e` aperta al dialogo; se evita gli sprechi senza tagliare i servizi; se valorizza le professionalita` e responsabilizza il personale; se garantisce snellezza amministrativa. Solo cosi`, infatti, si riesce a spostare risorse dalle strutture burocratiche e dagli oneri correnti ai servizi e agli investimenti per la comunita`'. Il Presidente Spacca spiega anche le iniziative che verranno assunte da qui a breve tempo:'Stiamo studiando meccanismi di responsabilizzazione per obiettivi da affidare a dirigenti e funzionari perche` una pubblica amministrazione piu` chiara, piu` produttiva e piu` motivata e` indispensabile per utilizzare efficacemente i fondi disponibili e, soprattutto, per attrarre nuovi investimenti'. Ed, infine, Spacca sottolinea come questa sia l'unica via per poter continuare a sostenere i processi di crescita della nostra comunita` che deve fare i conti con i drastici tagli alle risorse per il terremoto, con i forti tagli sulla finanziaria 2006 e con una prossima pesante decurtazione delle risorse europee'.

-DIFESA DEL MARE ADRIATICO - VENERDI' 2 DICEMBRE CONFERENZA STAMPA IN REGIONE - IL PRESIDENTE SPACCA E L'AMMIRAGLIO PATRUNO INTERVENGONO SUI PROGETTI ANTINQUINAMENTO
Domani, venerdi` 2 dicembre, alle ore 11.30, presso la sede della Regione Marche il presidente Spacca e l'ammiraglio Patruno terranno una conferenza stampa per presentare i primi risultati del progetto AESOP. Il progetto riguarda il monitoraggio e controllo dell'inquinamento dell'area adriatica centro meridionale causato da navi.
L'ammiraglio Roberto Patruno e` direttore del REMPEC (centro regionale di prevenzione e risposta agli inquinamenti marini da navi in Mediterraneo), mentre la scelta di Ancona come sede dei lavori e` dovuta al ruolo strategico che la citta` dorica sta svolgendo nel settore della difesa del mare tra tutte le citta` Mediterranee. L'evento sara` anche l'occasione per inaugurare ufficialmente la struttura regionale D.A.M.A.C. (difesa ambientale del mare adriatico e comunicazioni) che si occupa dei problemi ambientali dell'Adriatico centrale in stretto rapporto con la contea croata di Zara

-STIPULATO IL 1 ACCORDO INTEGRATIVO DEL PROGRAMMA QUADRO 'SISTEMI PORTUALI'
Stipulato il primo accordo relativo al programma quadro 'Sistemi Portuali', sottoscritto il 24 giugno 2004. Coerentemente con gli obiettivi contenuti nel piano regionale dei trasporti e dei relativi piani regolatori portuali, e` prevista la realizzazione di interventi nel porto di Senigallia, per un costo complessivo di ' 2.788.157,52, e nel porto di Civitanova Marche, per un costo complessivo di ' 2.130.000,00.
Per quanto riguarda Senigallia il progetto dei lavori di ristrutturazione e miglioramento del porto prevede la demolizione di un tratto di molo per creare il collegamento tra l'imboccatura e la darsena turistica. E' previsto anche il consolidamento di alcuni tratti dei vecchi moli che sono in grave dissesto statico. Gli interventi consentiranno la realizzazione di una struttura in grado di rispondere alle esigenze di spazi e servizi espresse dalla nautica da diporto. La riqualificazione della struttura portuale, gia` avviata, permettera` di fornire alla citta` un luogo di passaggio contribuendo cosi` alla qualificazione dell'offerta turistica. L'intervento nel porto di Civitanova Marche prevede, invece, la realizzazione di strutture per pescherecci. L'obiettivo principale e` quello di migliorare l'aspetto della sicurezza riguardo le attivita` di pesca, aumentando i posti barca pescherecci e di conseguenza l'operativita` del porto di Civitanova Marche. L'investimento produrra` l'acquisizione al demanio pubblico delle nuove strutture realizzate.

-EDANET, LA RETE DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
I tredici Centri territoriali permanenti creeranno un sistema di dialogo comune per realizzare un’offerta formativa integrata
Una recente deliberazione della giunta regionale ha previsto che i tredici Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione degli Adulti operanti nella regione si mettano in rete, attraverso un protocollo di intesa, per dar vita al sistema chiamato EDANET.  Il progetto ha lo scopo di favorire e sviluppare il sistema di educazione degli adulti all’interno del territorio regionale, ottimizzare le risorse, creare comunità di buone pratiche in vista dello sviluppo di un modello di struttura in grado di concorrere all’attuazione dell’offerta formativa integrata.
Un recente incontro dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro prof. Ugo Ascoli con i  Coordinatori dei Centri Territoriali Permanenti è servito per confrontare e mettere a punto la bozza di protocollo d’intesa tra Regione, Ufficio Scolastico regionale e Coordinatori dei Centri  per l’uso della rete  EDANET.
Le proposte di accordo avanzate dall’assessore Ugo Ascoli ai Coordinatori dei Centri Territoriali Permanenti e al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, hanno tenuto conto di quanto emerso nei precedenti incontri: l’utilizzo effettivo dello strumento EDANET; la costituzione di una Consulta dei Centri Territoriali Permanenti, con compiti di gestione e coordinamento, la definizione di un regolamento della stessa che dovrà prevedere incontri periodici e scambio reciproco di informazioni.
 “Sarà compito della Regione – ha spiegato l’assessore Ugo Ascoli - attivare azioni di sistema a sostegno dei Centri territoriali Permanenti; promuovere l’informazione sui programmi e sulle opportunità di finanziamento esistenti a livello locale, nazionale ed europeo; attivare azioni per il monitoraggio e la valutazione delle attività;  fornire i dati dei monitoraggi a tutti i livelli del sistema regionale e nazionale.” 
La rete EDANET è il frutto di molteplici incontri tra dirigenti scolastici, docenti e personale amministrativo dei Centri Territoriali Permanenti, finalizzati a costruire metodiche il  più possibile condivise e a creare una gestione comune ai 13 Centri Territoriali Permanenti anche attraverso modellistica predefinita per iscrizioni ai corsi, colloqui individuali, patto formativo, per gli esiti gestionali e formativi ecc. Sono stati elaborati standard minimi dei percorsi formativi che, in risposta ad una domanda sociale ed economica, costituiscono l’offerta formativa primaria dei Centri Territoriali Permanenti: corsi di formazione di italiano, lingua straniera e informatica.
Si stanno anche analizzando le modalità di sviluppo, in via sperimentale, della certificazione delle competenze e del libretto formativo applicata all’educazione degli adulti.
L’Ufficio Scolastico regionale sosterrà il coordinamento e garantirà, anche con il supporto di altri enti ed agenzie,  la formazione continua degli operatori dei CTP a tutti i livelli.
Ad un apposito gruppo di lavoro è stato affidato anche il compito di organizzare un percorso formativo che preveda momenti di confronto interno: cioè rivolto a docenti, personale Ata e Coordinatori dei Centri Territoriali Permanenti, in cui gli attori pubblici e privati della Regione Marche, coinvolti nel Lifelong Learning, si confrontano sul tema, per riformulare obiettivi e interventi, recependo anche le buone pratiche di altre Regioni

-“PER L’AMBIENTE SI CAMBIA”
Approvata la graduatoria del progetto PRINFEA  che premia con 400 mila euro la creatività dei giovani: 80 laboratori educativi sulla sostenibilità socio-ambientale finanziati dall’assessorato all’ambiente.
"Quanto pesa la spesa: bisogni reali indotti e necessità ambientali’,""Vita di paese: Giovani e slow life","Tra cassonetto e musica",  sono alcuni tra i titoli più esplicativi e curiosi dei centoquindici progetti presentati da 74 scuole e 41 Ambiti territoriali sociali per concorrere all’iniziativa “Per l’ambiente si cambia”. 
Un numero consistente di partecipanti che segna il buon successo di questo progetto regionale-  finanziato per creare laboratori educativo-creativi per giovani - che l’Assessorato Regionale all’Ambiente e ai Servizi Sociali  ha promosso in tutte le Scuole di ordine superiore (statali e paritarie) e negli Ambiti Territoriali Sociali (in rappresentanza degli oltre 250 Centri di aggregazione giovanili delle Marche).
“E’ stata una buonissima formula per integrare l’ambiente con le politiche sociali-  ha affermato l’assessore Marco Amagliani – e se ce n’era bisogno, è stata anche la palese dimostrazione di quanto i giovani siano attenti a questi temi. Uno stimolo a continuare su questa strada, tanto che abbiamo incrementato il budget iniziale di 240 mila euro a 400 mila,  proprio per premiare la grande capacità di risposta, ma soprattutto di inventiva dei ragazzi e delle strutture che seguono le politiche giovanili. “
Ben 80 i progetti finanziati con 5000 euro ciascuno, di cui 21 in provincia di Ancona, 18 ad Ascoli Piceno, 15 a Macerata e 26 nella provincia di Pesaro-Urbino.
La finalità era quella di coinvolgere i giovani dai 14 anni in su in laboratori per “imparare a vedere e a vedersi… per cambiare“ stili di vita, propri e delle famiglie, verso un concreto modello di sviluppo sostenibile socio-ambientale. Ogni laboratorio si cala nella realtà sociale e mette in relazione gli operatori della scuola con le associazioni, i comuni, i centri di Educazione Ambientale (CEA), le agenzie e le cooperative sociali. I temi della sostenibilità ambientale, della qualità di vita, dell’economia equa e solidale  transitano quindi da un comparto sociale all’altro con circolarità di informazione e scambio di esperienze positive.
La graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento è consultabile sul sito della Regione: www.ciclodeirifiuti.regione.marche.it alla sezione Bandi.
Espressioni creative ed eventi artistici di diverso genere – dalle rappresentazioni teatrali e musicali, alla scrittura creativa, alle mostre fotografiche e cortometraggi, giochi, supporti informatici,  reportage – costituiranno la rassegna finale di questo progetto prevista per maggio 2006.
L’assessorato regionale all’Ambiente garantirà alle tante iniziative sparse sul territorio la massima visibilità attraverso momenti di incontro e informazione sui lavori svolti, l’allestimento di un apposito sito web e la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti all’evento regionale Eco&Equo 2006.

-Unicam promuove un incontro su Einstein e la Fisica del XXI secolo
Camerino, 01 dicembre 2005 – Continuano le iniziative organizzate dal Dipartimento di Fisica in occasione dell’anno mondiale della Fisica indetto dall’Unesco: il prossimo 6 dicembre presso la Sala della Muta del Palazzo ducale di Camerino si terrà una giornata a carattere divulgativo sul tema “Einstein e la Fisica del XXI secolo”.
Proprio cento anni fa, nel 1905, Albert Einstein formulò la teoria della relatività, e le scoperte dello scienziato continuano ad avere applicazioni nella vita quotidiana: dai laser all’effetto fotoelettrico, agli algoritmi usati dagli operatori di borsa.
“A Camerino – affermano i docenti del Dipartimento di Fisica – celebriamo la fisica di Einstein anche in riferimento al lavoro svolto presso il nostro Dipartimento, che si pone alle frontiere della conoscenza scientifica in vari settori di ricerca”.
Scopo della giornata è proprio quello di far conoscere a studenti e cittadini, attraverso seminari ed esperimenti, l’attività di ricerca svolta all’interno dei laboratori Unicam, per meglio inquadrare l'importanza e la rilevanza delle scoperte di Einstein per il nuovo secolo.
Sarà ospite il prof. Federico Laudisa, dell’Università di Milano-Bicocca che relazionerà su
filosofia e conoscenza scientifica nel pensiero di Einstein. Il dott. Antonio Di Biasio e il dott. Andrea Perali, del dipartimento di Fisica di Unicam, invece terranno rispettivamente un seminario sull’evoluzione del moto browniano, importante per lo sviluppo delle nanotecnologie, da Einstein alle soglie del terzo millennio, e un seminario sui condensati quantistici di Bose-Einstein, fenomeno rilevante nella meccanica quantistica.
Seguiranno poi dimostrazioni di alcuni esperimenti legati all’attività scientifica di Einstein, in collaborazione con la Apogeo Ambiente srl, che sicuramente cattureranno l’attenzione degli studenti, in particolare di quelli delle scuole superiori, presenti in aula. Nel pomeriggio poi presso le strutture del Dipartimento di Fisica saranno effettuate altre dimostrazioni sperimentali come la misura della velocità della luce.

Per informazioni:
Staff del Rettore per la Comunicazione
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Cronaca e Attualità, 2005-12-01