Regione Marche in breve.

- ROME: conferenza stampa
La Regione Marche è impegnata in un’esperienza pilota nell’ambito del progetto comunitario “ROME” , acronimo di - ROman, ancient greek and amber routes, innovative Methodologies and measures connecting Europe” promosso nell'ambito del Programma Interreg IIIB che sarà realizzato in partenariato con l’Umbria Grecia e Austria.

In particolare, la Regione Marche ”,in collaborazione con il Comune di Fano, è impegnata nella realizzazione dell “Action Training, un laboratorio internazionale la cui attività sarà finalizzata alla ricostruzione virtuale delle testimonianze storiche più evidenti della “Via Flaminia”.

Per presentare tale progetto innovativo nel campo dello sviluppo di nuovi modelli di gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico-archeologico , è stata convocata una
conferenza stampa
a Fano , Venerdì 21 Ottobre, alle ore 12:00, presso il
Palazzo Municipale- Sala della Concordia
alla quale prenderanno parte Adriana Mollaroli, Presidente Commissione Cultura Consiglio Regionale delle Marche, Raimondo Orsetti, Dirigente Servizio Cultura Regione Marche, Davide Rossi, Assessore alla Cultura Comune Fano, Giuliano de Marinis, Soprintendente per i Beni Archeologici delle Marche, Giovanni Latini, Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche e Francesco Marchesi, Direttore Generale di Sviluppo Marche S.p.A..

-NASCE L’OSSERVATORIO REGIONALE PER LA CULTURA
Disporre sistematicamente ed in forma organizzata di dati ed informazioni relative alle iniziative culturali sul territorio, valutare l’impatto e le ricadute delle attività per orientare al meglio i processi decisionali della programmazione regionale e ottimizzare l’efficacia dell’azione culturale regionale in stretto coordinamento con le Province e gli Enti locali. Sono in sintesi i compiti e le finalità dell’Osservatorio regionale per la Cultura previsto dalla Legge regionale n.75 del 1997 e dal relativo Piano di settore. Istituito dalla giunta regionale il 5 settembre scorso, il nuovo Organismo opererà a diretto contatto con l’Assessore regionale alla Cultura e la Direzione del Servizio Cultura. “Con sincera soddisfazione – ha affermato l’assessore Giampiero Solari- diamo vita a questo Organismo previsto dalla legge otto anni fa. L’Osservatorio si configura, infatti, come momento fondamentale per le scelte della politica culturale delle Marche. I risultati della sua attività di analisi e l’individuazione puntuale di tutti i dati e le informazioni utili a qualificare il panorama regionale dei beni e delle attività regionali, diventano gli strumenti assolutamente necessari per le scelte di indirizzo e programmazione. Inoltre, l’altissimo livello della composizione del Comitato Scientifico rappresenta un’ ulteriore garanzia per il raggiungimento degli obiettivi. Un nuovo corso, un nuovo modo di lavorare dunque- ha concluso Solari- per dare impulso alle politiche di sviluppo del sistema culturale regionale, attraverso l’integrazione con altri settori coerenti e strategici, in grado anche di promuovere la piena occupazione qualificata di giovani laureati.“
Tra le altre funzioni, l’Osservatorio dovrà anche incentivare le collaborazioni di privati, monitorare la spesa regionale, provinciale e comunale per la cultura e delle Fondazioni private, in stretta correlazione con il Piano di Settore, con la Conferenza degli Assessori provinciali e con il sistema delle Autonomie Locali; raccogliere sistematicamente dati, produrre report e loro elaborazione critica per monitorare la produzione ed il consumo culturale emergente nella regione; concorrere nella individuazione delle linee di indirizzo politico ed amministrativo della Regione Marche e nella predisposizione di leggi, regolamenti e piani attuativi; attivare collaborazioni utili con altri Servizi Regionali per la migliore attuazione delle attività; promuovere ricerche tematiche ed indagini finalizzate da attuarsi attraverso la stipula di apposite convenzioni con Istituti Universitari e di ricerca, in particolare delle Marche.
I possibili campi di ricerca sono stati già ipotizzati e potranno riguardare i musei e le raccolte di enti locali o di interesse locale e dei luoghi di interesse culturale, inclusi nella organizzazione del museo diffuso con particolare riferimento agli standard di qualità; il consumo culturale e di spettacolo nelle Marche; l’impatto delle politiche culturali nello sviluppo di nuova occupazione e di nuove professionalità; la sponsorizzazione privata nel campo della cultura nelle Marche; tipologia e modalità della produzione culturale marchigiana (teatro, musica, editoria ed attività espositive). Sarà compito dell’Osservatorio inoltre diffondere i dati sul sito Internet e proporre elaborazioni critiche, analisi e discussioni attraverso specifiche iniziative ed una collana di quaderni specialistici. Compete all’ Osservatorio regionale per la Cultura la presentazione di una relazione annuale dell’attività svolta in occasione di un seminario pubblico anche al fine di favorire il confronto tra operatori, studiosi ed amministratori circa lo stato complessivo del settore dal punto di vista del suo impatto sullo sviluppo della società marchigiana, delle sue necessità di organizzazione interna, formazione dei quadri, managerialità, ottimizzazione delle risorse, valutazione costi benefici, capacità di fund-raising e di innovazione gestionale, forme della ricezione e del gradimento pubblico.

-INSEDIATO L’OSSERVATORIO REGIONALE PER LA CULTURA
Giampiero Solari: “L’Osservatorio fa parte integrante del nuovo corso delle politiche culturali. Accompagnerà la fase di crescita della regione e raccorderà i rapporti con il territorio.”

Insediamento e prima programmazione di attività del nuovo Osservatorio regionale per la Cultura , presentato oggi in Regione dall’assessore alla Cultura, Giampiero Solari.
“Un organismo che finalmente prende vita e che già nella riunione di insediamento di oggi si è dato alcune linee di indirizzo”, ha affermato l’assessore Solari. “Accompagnerà questo nuovo corso della cultura nel suo processo di crescita, non solo monitorando e analizzando dati e informazioni, ma raccordando le tante realtà culturali sul territorio. Abbiamo individuato, intanto, le prime due linee operative che saranno orientate ai Musei e ai Teatri, il patrimonio storico-artistico più rilevante della regione e che implica una naturale integrazione tra beni e attività culturali e quindi la costruzione di sistemi territoriali . Siamo grati ai membri del Comitato scientifico dell’Osservatorio e al suo coordinatore, Marco Cammelli – ha concluso Solari – per aver aderito al nostro invito a farne parte perchè la loro esperienza ci offre la garanzia di impegno e di buona riuscita.”
“Siamo qui perché c’è un’ “Occasione Marche “ – ha esordito Marco Cammelli, coordinatore del Comitato scientifico, docente di diritto amministrativo e dei beni culturali all’Università di Bologna- e tutti, nonostante i molteplici impegni di lavoro, abbiamo accettato questa… scommessa molto interessante, perché ne valeva la pena. Le Marche sono ‘ normalmente speciali’ nel senso che rappresentano emblematicamente ogni regione italiana: belle, ricche di storia e cultura, con i problemi di tutti, ma nel contempo con condizioni specifiche positive e diverse che le rendono appunto speciali. L’ Osservatorio per la Cultura avrà anche un po’ il compito di far integrare e far dialogare le tante realtà, convogliando lo spiccato policentrismo di questa regione in un’attività che faccia da contrappeso e serva a costruire reti e snodi territoriali da percepire come valore aggiunto. La nostra attività sarà anche di proposta e di consulenza per l’aggiornamento degli strumenti legislativi e dei Piani di settore.” Cammelli ha anche sottolineato la necessità di valorizzare le professionalità del settore culturale, attraverso percorsi di formazione congiunta degli operatori, “perchè è importante stabilire collegamenti costanti tra soggetti che parlino lo stesso linguaggio.”
“In sostanza – ha concluso il docente universitario- vorremmo essere un punto di riferimento per far incontrare domanda e offerta culturale, un supporto operativo come promotore di centrismo, non di accentramento. E se presto riceveremo richieste di indicazioni o di suggerimenti lo considero un buon successo, perché significherà che sta funzionando. “


-IL COMITATO SCIENTIFICO E IL COMITATO TECNICO
L’ Osservatorio regionale per la Cultura è composto da:
- un Comitato Scientifico;
- un Comitato Tecnico.
Per il Comitato Scientifico sono stati nominati come componenti:
prof. Marco Cammelli - professore ordinario di diritto amministrativo della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna dal 1989 – coordinatore del Comitato Scientifico;
Prof. Girolamo Sciullo - professore ordinario di diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna – esperto di gestione di beni e servizi culturali;
Prof. Gian Mario Raggetti – professore ordinario della Facoltà di Economia “G. Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche e Direttore dell’Osservatorio E.FIN.ART – esperto di economia della cultura;
Prof. Massimo Montella – professore ordinario di “Economia e Gestione dei Beni Culturali” presso la Università degli Studi di Macerata, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di laurea in Storia e conservazione dei beni culturali – esperto in Gestione dei sistemi di rete e di management dei beni culturali;
Prof. Angela Serra - professore a contratto di Legislazione delle attività culturali al corso di laurea specialistica Gestione e innovazione delle organizzazioni culturali e artistiche (GIOCA), presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna – esperta in materia di gestione dei modelli organizzativi dei beni culturali ed enti lirici e sinfonici;
D.ssa Cristina Loglio – dirigente RAI – esperta di Marketing, Teatro e Spettacolo dal vivo;
Dr. Raimondo Orsetti o funzionario del Servizio Cultura suo delegato – dirigente del Servizio Cultura;
D.ssa Cecilia Gobbi – funzionario del Servizio Cultura – segretario;
per il Comitato Tecnico sono stati nominati:
D.ssa Simona Teoldi – coordinatore, delegata dal dirigente del Servizio;
D.ssa Ivana Jachetti – componente, esperta in attività culturali;
D.ssa Costanza Costanzi – componente, esperta in beni culturali;
Rag. Valentino Torbidoni – componente, esperto di informatica;
I comitati saranno affiancati operativamente anche da tre borsisti laureati in materie e specializzati in discipline di settore, su indicazione del Comitato Scientifico.

NOTE SUL COORDINATORE SCIENTIFICO
Il Coordinatore del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Regionale per la Cultura è il professore Marco Cammelli, fra i massimi esperti in Italia di diritto dei Beni Culturali.
Ordinario di diritto amministrativo (dal 1980), nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna (dal 1989), è anche docente di diritto dei Beni Culturali nel Corso di Laurea Specialistica di Gestione e Innovazione delle Organizzazioni Culturali.
Dal marzo 2001 è membro del Consiglio dei Beni Culturali e Ambientali presso il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
La bibliografia del professor Cammelli è molto ampia e comprende sia trattati di diritto amministrativo, che di diritto di beni culturali.
In particolare è il curatore del volume “Il codice dei beni culturali e del paesaggio”, commento al Decreto Legislativo 42 del 22 gennaio 2004, il cosiddetto “Codice Urbani”, che si propone di ridisegnare in maniera unitaria la disciplina del settore, nascendo in parte dai conflitti istituzionali sorti dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, in parte dallo sforzo di delineare un nuovo quadro delle responsabilità e dei ruoli nell’amministrazione del patrimonio culturale nazionale.

-L’ASSESSORE ASCOLI INCONTRA I SINDACATI DELLA PRECA BRUMMEL
Subito un incontro con i vertici aziendali della PRECA Brummel, per scongiurare la chiusura dello stabilimenti di Marina di Montemarciano. E` quanto ha assicurato l'assessore al Lavoro, Ugo Ascoli, che ha ricevuto nel pomeriggio, in Regione, una delegazione sindacale, composta dalla Rsu aziendale, Femca Cisl (Paolinelli), Filtea Cgil (Catacchio) e Uilta Uil (Rometta). Sindacati e lavoratori hanno chiesto un impegno della Regione per aprire un tavolo congiunto - con azienda, maestranze e istituzioni - in grado di avviare un 'confronto reale con la proprieta`' che ha comunicato (il 14 ottobre) l'avvio della procedura di mobilita`, in seguito alla completa chiusura dell'unita` produttiva di Marina di Montemarciano, senza ricollocazione per gli esuberi, ne` ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione o i contratti di solidarieta`. Una posizione inaccettabile per i sindacati, che hanno invitato la Regione a esercitare il proprio ruolo istituzionale, favorendo una positiva soluzione della vertenza. L'assessore Ascoli ha espresso preoccupazione per la situazione che coinvolge 'un'azienda storica del panorama produttivo della zona di Ancona e che compromette il futuro occupazionale di 89 lavoratori'. Ha comunicato che si attivera` immediatamente per ricercare un confronto con i vertici aziendali e con l'amministrazione, che ha sede legale a Carnago, in provincia di Varese.

-IL VICE PRESIDENTE AGOSTINI INCONTRA IL CONSOLE BRITANNICO
Il vice presidente della Giunta regionale, Luciano Agostini, ha incontrato il console britannico per il centro Italia, Moira Mcfarlane. Il console, che rappresenta il Regno Unito nelle regioni del centro Italia e nella Repubblica di San Marino, e` in visita presso la nostra regione per la seconda volta dal suo mandato del 2001. Prima dell'incarico diplomatico, Mcfarlane ha ricoperto importanti ruoli nell'amministrazione scozzese, specie nel campo della formazione e del suo collegamento con l'industria. La visita, ha dichiarato il Console, e` stata occasione per conoscere meglio la realta` marchigiana, per approfondire la reciproca conoscenza e per stabilire le premesse per futuri accordi di collaborazione.

Agostini ha sottolineato le relazioni esistenti soprattutto in campo turistico con la Gran Bretagna, ha illustrato le salenti caratteristiche socio ' economiche delle Marche, soffermandosi sulle specializzazioni produttive dei distretti industriali locali.

Il Vice Presidente ha ricordato che la quota di turismo straniero nelle Marche e` ancora ridotta rispetto al totale, attestandosi intorno al 20%. 'Per incrementare i flussi turistici stranieri ' ha sottolineato Agostini - occorre potenziare i collegamenti aerei, specie quelli a basso costo che meglio si addicono alle rotte turistiche'.

Il Vice Presidente ha anche ricordato al Console la recente esperienza positiva dell'evento Harrod's, dove sono state in esposizione le eccellenze produttive e dell'artigianato artistico della regione.

-Elezioni Primarie.

--Verrocchio sulle primarie
"Non entro nel merito dei dati sull'affluenza alle primarie del centrosinistra nella nostra Regione - ha affermato il segretario regionale Marche della Democrazia Cristiana, Giustino Verrocchio, in linea con il suo segretario nazionale, Angelo Sandri - ma non ritengo siano il dato rilevante dell'iniziativa. L´elemento fondamentale è che il centrosinistra ha ritenuto opportuno svolgere una verifica elettorale interna per la scelta del candidato premier e ciò ci sembra comunque una decisione democratica e quindi più che apprezzabile. Lo scandalizzarsi da parte del centrodestra a riguardo appare perfino spropositato".
"Invero - ha proseguito Verrocchio - in quanto a capacità di gestire il consenso e di dirigerlo dall'alto non mi sembra che ci siano "maestri" altrettanto validi come quelli dell'attuale centrodestra politico italiano. La Democrazia Cristiana, a rischio di sembrare noioso nel ripeterlo, ha imboccato la strada dell'autonomia al centro e si contrapporrà decisamente all'involuzione destrosa sempre più evidente di Berlusconi e dei suoi alleati".
"La Democrazia Cristiana - ancora il segretario regionale della Dc - nelle Marche è in crescita di consenso esponenziale. La recente visita ad Ascoli dell´avvocato Giulio Murano, vicesegretario politico nazionale e portavoce della Deomocrazia Cristiana, ne è la conferma. Dalla nostra abbiamo risultati organizzativi sempre crescenti sia in termini numerici che qualitativi, con l´ingresso costante di nuove forze destinate a formare la classe dirigente del Partito in vista degli appuntamenti elettorali nella prossima primavera. Questa Dc, infatti, è la risposta che, un sempre maggior numero di gente del Piceno, vuole per tornare a fare politica con un bagaglio di valori propri della tradizione cattolico-democratica, ovvero libertà, centrismo, popolarismo, solidarismo e sviluppo sociale, partecipazione ed europeismo. La Democrazia Cristiana rappresenta già una realtà di uomini e donne molto motivata, radicata sempre più nel nostro territorio, pronta a confrontarsi ad ogni livello sul piano concreto del rapporto dialettico vivo e partecipato, nell´ottica e con lo scopo di riportare il dibattito politico tra la gente, anche recuperando al voto ed all´impegno elettorale gli indecisi, i troppo scontenti e coloro che si astengono, molti dei quali si sentono stretti ed ingessati nelle maglie del bipolarismo, divenuto ormai soltanto un simulacro. Attualmente siamo impegnati nella campagna adesioni il cui slogan è "Torniamo grandi torniamo insieme", una campagna i cui risultati sono finora indubbiamente molto incoraggianti. Per il futuro stiamo provvedendo ad riaprire una sede del Partito ad Ascoli quale punto di riferimento per tutti i nostri sempre più numerosi iscritti e simpatizzanti". ( Democrazia Cristiana, Segreteria regionale Marche)

--Risultato popolare delle elezioni primarie
“Il grande risultato popolare delle elezioni primarie - dichiara il senatore della Margherita Mario Cavallaro - non va immiserito e svilito in polemiche di fazione o nel riprendere conflitti che, ormai, non hanno più alcun significato politico. Si apre, infatti, una stagione nuova, che deve essere fondata sulla reciproca generosità ed il mutuo rispetto fra le ragioni legittime dell’identità culturale e politica dei partiti riformisti e quelle della ricerca di un nuovo soggetto politico, capace di rappresentare la spinta riformatrice che emerge chiara dalla volontà popolare. Il percorso unitario deve perciò superare gli angusti confini della polemica interna ai partiti di cui i cittadini non sanno che farsene e, lavorando come già stiamo facendo con impegno per la costruzione di un programma dell’Unione, fare in modo che, anche nelle Marche, alla consultazione elettorale ci si presenti con la massima unità, non come semplice espressione di una intesa tecnica ma come sintesi di una essenziale esigenza politica”. ( sen. Mario Cavallaro)

Cronaca e attualità, 2005-10-19