LEGGE SUL LAVORO.
Ancona - ALTA PERFORMANCE APPLICATIVA IN CINQUE ATTI.


Prima Regione italiana a legiferare in materia di mercato del lavoro dopo la Legge Biagi e prima Regione a passare dagli enunciati all'azione. Le Marche, infatti, con l'adozione di quattro provvedimenti fondamentali per l'attuazione della legge regionale n. 2 del 2005 ' Norme per l'occupazione, la tutela e la qualita` del lavoro'e un accordo raggiunto con il ministero del Lavoro, si confermano tra le Regioni piu` dinamiche e operative in tema di politiche attive del lavoro.

L'assessore regionale al Lavoro e Formazione, Ugo Ascoli ha illustrato, oggi nel corso di una conferenza stampa, i contenuti dei provvedimenti: autorizzazione allo svolgimento dei servizi di intermediazione per ricerca e selezione del personale; profili formativi per l'apprendistato professionalizzante; inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati; contratti di solidarieta` difensivi; responsabilita` sociale d'impresa. 'Si tratta di una prima, corposa implementazione della legge- ha spiegato Ascoli- basata su cinque percorsi in settori che riteniamo fondamentali, specialmente in questa fase che sta vivendo il mercato del lavoro. Ci siamo impegnati molto per fornire risposte rapide e concrete, in sostanza per rendere vitale la legge. Perche`, gia` da lunedi` scorso, ad esempio, con l'approvazione delle deliberazioni, le imprese possono assumere giovani tra i 18 e 29 anni con contratto di apprendistato, sapendo ora quali sono i profili formativi, oppure le imprese in difficolta` potranno richiedere una speciale forma di ammortizzatore sociale che il contratto di solidarieta` difensivo garantisce.'

Vediamo piu` dettagliatamente i provvedimenti:

-Autorizzazione regionale per lo svolgimento dei servizi di intermediazione alle agenzie: art. 11-L.R. 2/2005 : la delibera approvata regolamenta le modalita` con quali possono operare le agenzie di intermediazione per la ricerca e selezione del personale sul territorio regionale.' Una modalita`, ha detto Ascoli, per garantire ai lavoratori la qualita` e la serieta` dei servizi offerti, testati sulle esigenze della nostra regione. A questo atto seguira` poi quello dell`accreditamento delle agenzie per uniformare i parametri qualitativi . '

-Profili formativi dell'apprendistato professionalizzante - art. 17- Secondo la legge 30 nazionale spetta alle regioni stabilire i profili formativi. Dopo l'accordo siglato in agosto con i datori di lavoro e le parti sociali sulla regolamentazione delle assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante, le Marche conservano il primato, rispetto ad altre regioni, in questo campo. Hanno gia` deciso, infatti, le materie, cruciali per il sistema economico regionale, sulle quali i circa 30 mila apprendisti marchigiani ( di cui solo il 10% fa formazione) dovranno formarsi: distribuzione e commercio, tessile-abbigliamento-calzature, edilizia, credito , meccanica e turismo.

-Contratti di solidarieta` difensivi- art. 29: 'una misura particolare che puo` servire a scongiurare la cassa integrazione o la mobilita`, ha detto l'assessore Ugo Ascoli, costoso in termini strettamente economici, ma utilissimo sul piano sociale '. Un bando regionale aperto, finanziato con 550 mila euro dalla Regione, oltre alla quota dello Stato, che permette di ridurre l'orario di lavoro di un gruppo di lavoratori, mantenendo il 90% del salario, coperto, appunto, dai contributi regionali e statali e permettendo anche all'azienda di far fronte alle difficolta`.

-Responsabilita` sociale di impresa- Art. 32- un interessante progetto sperimentale per far nascere il SIRM ( Sistema Impresa Responsabile Marche), curato dall'ARMAL ' Agenzia Regionale Marche Lavoro - per progettare su un primo campione di piccole e medie imprese, una sorta di certificazione di qualita` per le imprese sensibili ai temi della salvaguardia ambientale, sicurezza e salute sul lavoro, lavoro irregolare e pieno esercizio dei diritti dei lavoratori.

-Infine, un altro punto segnato (art.20): e` stato raggiunto l'accordo con il Ministero del lavoro per l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate che portera` alle Marche risorse per complessivi 4 milioni e 100 mila euro, di cui 2 milioni e 300 mila gia` nel 2005 .
Cronaca e Attualità, 2005-09-28