Regione Marche in breve.
- LA PROVINCIA DI PESARO-URBINO DETIENE IL PRIMATO DELLE FRANE
Presentato il progetto IFFI-Marche (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia)
sull’instabilità dei terreni
Pesaro-Urbino con più di 17 mila fenomeni franosi di varia natura e
intensità risulta essere la provincia più interessata ai dissesti
idrogeologici. A seguire le province di Macerata con poco più di 9
mila movimenti franosi, Ancona con più di 8 mila e Ascoli Piceno con
quasi 8 mila. Le frane censite e archiviate non destano preoccupazioni di
rilievo perché hanno una pericolosità medio-bassa. E’
quanto emerso dai dati del “Progetto IFFI-Marche (Inventario dei Fenomeno
Franosi in Italia), illustrati durante il seminario svoltosi ad Ancona. Presenti
all’incontro l’assessore regionale al governo del Territorio,
Loredana Pistelli e lo staff dell’ufficio di Funzione Informazioni Territoriali
(ex Cartografico) della Regione Marche, che ha prodotto la ricerca.
“I dati del progetto non sono allarmistici – ha sottolineato la
Pistelli nell’aprire i lavori del seminario – ma fotografano il
territorio regionale attraverso la valutazione della tenuta geologica dei
terreni ed eventuali interventi da realizzare. Questo studio è la base
di partenza per l’istituzione di un “Osservatorio del Territorio
e del Paesaggio”, che costantemente effettuerà il monitoraggio
dei suoli delle Marche e sarà un valido strumento al servizio delle
amministrazioni locali.”
Il progetto contiene il censimento delle frane attraverso la raccolta dei
dati esistenti nelle aree non coperte da precedenti rilievi, integrati da
fotointerpretazioni e sopralluoghi di verifica sul territorio. L’inventario
è gestito da un sistema informativo territoriale unico e sarà
utilizzato dall'APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi
Tecnici) che ha stipulato una convenzione con la Regione Marche. I dati tematici,
raccolti su una scheda di censimento appositamente sviluppata, vengono archiviati
e aggiornati tramite un database alfanumerico strutturato per ciascun dissesto
idrogeologico. Il metodo utilizzato è stato principalmente quello di
recuperare, analizzare i dati pregressi derivanti dai rilevamenti geologici
e geomorfologici realizzati tra il 1996 e il 2003. L’inventario dei
fenomeni franosi rappresenta attualmente, a scala regionale e nazionale, l’unico
strumento che offre un quadro conoscitivo completo sull’instabilità
dei terreni della nostra regione. Nella banca dati dell’IFFI sono compresi
anche i fenomeni appartenenti alla classe delle “aree soggette a frane
superficiali diffuse”. Questa tipologia di dissesto produce spesso un
impatto minore sul territorio e risulta censita nel progetto perché
diffusa nelle Marche. L’analisi dei dati ha permesso di archiviare 42.832
fenomeni franosi di cui 39.788 cartografabili e 3.044 non cartografabili,
che coprono complessivamente una superficie pari a circa il 19% dell’intero
territorio regionale.
-IL PRESIDENTE SPACCA AL COMITATO DELLE REGIONI DI BRUXELLES
BRUXELLES
Il presidente Spacca ha partecipato, oggi, per la prima volta, alla sessione
plenaria del Comitato delle Regioni nella sua nuova veste di componente effettivo
della delegazione italiana. Il presidente Spacca subentra al presidente D'Ambrosio
che si era dimesso al momento della decadenza dell'incarico di Governatore
delle Marche. Spacca sara` anche membro delle Commissioni 'Coesione territoriale'
e 'Politica economica e sociale', commissioni chiave in vista della riforma
delle politiche di coesione. L'iter per la sostituzione di un componente del
Comitato delle Regioni e` piuttosto lungo e prevede numerosi passaggi: la
designazione, da parte della Conferenza dei presidenti; la presa d'atto, da
parte dello Stato in sede di Conferenza Stato/Regioni, che lo propone al Consiglio
dei ministri europeo, il quale ne effettua la nomina. Partecipare al Comitato
delle Regioni significa partecipare a un'assemblea politica che da` voce agli
enti locali e regionali nel cuore dell'Unione europea. La creazione del Comitato
delle Regioni nel 1994 ha consentito di affrontare due questioni fondamentali.
In primo luogo, dato che circa i tre quarti della legislazione Ue sono applicati
a livello locale o regionale, e` subito risultato importante che i rappresentanti
locali e regionali avessero un ruolo nel processo decisionale. In secondo
luogo, la preoccupazione che i cittadini restassero tagliati fuori dalla crescita
dell'Ue porto` a coinvolgere in tale processo il livello di governo a essi
piu` vicino, che divenne lo strumento per avvicinarli all'Europa. A norma
dei Trattati, la Commissione e il Consiglio sono tenuti a consultare il Comitato
delle Regioni ogni volta che vengono avanzate nuove proposte in settori che
interessano la realta` locale regionale, la quale comprende ormai la maggior
parte dell'attivita` dell'Ue. E subito il presidente Spacca ha fatto sentire
la propria voce sul tema del finanziamento delle politiche di coesione a sostegno
delle regioni del centro-nord che vedrebbero diminuire di circa il 25% le
risorse rispetto alla proposta comunitaria del luglio 2004 e di circa il 30%
rispetto alle attuali assegnazioni. Per quanto riguarda la Regione Marche,
come per tutte le Regioni italiane dell'obiettivo 'competitivita` regionale
e occupazione', la situazione si presenta complessa, in quanto sicuramente
ci sara` un decremento delle risorse comunitarie che difficilmente sara` compensato
dai contributi nazionali, rispetto a cui occorre reagire con maggiore forza.
Ha inoltre ricordato il Memorandum - proposto dalla Regione Marche, insieme
alla Catalogna e all'Aquitania - delle Regioni a favore dell'obiettivo competitivita`
regionale e occupazione, firmato da numerose Regioni europee che sosteneva
la necessita` di mantenere lo strumento della politica regionale, in quanto
essenziale per raggiungere gli obiettivi fissati da Lisbona e Goteborg. Sullo
stesso argomento e` intervenuto, sempre nella Commissione delle Regioni d'Europa,
anche il parlamentare europeo on.le Luciana Sbarbati che ha sottolineato la
sua netta opposizione alla proposta della presidenza inglese di soppressione
dell'obiettivo 'competitivita` regionale e occupazionale' e il suo impegno
affinche` si riapra il negoziato sulle prospettive finanziarie e che tenga
conto anche degli altri punti rimasti sospesi, come: la ripartizione delle
risorse tra le varie rubriche di bilancio (le politiche di coesione o la Pac),
la questione dell'assegno britannico, la ripartizione dei finanziamenti tra
nuovi e vecchi Stati membri, il peso finanziario assegnato a ciascun obiettivo.
Entrambi hanno affermato che, in vista del nuovo negoziato sulle prospettive
finanziarie, sarebbe opportuno che il Governo faccia ascoltare la propria
voce con maggiore determinazione nella sede europea e si confronti con le
Regioni per condividere i termini entro i quali definire una nuova posizione
nazionale.
- Una nuova legge regionale per lo sport
Regione e Province per la promozione della disciplina sportiva
Una nuova legge regionale per lo sport, in grado di sostenere l’attività
agonistica e di favorire l’attività di base. Una normativa capace
di integrare il valore didattico dell’educazione fisica, con l’impegno
formativo delle società sportive e di valorizzare le manifestazioni
con la partecipazione dei campioni marchigiani. Regione e Province convengono
sulla necessità di riformare la legge 47/97 per promuovere, insieme
al Coni, un rilancio dello sport nelle Marche. È quanto hanno concordato
l’assessore regionale allo Sport, Gianluca Carrabs e gli assessori delle
quattro amministrazioni provinciali marchigiane, che si sono incontrati per
valutare gli interventi idonei a sostenere l’attività sportiva
nelle Marche. Oltre alla definizione di un nuovo testo legislativo, le Province
hanno indicato, come prioritario, l’adeguamento antinfortunistico degli
impianti non a norma, “per i quali – hanno detto – i sindaci
si assumono responsabilità dirette, pur di mantenerli aperti”.
Hanno sollecitato anche sostegni per le manutenzioni, l’abbattimento
delle barriere architettoniche e per la realizzazione di strutture sportive
nei piccoli comuni. È stata ribadita, da parte delle Province, “l’inderogabilità
di finanziamenti regionali” che rispecchino, nei criteri di assegnazione,
“l’esigenza di tutto il territorio”. Si sono comunque assunte
l’impegno di realizzare un Piano provinciale dell’offerta sportiva
e un Osservatorio per gli impianti: “Strumenti indispensabili per la
programmazione degli interventi, l’individuazione della domanda e la
priorità delle risposte”. In attesa della definizione di una
proposta di legge, l’assessore Carrabs intende fornire alcune risposte
già a partire dal bilancio di previsione. La strada indicata è
quella di convenzioni con il Credito sportivo per finanziare l’adeguamento
o la realizzazione degli impianti “attraverso la compartecipazione della
Regione e delle Province sugli interessi”. O anche, compatibilmente
con le disponibilità di bilancio, con sostegni a fondo perduto. Le
Province hanno chiesto, infine, la creazione di uno specifico capitolo di
bilancio, oggi ripartito tra sport e cultura, per favorire l’allestimento
di eventi sportivi di interesse regionale
-MEZZOLANI E MARCOLINI VISITERANNO ALCUNI OSPEDALI DEL MACERATESE
A conferma dell'attenzione del governo regionale verso i servizi sanitari
offerti alla collettivita` marchigiana, l'assessore alla Salute Alemerino
Mezzolani, insieme all'assessore al Bilancio Pietro Marcolini, venerdi` 14
ottobre visiteranno alcuni ospedali del maceratese.
L'obiettivo degli incontri e` quello di verificare direttamente tutti gli aspetti legati alla sanita` in relazione alle esigenze territoriali ed esaminare le problematiche dell'organizzazione sanitaria nell'ambito dei Distretti e delle Zone.
Gli assessori regionali faranno tappa all'ospedale di Recanati, Civitanova Marche, Camerino, S.Severino Marche e Matelica. Durante le visite incontreranno operatori e dirigenti delle strutture ospedaliere al fine di elaborare strategie comuni intese a sviluppare la sanita` pubblica regionale.
Il programma della giornata inizia alle ore 10:00 con la prima visita al nosocomio recanatese e a seguire presso gli altri ospedali della provincia di Macerata. Al termine della mattinata e` prevista per le ore 13:00 una conferenza stampa indetta dalla Direzione della Zona di Civitanova Marche
-DELEGAZIONE CUBANA DI SANCTI SPIRITUS IN REGIONE
Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha ricevuto una delegazione
della provincia cubana di Sancti Spiritus. In Italia per partecipare al terzo
congresso mondiale sull'educazione ambientale di Torino, della scorsa settimana,
la delegazione visitera` le Marche fino sabato 15 ottobre. L'incontro istituzionale
e` servito per avviare un percorso idoneo a rinnovare il protocollo di gemellaggio
tra le due comunita`. Il 20 ottobre 1998 la Regione Marche e la Provincia
di Sancti Spiritus hanno firmato un'intesa triennale, nei settori dell'istruzione,
della sanita`, dell'agroalimentare e dello sviluppo delle piccole e medie
imprese. La delegazione cubana e` guidata dal vice presidente del Consiglio
dell'amministrazione provinciale, Jose` Lorenzo Garcia, e comprende esperti
del settore ambientale. Insieme a Spacca, e` stata ricevuta dal vice presidente
della Regione, Luciano Agostini, e dall'assessore all'Ambiente, Marco Amagliani.
Garcia ha ringraziato per l'ospitalita` e la cordialita` con cui la comunita`
marchigiana ha accolto la delegazione: 'Per noi ' ha detto ' e` importante
continuare queste relazioni di amicizia e di collaborazione, perche` possono
aiutare a far crescere il nostro Paese. Sarebbe interessante attingere dall'esperienza
marchigiana per allargare l'intesa ad altri settori di nostro interesse'.
Il presidente Spacca si e` detto certo che i rapporti di solidarieta` tra
Marche e Sancti Spiritus si possano ulteriormente consolidare. Ha indicato
altri due ambiti di collaborazione: l'ambiente e l'universita`, con particolare
riguardo all'istruzione tecnica. Insieme al vicepresidente Agostini e all'assessore
Amagliani, la delegazione ha successivamente approfondito questioni relative
al trasporto pubblico locale e alla tutela ambientale: 'Abbiamo le bellezze
naturali, ma non le infrastrutture necessarie per valorizzarle ' ha riferito
Jose` Garcia ' Le esperienze maturate dai parchi marchigiani potrebbero aiutarci
a migliorare le nostre aree protette'.
Cronaca e Attualità, 2005-10-12