Ponte di Villa Potenza ( MC).
Ancona - esperienza innovativa per tutte le Marche.
Convegno alle “Muse” di Ancona sul ponte di Villa Potenza (Macerata): esperienza innovativa per tutte le Marche.
Ripristinato in soli tre mesi e adeguato strutturalmente alle
norme sismiche in appena 40 giorni. È quanto ha saputo realizzare la
Provincia di Macerata con il ponte di Villa Potenza, chiuso al traffico nei
primi giorni di giugno e riaperto al transito il 12 settembre scorso. Un’esperienza
unica a livello nazionale, attuata per la prima volta, in Italia, con l’innovativa
procedura europea del “dialogo competitivo”. Un esempio di come
l’amministrazione pubblica possa rispondere alle esigenze della comunità
in tempi rapidi e con strumenti di affidamento dei lavori trasparenti. Valori
cari al presidente della Repubblica Sandro Pertini, al quale l’amministrazione
provinciale ha intitolato il ponte. Al ridotto del Teatro delle Muse di Ancona,
la Regione Marche e la Provincia di Macerata, con il patrocinio dell’Upi
(Unione province italiane), hanno organizzato un convegno per promuovere l’intervento
sul ponte come “un percorso innovativo per gli appalti e l’adeguamento
sismico”.
“La Provincia di Macerata – ha sottolineato Enzo Giancarli, presedente
della Provincia di Ancona – è stata protagonista di una nuova
procedura di gara, che ha esaltato il ruolo dell’autogoverno degli enti
locali con la celerità dei lavori e l’innovazione delle procedure
amministrative”.
“Quanto concretizzato a Macerata, durante l’estate – ha
ribadito Pietro Marcolini, assessore al Bilancio della Regione Marche –
rappresenta un fatto notevole sul piano tecnico e originale su quello giuridico.
Occorre fare tesoro di questa esperienza e offrirla come esempio a tutta la
comunità regionale. Un fatto eloquente testimonia questo auspicio:
nella stessa settimana in cui l’esercito (coinvolto per un intervento
di emergenza) presentava un progetto per una soluzione temporanea della
viabilità del ponte, l’amministrazione provinciale inaugurava
la struttura”. Marcolini ha anche analizzato alcuni strumenti finanziari
utilizzabili nella realizzazione delle infrastrutture strategiche delle Marche,
evidenziando come gli unici cantieri aperti siano ancora quelli previsti nell’Intesa
istituzionale di programma, siglata tra i presidenti del Consiglio dei ministri,
Massimo D’Alema, e della Regione, Vito D’Ambrosio. Le successive
finanziarie, ha detto, non hanno destinato risorse significative per lo sviluppo
delle Marche.
“Quella odierna – ha precisato il presidente della Provincia di
Macerata, Giulio Silenzi – non vuol essere una celebrazione, ma un’occasione
per unire la comunità regionale, condividendo l’esperienza di
Villa Potenza. Nell’Italia delle incompiute e nelle Marche delle opere
solo annunciate (il riferimento era alla Quadrilatero, n.d.r.), essere riusciti
ad adeguare un ponte in poche settimane, e non in anni, è un fatto
eccezionale. Abbiamo fatto tesoro della positiva esperienza maturata con la
ricostruzione. La scelta del dialogo competitivo ha consentito di superare
i tradizionali ostacoli che si incontrano nella realizzazione delle opere
pubbliche, utilizzando procedure celeri e trasparenti. La rapidità
degli interventi è un valore, quando le istituzioni sono in crisi e
la gente chiede risposte immediate alle proprie necessità”.
Gian Michele Calvi, progettista dei lavori e presidente della Commissione
rischi sismici della presidenza del Consiglio dei ministri, ha illustrato
gli aspetti tecnici innovativi dell’opera (“Un ponte nuovo, collocato
all’interno di quello vecchio”, in grado si sopportare oscillazioni
sismiche di 13 cm). Claudio Netti, consulente giuridico della Provincia di
Macerata, ha spiegato i contenuti del dialogo competitivo: “Uno strumento
giuridico di tradizione anglosassone, introdotto in maniera timida nella legislazione
europea, che la Regione Marche, nella sua autonomia, deve prevedere nella
propria legislazione. Si tratta di un patto tra galantuomini, siglato con
trasparenza e imparzialità, che lega in un’unica filiera l’idea
progettuale e la fase realizzativa”.
Cronaca e Attualità, 2005-09-28