Regione Marche in breve.
-AVVIATA LA SESSIONE DELLA TASK FORCE ITALO-RUSSA SU DISTRETTI
E PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Si e` tenuta ieri ad Ancona, presso la Facolta` di Ingegneria, la prima seduta
dell'VIII sessione della Task Force italo-russa su distretti e piccole e medie
imprese. All'incontro erano presenti diversi esponenti di Regioni russe, il
responsabile dell'agenzia federale russa di gestione delle zone economiche
speciali, numerosi rappresentanti ed operatori economici regionali. Ha aperto
i lavori l'assessore regionale alle attivita` produttive Gianni Giaccaglia,
portando i saluti del Presidente Spacca e di tutta la Giunta regionale. 'E'
con piacere ' ha dichiarato l'Assessore - ed interesse che saluto l'avvio
dei lavori della ottava sessione della task force italo russa. La nostra collaborazione
non e` nuova: l'Italia intrattiene rapporti economici ed istituzionali con
la Russia da tempo. I dati fotografano un'economia russa in crescita: il prodotto
interno lordo e` cresciuto del 5,7% nei primi sei mesi del 2005, mentre nei
primi sette mesi dello stesso anno l``export complessivo italiano verso la
Russia e` aumentato del 28,9%. Il mercato russo e` stato quello sul quale
l``export italiano ha registrato la maggiore crescita percentuale. Anche per
i nostri territori la Federazione e` molto importante: le Marche sono la regione
in Italia che presenta sia la piu` alta quota di export verso la Russia sul
proprio totale, sia il miglior saldo di bilancia commerciale verso questo
Paese, ed e` la quarta regione per contributo all'export verso questa area.
La Russia rappresenta il sesto Paese di destinazione dell'export marchigiano.
La nostra regione, anche per la sua posizione geografica, guarda ad est. Le
nostre imprese guardano ai mercati di questi territori con grande interesse.
Grazie ad eventi come quello che prende oggi il via, anche operatori economici
ed esponenti delle Regioni russe potranno approfondire la realta` dei nostri
distretti produttivi e delle politiche di sostegno e sviluppo messe in campo
a loro favore'. Il Rettore Marco Pacetti nel suo intervento si e` soffermato
sul ruolo delle universita` nell'internazionalizzazione delle imprese, sottolineando
come sia utile accompagnare accordi economici e accordi di cooperazione tecnico
' scientifica, come avvenuto con il 'progetto Lipetsk'. Durante la mattinata
si sono poi succeduti interventi di esperti italiani e russi, tra cui i due
co-presidenti della Task Force, Gianfranco Caprioli e Alexander Borisov. Di
particolare interesse l'intervento di Yuri Zhdanov, direttore dell'agenzia
federale russa per le zone economiche speciali, recentemente introdotte nell'ordinamento
russo per facilitare gli investimenti diretti esteri in aree determinate.
Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti articolandosi in tavoli tematici,
mentre domani sono in programma visite presso i distretti industriali della
calzatura, del mobile e della meccanica
-“Le Comunità montane non sono un costo,
ma una risorsa per il nostro Paese”
Carrabs aderisce alla manifestazione contro la Finanziaria
“La manifestazione indetta il 27 ottobre a Roma contro l’emendamento
alla finanziaria che porterà alla irrimediabile soppressione della
Comunità montane, ha tutto il mio personale sostegno”. Lo afferma
in una nota l’assessore regionale ai Territori Montani, Gianluca Carrabs.
“Ritengo necessaria – sottolinea l’assessore - una mobilitazione
che tuteli i territori montani, permettendo uno sviluppo integrato e la garanzia
di fornire ai cittadini i servizi primari. Si tratta, peraltro, di un provvedimento
politicamente blindato, proposto da questo Governo, sul quale il Parlamento
non può incidere Si sostiene che le Comunità montane siano un
costo, avvallando implicitamente il concetto che fornire servizi ai cittadini
rappresenti un costo per lo Stato italiano: un atto grave dal punto di vista
sociale e democratico. Tra l’altro la spesa reale per le Comunità
montane incide nel bilancio statale per circa 170 milioni di euro, che non
trovano alcun riscontro, dal punto di vista numerico, con il risparmio che
si prevede attraverso questo provvedimento, quantificato in 800-1600 milioni
di euro! Si tratta in realtà di un colpo grave per i piccoli comuni
montani, o meglio è un tentativo, mal celato, di portarli alla chiusura
per asfissia finanziaria. Le Comunità montane, infatti, rappresentano
un valido e concreto sostegno per lo svolgimento di tutti quei servizi ai
cittadini che i comuni montani non riescono a svolgere per mancanza di fondi.
Si tratta di cose semplici, di tutti i giorni, ma importanti dal punto di
vista sociale e della tutela dell’ambiente, in funzione di una riqualificazione
dei territori montani. Alcuni esempi: il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti,
la gestione delle discariche, delle piscine, dei mattatoi ecc. Tutte le forze
politiche presenti nell’Uncem, senza distinzione, hanno dato il proprio
sostegno alla manifestazione di oggi; segno questo che il provvedimento, se
approvato, provocherebbe danni reali e irreversibili al territorio e ai cittadini.
I piccoli comuni, le piccole realtà, hanno gli stessi bisogni ed esigenze
di quelli più grandi; rappresentano una ricchezza culturale, storica,
ambientale e turistica del nostro paese e della nostra Regione. Le Comunità
montane svolgono un ruolo importante di tutela e valorizzazione: in tal senso,
debbono, quindi, continuare a esistere”.
-Seminario ieri ad Ancona sul sistema di Istruzione Formazione
Tecnica Superiore
IFTS, IL 74% DEI GIOVANI TROVA LAVORO
Un anno di studi post diploma in un percorso concentrato di formazione superiore
a cui contribuiscono Scuola, Università, Imprese, Centri di Formazione.
E’ la caratteristica dei corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore
che stanno riscuotendo sempre più successo. Il 74% degli studenti che
hanno frequentato tali corsi , infatti, a sei mesi dalla fine del corso trova
lavoro nella nostra regione. Il dato è emerso ieri nel corso del seminario
di studio sui percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore organizzato
dalla Regione Marche – assessorato all’Istruzione Formazione e
che si è tenuto ad Ancona presso la sede della Federazione Italiana
Gioco Calcio.
“Il corso IFTS è un unicum nel processo formativo di un giovane
adulto- ha spiegato l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione,
Ugo Ascoli- e qui sta la ragione del successo. Quando la riforma universitaria
ha previsto la laurea triennale si pensava che gli IFTS dovessero scomparire,
invece la domanda è aumentata ed anche l’offerta formativa è
migliorata in qualità, anche perché si è instaurata una
buona capacità di lavorare insieme, di fare sistema appunto.
Il sistema marchigiano degli IFTS è diventato negli ultimi cinque anni
di alto livello, ma ad un accresciuto livello qualitativo non corrisponde
purtroppo l’aumento di risorse. Il Fondo Sociale Europeo è a
fine programmazione e va diminuendo. Possiamo però essere soddisfatti
– ha concluso Ascoli - della buona capacità della nostra regione
di rispondere ad una sfida, quella della formazione qualificata e dell’occupazione
giovanile, che sono le sfide del futuro. Rimane tuttavia un unico rammarico:
troppo spesso ancora i corsi IFTS non riescono a raggiungere una quota importante
di lavoratori svantaggiati, la necessità dunque è quella di
catturare questo tipo di domanda. “ In premessa Ugo Ascoli , parlando
della recente riforma della scuola e dell’Università varata dal
Governo, aveva sottolineato che la riforma non sarà vigente fino al
2007 - 2008 e che la Regione Marche è comunque contraria a qualsiasi
sperimentazione finchè non c’è chiarezza sulle norme di
attuazione.
La Regione Marche , attraverso il Fondo Sociale Europeo, ha finanziato in
media 15 corsi all’anno per 250 allievi con risorse che ammontano a
tre milioni di euro annualmente. Lo studente dei corsi IFTS ha una media di
oltre 30 anni, la componente femminile è intorno al 40% ma è
in aumento. Il 72% sono studenti diplomati, il 25 per cento laureati e il
3 per cento senza diploma. Il 17% frequenta contemporaneamente l’Università
e il 47% ha già un lavoro. Sono i dati, tra gli altri, di un monitoraggio
condotto dal servizio Istruzione-Formazione della Regione illustrati ieri
da Francesca Damiani e contenuti in un’utile pubblicazione sul sistema
IFTS nelle Marche a cura di Enzo Carli.
Al seminario ha partecipato anche Maria Grazia Nardiello direttore generale
per l’istruzione post –secondaria del MIUR e autrice dell’introduzione
al Quaderno curato dalla Regione, che ha sottolineato la necessità
di divulgare maggiormente lo strumento dell’IFTS soprattutto tra gli
imprenditori, anche se nelle Marche, “un laboratorio per sperimentare
l’innovazione nell’educazione” si è raggiunto un
ottimo livello. L’investimento nella formazione delle persone è
sempre più necessario – ha concluso la Nardiello- se vogliamo
continuare a competere sui mercati internazionali. I punti di forza del sistema
Italia, quali il Made in Italy, necessitano del supporto di solide conoscenze
e competenze per valorizzare i prodotti e garantire l’innovazione nei
servizi pubblici e privati”.
-Seminario S.I.M.O.C.A. il 29 ottobre a Urbino
Le fattorie didattiche: esempio di multifunzionalità in agricoltura
Il 29 ottobre 2005 ad Urbino, presso Palazzo Raffaello, avrà luogo
il secondo seminario S.I.M.O.C.A. “Le fattorie didattiche: esempio di
multifunzionalità in agricoltura”, organizzato dal Centro di
competenza e documentale dell’Area pilota Marche (Fermignano, Fossombrone,
Isola del Piano, Sassocorvaro, Urbania, Urbino).
Il Seminario, finanziato dal progetto S.I.M.O.C.A. (“Setting up and
implementation of sustainable and multifinctional rural development model
based on organic and competitive agricolture”) - Programma Comunitario
Interreg IIIB Cadses - ricade nell’ambito di un ciclo di incontri nati
su temi di interesse delle comunità locali e collegati al progetto
di promuovere un modello di sviluppo rurale sostenibile, basato sull’agricoltura
biologica e competitiva.
Dal monitoraggio condotto dal Centro documentale dell’Area pilota, coordinato
da Regione Marche - Servizio Agroalimentare - e Sviluppo Marche S.p.A. è
emerso che al 2003 sono risultate registrate all’elenco regionale delle
fattorie didattiche biologiche 73 aziende, di cui 31 aziende agrituristiche.
Negli ultimi anni, si è verificato un esteso fenomeno di riqualificazione
delle aziende agricole verso nuovi servizi e competenze non più legate
alla produzione di alimenti, ma anche dedite ad attività di agriturismo
e vendita diretta dei propri prodotti, alla conservazione e riqualificazione
dell’ambiente, alla cura e al mantenimento del verde pubblico e alla
forestazione.
Attraverso i percorsi formativi offerti dalle fattorie didattiche, si ha l’opportunità
di valorizzare la relazione città-campagna, creare interesse per la
scoperta dell’ambiente e dell’attività agricola, comprendere
il percorso degli alimenti dal campo alla tavola, educare al consumo consapevole
attraverso la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi,
consumi alimentari, salvaguardia dell’ambiente e favorire la valorizzazione
della diversità.
L’incontro, rappresenta un momento informativo e formativo per gli operatori
del settore agricolo, scolastico e turistico, per far comprendere il ruolo
delle fattorie didattiche, quale esempio di diversificazione aziendale.
-L`ASSESSORE GIACCAGLIA: INTENSIFICARE I MOMENTI DI RIFLESSIONE
OPERATIVA SULL'ECONOMIA REGIONALE
Le occasioni di confronto con le forze economico sociali non mancano, ma ora
e` opportuno intensificare la calendarizzazione degli appuntamenti. Questa
in sintesi la posizione dell'assessore regionale alle attivita` produttive,
Gianni Giaccaglia. 'Occorre intensificare le occasioni di riflessione operativa
' ha dichiarato Giaccaglia ' con le forze sindacali ed imprenditoriali del
territorio. Questo e` tanto piu` necessario in un momento di difficolta` congiunturale
come quello attuale. Le Marche crescono piu` della media nazionale, tuttavia,
segnali di difficolta` si registrano anche da noi. E' necessario quindi collaborare
in modo serrato con quanti hanno una conoscenza diretta, sul campo, come appunto
associazioni di categoria e sindacati. Da qualche anno e` stato istituzionalizzato
un tavolo di lavoro sulle linee generali di politica industriale regionale.
Accanto a questo momento, per cosi` dire istituzionale, la Regione ha promosso
altre occasioni di incontro su questioni specifiche di volta in volta emergenti.
Questioni problematiche, come quelle affrontate nel tavolo sul sistema moda
e le sue prospettive di rilancio, e questioni relative alle nuove specializzazioni
produttive regionali, come il polo della nautica. E' nostra intenzione proseguire
con questo metodo di lavoro, intensificando le occasioni di confronto sulle
questioni strategiche per lo sviluppo del sistema Marche'
-Le terre del tartufo
Una due giorni dedicata al gusto, alle tradizioni, all?arte ed al paesaggio.
Si chiama ?Le terre del tartufo? ed è la prima rassegna delle eccellenze
gastronomiche ed artigianali della Marca di Camerino. L?evento, promosso
dalla Comunità Montana di Camerino, verrà ospitato sabato 5
e domenica 6
novembre prossimi presso l?area della Distilleria Varnelli, a Maddalena di
Muccia.
Intenso il programma, che prevede un complesso di iniziative studiate per
far apprezzare a turisti ed amanti della buona tavola le ricchezze della
Marca di Camerino, marchio che identifica l?offerta turistica del territorio
della Comunità Montana.
?L?iniziativa scaturisce - spiega Luigi Gentilucci, assessore al turismo
dell?Ente organizzatore - da un?opera di valorizzazione delle risorse del
nostro territorio che stiamo perseguendo da diversi anni avvalendoci, aspetto
di tutto rilievo, della fattiva collaborazione degli operatori turistici!
Pertanto questa manifestazione ? sottolinea Gentilucci ? rappresenta un momento
di sintesi e di grande visibilità di tutte le nostre risorse turistiche
ed
enogastronomiche, prima fra tutte il tartufo che, indubbiamente, simboleggia
l?eccezionale ricchezza della gastronomia locale!?.
Nell?intensa due giorni gastronomica, accanto agli stand della Mostra-mercato
del tartufo estivo e dei prodotti tipici della Marca di Camerino si susseguiranno
convegni, confronti, animazioni. In un?apposita aula attrezzata sarà
possibile
partecipare a degustazioni guidate dagli esperti delle delegazioni maceratesi
dell?Accademia Italiana della Cucina e dell?Associazione Italiana Sommeliers
(info e prenotazioni 0737/647184 oppure 0737/6175206). Si tratta di autentiche
lezioni del gusto, incentrate su due temi molto stuzzicanti: ?Tartufo della
Marca? e ?Pesce di Montagna?.
Inoltre, l?area espositiva comprenderà uno spazio dedicato alla gastronomia
di altre due realtà rappresentative di territori interni: la Regione
Istria
(Croazia) e la Comunità Montana della Lessinia, in provincia di Verona.
Il programma prevede infine la presentazione di ?Dolce & Salato?, un tema
stuzzicante, un vero e proprio ?evento nell?evento? che propone i piatti
tipici a base di pesce della cucina dell?entroterra: il pesce d?acqua dolce
accanto ai pesci conservati, giunti da mari lontani per fondersi con i penetranti
aromi delle erbe appenniniche. In quest?ottica, nei due giorni della manifestazione,
i troticoltori del territorio accoglieranno i visitatori presso i propri
vivai.
Tuttavia il tempo propizio per assaporare le prelibatezze del territorio
non finisce con la ?due giorni? di Muccia! Infatti, i locali del circuito
Marca di Camerino presenteranno, in tutti i fine settimana di novembre e
dicembre, due speciali proposte di menù a tema, al costo di €
20,00.
La manifestazione, realizzata con il contributo della Provincia, della Camera
di Commercio e del STL ?Monti Sibillini-Terre di parchi e di incanti? - si
avvale del patrocinio di Regione Marche e delle Università di Camerino
e
Macerata.
Cronaca e Attualità, 2005-10-26