dalle Marche

-L'OCCHIO ELETTRONICO PER LA SICUREZZA NELLE CITTA'
E' necessario installare nel territorio marchigiano ulteriori sistemi di videosorveglianza per prevenire i reati. Nelle Marche l'impiego delle telecamere negli spazi pubblici non e` ancora molto diffuso anche se vi e` una lenta espansione degli 'occhi elettronici'. Questo e` quanto emerso durante il seminario interregionale 'I Comuni e la videosorveglianza', svoltosi al teatro della Fortuna di Fano alla presenza del Sindaco, dei rappresentanti delle Regioni Marche, Emilia Romagna e delle forze dell'ordine.
Nel corso dell'incontro sono stati illustrati i dati dell'indagine prodotta attraverso l'invio a 246 Comuni delle Marche di un questionario finalizzato a conoscere il numero e il tipo di sistemi di videosorveglianza. Dalle risposte fornite e dall'esame delle stesse e` emerso che le telecamere sono installate principalmente nelle vie, piazze, giardini pubblici e risalutano assenti nelle stazioni ferroviarie, dei bus e negli ospedali. Le principali funzioni di tali sistemi tecnologici risultano essere legati alla prevenzione di episodi di criminalita`, di incivilta`, per rassicurare i cittadini e per l'acquisizione di informazioni utili alle indagini delle forze di polizia. Inoltre, lo studio ha evidenziato che la registrazione dei dati avviene su nastro VHS anche se dagli anni '90 si utilizzano sistemi digitali (migliori per la qualita` delle immagini) e la loro conservazione va dai due ai sette giorni e solo in alcuni casi oltre i sette. Le strumentazioni digitali hanno il vantaggio di essere idonei a trasmettere dati a grandi distanze con elevata risoluzione dell'immagine video e facilmente archiviabili, mentre hanno lo svantaggio di avere costi elevati per i materiali e l'installazione. L'utilizzo di questi impianti tecnologici necessita di un'adeguata formazione da parte degli operatori considerando le disposizioni impartite in materia di protezione dei dati personali. Benche` le attivita` di sorveglianza del territorio vengano svolte per attinenti finalita` istituzionali, per cui non e` richiesto il consenso al trattamento dei dati personali da parte dell'interessato, i Comuni devono adeguare le modalita` di ripresa delle immagini ai principi cardine previsti dal Codice della privacy. Il rispetto di tali principi basilari e` 'condicio sine qua non' per l'installazione delle moderne apparecchiature in un quadro articolato di garanzie dei diritti dei cittadini. Durante la tavola rotonda del seminario e` emerso che la Regione Marche potrebbe essere la sede istituzionale ideale per avviare un'attivita` di raccordo e coordinamento degli Enti locali al fine di consentire un'ottimale espansione ed integrazione dei sistemi di videosorveglianza.

-Agroter
Dalla Regione quasi 330mila euro per l’emergenza Agroter
La Giunta regionale ha deliberato, nell’ultima riunione, uno stanziamento di 329.000 euro per affrontare l’emergenza Agroter di Mondavio.
Il sito del Comune di Mondavio, dove operava fino al 2003 la ditta Agroter per lo stoccaggio e riciclo/recupero di rifiuti organici, è sottoposto a due criticità principali: da un lato, gli incendi, verificatisi nella stagione estiva, provocati dai rifiuti rimasti stoccati (circa 35.000 mc) in seguito al sequestro dell’impianto; dall’altro lato, l’inquinamento dei terreni provocato dal percolato che si forma con la pioggia.
“Con questa integrazione di risorse - ha sottolineato l’Assessore all’Ambiente Marco Amagliani - sarà possibile superare la fase di emergenza, finora contrastata dal Comune di Mondavio, con la raccolta del percolato e, soprattutto, affrontare la vera causa del problema, cioè la rimozione dei cumuli”.
“Gli interventi da attivare con urgenza - precisa Amagliani – riguardano, in primo luogo, lo smaltimento del percolato in centri autorizzati, l’installazione di un sistema di allarme e la derattizzazione e disinfestazione del sito. In secondo luogo è necessario provvedere al prelievo, trasporto e smaltimento dei rifiuti ancora stoccati”.
“Siamo consapevoli che la bonifica integrale del sito - conclude l’Assessore - richiede un impegno finanziario maggiore, ma questa non potrà avvenire prima di affrontare la fase di emergenza che, grazie a queste nuove risorse, potremo superare a breve”.

-Avversità atmosferiche:
incontro con i presidenti delle Province per chiedere lo stato di calamità
La Regione attiva due mutui per 85 milioni complessivi relativi a precedenti danni causati dal maltempo
Un incontro per effettuare una ricognizione dei danni e per verificare la richiesta dello stato di calamità ed emergenza al Governo nazionale. È quanto ha deciso oggi la Giunta regionale, presieduta dal vice presidente Luciano Agostini, che ha analizzato la situazione venutasi a creare, nelle ultime ore, a seguito del maltempo che ha interessato, in modo particolare, alcuni territori dell’ambito provinciale di Ancona e di Pesaro e Urbino. Domani, alle ore 11, l’esecutivo regionale incontrerà i presidenti delle Province per concordare gli interventi necessari a fronteggiare le calamità atmosferiche.
Contestualmente l’esecutivo ha deciso di attivare due mutui, per complessivi 85 milioni di euro, destinati a ripianare i danni degli eventi atmosferici del settembre 2004, delle precipitazioni nevose del 2005 e quelli relativi al sisma del 1997.

-Solidarietà ad Amagliani:
la Giunta regionale condanna gli striscioni contro l’assessore
La Giunta regionale ha espresso solidarietà all’assessore ai Servizi Sociali, Marco Amagliani, contestato, venerdì, a Pesaro, nel corso della mobilitazione contro la finanziaria. L’esecutivo ha condannato il comportamento di quanti hanno polemicamente accostato il nome dell’assessore a quello del presidente del Consiglio dei ministri, sulla base di accuse - che la Giunta ritiene “assurde” – di disimpegno contro i tagli della finanziaria 2006 e la manovra in atto del 2005 che prevede decurtazioni del 50%, da parte del governo nazionale, del Fondo unico delle politiche sociali. La Giunta è consapevole che le risorse destinate al sociale non siano sufficienti a sostenere le necessità del settore. Ma questo dipende dalle scelte del governo Berlusconi e non dalle politiche attuate dalla Regione Marche, che ha garantito e continuerà ad assicurare la copertura finanziaria dei servizi erogati sul territorio.

Cronaca e Attualità, 2005-11-29