Regione Marche in breve.

-DELEGAZIONE CILENA IN REGIONE RICEVUTA DA SPACCA
Una delegazione cilena e` stata ricevuta in Regione dal presidente Gian Mario Spacca. Giunta in Italia per partecipare, a Roma, a un seminario promosso dall'Osservatorio interregionale per la cooperazione allo sviluppo (in collaborazione con il Centro studi politica internazionale e l'Istituto italo-latino americano), la delegazione e` composta da amministratori pubblici, imprenditori e tecnici provenienti dalla Regione di Coquimbo, situata nel Cile centro settentrionale. E` guidata dal vice governatore della Regione, Ivan Bravo, e comprende rappresentanti dei ministeri cileni Affari Esteri e Interni. Nelle Marche restera` due giorni per approfondire le conoscenze nei settori della pesca, dell'agroalimentare e dei servizi alle imprese.

Lo scopo del seminario era quello di sviluppare progetti di crescita dei paesi sudamericani: oltre al Cile, l'Argentina, il Brasile, la Bolivia, l'Uruguay e il Paraguay. In particolare, si prevedono forme di collaborazione con le Regioni italiane impegnate nella cooperazione internazionale. Molto apprezzata, in America Latina, e` l'esperienza avviata dall'Unione europea con l'area balcanica e la sponda sud del Mediterraneo. La delegazione cilena ha chiesto di visitare le Marche, ritenendola una realta` di riferimento per i comparti produttivi piu` significativi di Coquimbo.

Il presidente Spacca ha ringraziato gli ospiti per aver scelto le Marche, 'una regione dove le piccole imprese hanno avviato distretti territoriali studiati nelle principali Universita` internazionali. Siamo la prima realta` italiana per il rapporto tra piccole imprese e numero di abitanti e abbiamo maturato esperienze significative nella cooperazione allo sviluppo. Siamo disponibili ad allargare la nostra area di intervento nel Cile, individuando settori di comune interesse, come pesca, agroalimentare, piccole e medie imprese'.

Successivamente la delegazione si e` incontrata con l'assessore alla Cultura, Giampiero Solari.

- Disciplina delle attività di somministrazione alimenti e bevande
Proposta di legge della Giunta regionale
Rinnovare la rete degli esercizi che somministrano al pubblico alimenti e bevande, favorire la crescita imprenditoriale e l’occupazione, tutelare i consumatori, garantire la trasparenza del mercato. Sono le finalità di una proposta di legge che la Giunta regionale ha presentato in Consiglio per disciplinare l’attività di bar, ristornati trattorie, pub: in generale, degli esercizi commerciali che vendono, per il consumo sul posto, prodotti alimentari, bibite e liquori. Le disposizioni non valgono per le attività turistiche e agrituristiche, regolamentate dalle rispettive leggi regionali.
Come ha sottolineato l’assessore al Commercio, Luciano Agostini, la definizione di una nuova normativa - che dovrà essere approvata dall’assemblea regionale – si è resa necessaria in quanto, con la modifica del Titolo V della Costituzione, il commercio è diventato di competenza esclusiva delle Regioni. Il loro coordinamento tecnico, riunitosi più volte a Roma, ha elaborato una bozza comune, con i principi a cui attenersi per assicurare una uniformità giuridica a livello nazionale. Il testo predisposto dalla Giunta regionale ha avuto il parere favorevole della Conferenza delle autonomie locali, che ha apportato alcune modifiche alla stesura iniziale.
La proposta di legge, oltre a definire l’attività di somministrazione, prevede un’unica autorizzazione invece delle quattro tipologie in vigore. Promuove una semplificazione amministrativa ricorrendo – nei casi possibili – alla dichiarazione di inizio attività in luogo dell’autorizzazione comunale. Non è più richiesta l’iscrizione al Rec (Registro esercenti il commercio), ma il possesso di requisiti morali (contenuti nel decreto legislativo “Bersani”) e professionali per poter svolgere l’attività. Tra i secondi, uno dei seguenti: corsi professionali, idoneo diploma di istituto secondario o universitario, iscrizione al Rec nel quinquennio antecedente l’entrata in vigore della proposta di legge, esame di idoneità presso le Camere di commercio o un’apposita commissione costituita dalla Giunta regionale. Non sono più previste le Commissioni comunali e provinciali per il rilascio delle autorizzazioni (la partecipazione viene assicurata dal coinvolgimento delle associazioni di categoria dei consumatori), così come il contingentamento numerico delle autorizzazioni. I Comuni si dovranno attenere a indirizzi regionali che saranno successivamente emanati. Gli esercenti, inoltre, potranno determinare gli orari di lavoro entro i limiti stabiliti dai Comuni, con la possibilità di rimanere aperti sette giorni su sette, nelle fasce orarie più idonee per i consumatori o per le caratteristiche del territorio. La chiusura temporanea dell’attività potrà avvenire senza comunicazione (obbligatoria solo per periodi superiori a 30 giorni).

- “Cultura che nutre”, Petrini partecipa alla giornata nazionale
Animazione in Ancona per promuovere un’alimentazione responsabile
Spettacoli per coinvolgere adulti e bambini, animazioni, giochi, minilaboratori artistici: sabato 8 ottobre Piazza Cavour di Ancona sarà un palcoscenico di iniziative, allestite in occasione della “Giornata nazionale della Cultura che Nutre”. Un appuntamento promosso dal ministero delle Politiche Agricole e dalle Regioni italiane, in collaborazione con l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo-alimentare).
Dalle 10.00 alle 17.30 giocolieri, fantasisti, clown, attori, musicisti e artisti intratterranno genitori e ragazzi delle scuole di primo grado con attività ludiche ed educative per riscoprire la tradizione alimentare italiana, basata su cibi freschi e genuini. Alle ore 10.30 interverrà anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini. Scopo dell’iniziativa è quello di coniugare l’alimentazione con l’identità culturale, intesa come agricoltura nazionale e gastronomia regionale. Attraverso la celebrazione della giornata, l’educazione alimentare esce dalle scuole per avvicinarsi a un pubblico adulto che deve divenire anche consumatore responsabile e attento alla qualità del cibo

-POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA, INSEDIATO IL NUOVO OSSERVATORIO
'La sicurezza dei cittadini e` un bene che puo` essere salvaguardato non limitandosi ai problemi di stretto ordine pubblico, ma agendo anche a livello territoriale dove gli attori sono gli enti locali e le regioni.' Cosi` il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca ha aperto la riunione di insediamento del nuovo Osservatorio regionale per le politiche integrate di sicurezza, l'organismo previsto dalla legge regionale n. 11 del 2002 che e` stato ora rinnovato nelle cariche in seno al Comitato di indirizzo.

Presieduto dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, fanno parte del Comitato di indirizzo cinque consiglieri regionali ( Fabio Badiali, Massimo Binci, Sara Giannini, Vittorio Santoni e Giancarlo D'Anna); i quattro presidenti di Provincia e i sindaci di Pesaro, Fossombrone, Ancona, Cupramontana, Macerata, Cingoli, Ascoli Piceno, Spinetoli; un rappresentante delle Universita` marchigiane , David Nelken, l'ordine degli avvocati ( Maurizio Barbieri), il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Michele De Gregorio, l'ordine degli assistenti sociali ( Antonia Quarticelli) e del volontariato sociale , Rosario Pascucci.

L' Osservatorio regionale e` composto anche da un Comitato scientifico di cui fanno attualmente parte , l'avv. Riccardo Pagani e il prof. Giovanni Boccia Altieri.

Alla riunione di insediamento hanno partecipato anche molti soggetti comunque coinvolti nelle politiche di sicurezza: i rappresentanti delle prefetture marchigiane e i Procuratori della Repubblica, nonche` delle diverse Polizie locali.

'Il Comitato di indirizzo ' ha proseguito il presidente Spacca- ha rappresentato nella precedente legislatura una preziosa sede di confronto, riflessione e orientamento sui principali temi della sicurezza. E particolarmente apprezzato e` stato il contributo portato anche dagli Organi dello Stato, dai Prefetti ai Procuratori. Ci auguriamo quindi che il clima di collaborazione istituzionale instaurato possa continuare anche con il nuovo Osservatorio. Del resto, il settore delle politiche integrate di sicurezza- ha continuato Spacca- ha conosciuto negli ultimi anni un notevole sviluppo, anche per l'accresciuta attenzione e sensibilita` dei cittadini e perche` si vanno affermando strategie e pratiche di enti locali - spesso in rete fra loro e coordinate dalle regioni- caratterizzate da un alto indice di innovazione e sperimentazione per rendere piu` sicuri i territori. La Regione Marche basa la sua politica in questo settore su direttrici che riguardano l'attivita` di ricerca, la comunicazione e informazione, il sostegno ai progetti degli enti locali, iniziative di educazione alla legalita` nelle scuole. '

Il responsabile del Gabinetto della Presidenza, Roberto Oreficini ha poi illustrato i vari percorsi avviati dalla Regione anche in materia di Polizia locale e le numerose attivita` realizzate o in corso di realizzazione. Tra le prime, il sostegno alla progettazione degli enti locali, l'operativita` del sito www.marchesicure.it che ha ricevuto un premio all'ultima edizione del Forum della Pubblica amministrazione; il monitoraggio della stampa locale sui temi della sicurezza, i progetti di videosorveglianza. In corso di realizzazione anche la prossima presentazione del 3 Compendio statistico sulla criminalita` nelle Marche, curato dall'avvocato Pagani, il secondo Forum regionale sull'Informazione, previsto a novembre. Sono in programma inoltre un'indagine sulla vittimizzazione, finalizzata a conoscere il grado di percezione della sicurezza dei cittadini marchigiani e un progetto sulla sicurezza stradale ( SafetyNet) sulla base di un`attivita` di monitoraggio per la costituzione di un Osservatorio in rete sugli incidenti stradali.

-AMAGLIANI REPLICA A MISITI SUL PARCO DEL CONERO
In riferimento agli articoli apparsi oggi sui quotidiani in relazione alla gestione del Parco del Conero, l'assessore regionale all'Ambiente, Marco Amagliani intende precisare quanto segue:

'Il Sindaco di Sirolo, Cav. Misiti, probabilmente non conosce l'esatto significato dei vocaboli che usa, oppure la sua inutile arroganza non gli consente di svolgere con la necessaria serenita` il delicato ruolo di primo cittadino. Infatti, proprio nel suo scomposto atteggiamento, si evidenzia quella protervia di cui vorrebbe accusare altri.

La proposta di legge sulla trasformazione in Ente dell'attuale Consorzio gestore del Parco Regionale del Conero, gia` assegnata ai lavori della prossima Conferenza Regionale delle Autonomie, condivisa peraltro dalle piu` rappresentative associazioni ambientaliste della regione, e` perfettamente in linea con la normativa nazionale e regionale.

L'unico obiettivo reale che si cerca di conseguire con la stessa e` quello di snellire le procedure burocratiche, rendendo la struttura piu` vicina e accessibile ai cittadini, attraverso la trasformazione in Ente, come peraltro avviene gia` per la quasi totalita` delle aree protette, assegnando alla Regione Marche un ruolo nella gestione del Parco che oggi inspiegabilmente non ha, pur continuando a finanziare completamente l'attuale Consorzio.

Tutto questo non intende peraltro ledere l'autonomia degli altri soggetti che continueranno a nominare autonomamente i loro rappresentanti nel costituendo Ente.

E' evidente quindi che la polemica condotta dal Cav. Misiti e` falsa e fuorviante, in linea comunque con il personaggio, sempre pronto ai proclami demagogici e roboanti, che, nel caso specifico, nascondono probabilmente il timore che un Ente pienamente titolato - la Regione Marche ' venga messo nella condizione di assolvere compiutamente al ruolo che gli compete.'

-URBINO PILOTA IL BIOLOGICO . PRESENTATO IL PROGETTO S.I.M.O.C.A.
E' stato presentato in Regione, dall'assessore regionale all'Agricoltura, Paolo Petrini il progetto S.I.M.O.C.A. nell'ambito del programma comunitario Interreg III B CADSES.

Obiettivo specifico del progetto, promosso dalla Regione e da Sviluppo Marche S.p.A., avviato nel 2003 e ora applicato nell'aerea pilota di Urbino, e` l'individuazione, l'implementazione e la valorizzazione di modelli di sviluppo rurale basati sull'agricoltura biologica.

Urbino ospitera` il Centro documentale e di competenza del progetto come comune capofila dell'area pilota Marche che comprende i comuni di Fermignano, Fossombrone, Isola del Piano, Sassocorvaro, Urbania.

'Le validissime esperienze condotte sul territorio di Urbino e in particolar modo il progetto SIMOCA, applicato per costruire di modelli di sviluppo rurale ecocompatibili ' ha affermato l'assessore Paolo Petrini- saranno molto utili come osservatori privilegiati e come test per il prossimo Programma regionale di Sviluppo Rurale in tema di coltivazioni biologiche. Un orizzonte su cui puntare la massima attenzione perche` gli indirizzi comunitari vanno verso questa direzione, specialmente per cio` che riguarda i nuovi Paesi entrati nella UE. Inoltre ' ha concluso Petrini -questo tipo di progetti con una forte multifunzionalita` rappresentano un valore aggiunto che va dalla possibilita` di integrazione del reddito per l'agricoltore , configurando una filiera corta e quindi piu` conveniente per il produttore, all'educazione alimentare e al consumo consapevole.'

Il vicesindaco di Urbino, Donato Demeli ha parlato della perfetta rispondenza del territorio di Urbino alle caratteristiche del progetto SIMOCA, sia per l'esperienza nella coltura biologica, sia per la vocazione innovativa dei produttori agricoli e anche per l'educazione verso le tematiche dello sviluppo locale sostenibile e della alimentazione sicura. Infatti, sono gia` state realizzate con successo diverse iniziative sia per quanto riguarda i cosiddetti 'gruppi di acquisto solidale'come alternativa per il consumatore, le fattorie didattiche e la ristorazione scolastica con l'inserimento dei prodotti biologici nelle mense scolastiche. Proprio a queste tre tematiche e` dedicato il ciclo di seminari promosso dal centro documentale e di competenza di Urbino che si terra` l'8 ottobre, il 29 ottobre e il 10 novembre prossimi.

Carla Catalani di Sviluppo Marche ha sottolineato come il progetto S.I.M.O.C.A. sia stato pensato non a tavolino, ma concertato ampiamente con il territorio urbinate e calibrato sulle esigenze locali anche attraverso le indicazioni emerse da questionari propedeutici.

Cronaca e Attualità, 2005-10-05