dalle Marche.
-CAREER DAY 2005
LA REGIONE MARCHE AL CAREER DAY 2005
La Regione Marche partecipa al Career Day 2005 di Urbino, la giornata di incontro
tra aziende e laureati, in programma, venerdi` 2 dicembre, presso la Facolta`
di Economia dell'Universita` 'Carlo Bo'. Giunto alla quarta edizione, l'appuntamento
annuale e` dedicato al mondo del lavoro, della formazione e dell'orientamento.
Ai laureati viene offerta una panoramica sulle opportunita` professionali
post laurea, agevolando l'incontro con le aziende e presentando l'offerta
formativa dell'ateneo, insieme a un orientamento sulle problematiche aziendali.
La Regione e` pressante con uno spazio attrezzato, nel quale vengono distribuiti
gadget e materiale informativo, con postazioni internet a disposizione dei
visitatori. Alle ore 12,30 di venerdi` l'assessore regionale alle Politiche
Giovanili, Gianluca Carrabs, nel corso di una conferenza stampa, illustrera`
gli interventi promossi dalla Regione a favore dei giovani.
Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"
Careerday 2005 - Il luogo d'incontro tra Aziende e Laureati
Giunto alla sua 4a edizione, il Career Day dell’Università di
Urbino è diventato un appuntamento annuale dedicato al mondo del lavoro,
della formazione e dell’orientamento. L’iniziativa si pone l’obiettivo
di fornire ai laureati una panoramica sulle opportunità professionali
dopo la laurea, cercando di agevolare l’incontro fra le aziende ed i
laureati, di presentare l’offerta formativa post-laurea dell’ateneo
e di fornire un orientamento sulle
problematiche di ingresso in azienda.
Venerdì 2 dicembre 2005 / 9.00-17.00
Palazzo Battiferri, via Saffi 42 Urbino
Informazioni
Dr.ssa Daniela Cini e Dr.ssa Valentina Pierigè
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Palazzo Battiferri - Via Saffi, 42 – Urbino (PU)
E-mail: careerday@uniurb.it
Per saperne di più cliccare il link:
http://www.regione.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=454
-RICOSTRUZIONE, SPACCA SCRIVE A BERTOLASO:
IL PRESIDENTE RINNOVA LA RICHIESTA DI CONDONO DELLA 'BUSTA-PESANTE'
Il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca, dopo la nota indirizzata
al presidente del Consiglio Berlusconi e l'opera di sensibilizzazione verso
tutti i parlamentari marchigiani, torna ad insistere sulla vicenda ricostruzione
inviando una lettera al capo della protezione civile, Guido Bertolaso. 'Il
31 dicembre 2005 ' si legge nella nota - avra` termine lo stato d'emergenza
dichiarato per le Regioni Umbria e Marche a seguito della crisi sismica iniziata
il 26 settembre 1997. La scadenza di tale termine determina inevitabilmente
la decadenza delle disposizioni previste nelle ordinanze di protezione civile,
alcune delle quali sono tuttora applicate per il completamento degli interventi
di ricostruzione. Tra queste, in particolare, vi sono disposizioni che apportano
semplificazioni procedurali mediante deroghe alla normativa ordinaria. Parimenti
vengono in scadenza il 31 dicembre 2005 alcune disposizioni di natura fiscale
a sostegno dei nuclei familiari le cui abitazioni sono in fase di riparazione.
Il venir meno di tali norme potrebbe compromettere il celere completamento
degli interventi e dar luogo ad un ulteriore disagio per le popolazioni. Mi
risulta che il DDL Finanziaria 2006 non contiene disposizioni ne` per l'uscita
dallo stato di emergenza, ne` in ordine ai tributi e contributi sospesi, come
richiesto espressamente dalle Regioni Umbria e Marche. Ritengo indispensabile
pertanto la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2006 e la
proroga delle altre provvidenze a favore delle popolazioni (autonoma sistemazione)
nonche` a favore degli enti locali (contributi di cui all'art. 12 L. n. 61/1998).
Per quanto riguarda la restituzione dei tributi e contributi sospesi, chiedo
che vengano estese ai cittadini e alle imprese delle Marche le stesse disposizioni
gia` emanate per situazioni analoghe verificatesi in altre regioni d'Italia.
Qualora non sia possibile l'esonero totale, sarebbe quanto meno equa l'applicazione
delle disposizioni di cui all'articolo 9, comma 17, della legge 27 dicembre
2002, n. 289 prevedendo la regolarizzazione delle posizioni relative agli
anni 1997, 1998, 1999, entro il 31 luglio 2006, ovvero secondo le modalita`
di rateizzazione previste dal citato comma 17. Nell'ipotesi che quanto sopra
non trovi accoglimento, Le chiedo, solo in subordine, di disporre la proroga
per almeno un anno della restituzione dei tributi e contributi sospesi. Infatti
l'opera di ricostruzione 'pesante' e` in pieno svolgimento e molti cittadini
stanno assumendo oneri di accollo per l'ultimazione dei lavori della propria
abitazione principale. Ritengo infine indispensabile programmare un incontro,
anche con la Regione Umbria, al fine di individuare congiuntamente le soluzioni
normative, procedurali e finanziarie idonee a consentire il completamento
della ricostruzione post-terremoto'.
-'TURBOGAS SAN SEVERINO:
L'ASSESSORE REGIONALE AMAGLIANI CHIARISCE LA POSIZIONE DELLA REGIONE. '
'Era immaginabile che il Ministero dell'Ambiente formulasse un parere favorevole
sulla valutazione di impatto ambientale per l'insediamento dell'impianto Turbogas
nell'area a cavallo tra i comuni di San Severino e Treia , nonostante la Regione
Marche avesse espresso parere negativo sulla stessa VIA il 21 dicembre 2004.'
A pronunciare queste parole e` l'assessore regionale all'Ambiente, Marco Amagliani
esprimendo delusione per l'andamento della situazione.
La procedura burocratica prevede ora alcune fasi precise: il Ministero delle
Attivita` produttive acquisisce dal Ministero dell'Ambiente il parere sulla
VIA che, essendo favorevole, fa passare la pratica alla tappa successiva,
cioe` la convocazione della Conferenza dei Servizi che in tale sede deve richiedere
l'approvazione del progetto e il rilascio dell'autorizzazione ai Comuni interessati
( San. Severino e Treia) e alla Provincia di Macerata, competente per territorio.
'La Regione Marche ' spiega Amagliani ' si e` dotata recentemente di un Piano
Energetico Ambientale che poggia su tre principi cardine: il risparmio energetico,
l'utilizzo delle fonti rinnovabili, la produzione di energia attraverso impianti
di cogenerazione di piccole e medie dimensioni. E' del tutto evidente che
tra questi parametri non rientra la Turbogas di 370 megawatt . E' chiaro quindi
che, l'intesa istituzionale, che per legge spetta alla Regione di rappresentare
- un atto si` tecnico, ma con alto valore politico su cui e` opportuno far
esprimere la giunta regionale- sarebbe in contrasto con i principi su cui
e` improntata la politica regionale energetica e ambientale. Applicando i
criteri del PEAR, l'intesa, dunque, non puo` che essere rifiutata. Il PEAR,
del resto ' prosegue Amagliani- e` uno strumento programmatorio ad alto contenuto
innovativo e come tale ha bisogno di un periodo medio-lungo per fornire risultati
positivi visibili, tanto meno da aspettarsi da qui a sei mesi.'
'I tentativi, inoltre, del governo nazionale ' ha continuato Amagliani - di
modificare la legislazione con lo scopo di riportare la competenza in materia
energetica dalle Regioni allo Stato, sarebbe l'ennesima dimostrazione di centralismo
e penalizzazione dell'autonomia regionale. D``altronde il Piano energetico
ambientale della Regione Marche non e` solo l'espressione delle esigenze di
un territorio, ma la traduzione concreta e antesignana delle direttive del
protocollo di Kyoto a cui anche l'Italia ha aderito. In sostanza - ha concluso
l'assessore ' non possiamo e non vogliamo derogare ai principi che ci siamo
dati con il PEAR e che si possono riassumere in un unico concetto: la produzione
di energia tutelando la salute dei cittadini, l'ambiente e il territorio.'
Cronaca e Attualità, 2005-11-30