E’ davvero singolare la replica del
direttore di zona, Mario Maresca, alla proposta di una commissione di
inchiesta sul suo operato.
L’ingegnere, perché tirato, come afferma nella sua nota,
per la giacchetta e per i capelli (e sì che ha una fluente capigliatura),
replicherebbe in quanto oggetto di attacchi “sconclusionati”,
di minacce di commissioni d’inchiesta che “esistono –
afferma - solo nella fantasia di qualche oscuro personaggio”.
Non so di quale personaggio, oscuro, siano le fantasie che agitano l’ingegnere
e, come fantasy, nemmeno mi interessano, ma sui suoi attacchi, quelli
sì “sconclusionati” ed offensivi, avrei qualcosa da
obiettare.
Lo so che non farà piacere al direttore di zona, uomo che evidentemente
mal sopporta voci contrarie alla sua, ma ritengo opportuno che i cittadini
sappiano quali sono questi “attacchi insensati”.
La commissione d’inchiesta che tanto ha agitato l’ing. Maresca
non è una mia proposta. E’ una proposta avanzata dal mio
partito Forza Italia e dalle altre forze politiche che compongono la Casa
delle Libertà e da me pienamente recepita. Ma su questo punto,
nello specifico, saranno le forze politiche che l’hanno proposta
a rispondere.
Per quanto attiene il mio ruolo, di sindaco e di presidente della Conferenza
dei sindaci, si sostiene che in 5 anni non sarei mai stato presente in
Azienda, al contrario avrei solo, periodicamente, cavalcato le proteste
di un sistema “restio a cambiare cultura”. Affermazioni davvero
singolari.
Non credo infatti di dover chiedere permesso al direttore di zona per
visitare l’Azienda. Le visite, al contrario, sono state frequenti,
per registrare un diffuso malcontento degli operatori e dei cittadini.
Altro che sistema restio a cambiare cultura! Le critiche in questo sistema,
a conduzione monocratica, non sono ammesse. Il confronto poi….
Si, proprio il confronto; quello che in questi anni non avrei mai cercato.
Ebbene metto a disposizione di chi ne fosse interessato, la visione di
tutti gli atti che abbiamo trattato in questi anni come Conferenza dei
sindaci. In discussione solo argomenti di ampio respiro, proposte, suggerimenti,
consigli…. Salvo poi essere vanificate dall’assordante silenzio
della Asl.
Vogliamo ricordare le battaglie per i diabetici? Per i dializzati? Per
il Pronto Soccorso? Per l’Ospedale di Amandola? O il direttore di
zona giudica anche questi temi marginali, di interesse settoriale?
In questi atti, inoltre, chi ne fosse interessato, potrà prendere
visione di cosa, in questi anni è stato trasmesso dalla Asl a questo
Comune. Solo cose estremamente scontate, mai un approfondimento su delibere
che riguardassero magari, che so, l’accorpamento di reparti o lo
smembramento di alcuni, il trasferimento di alcuni servizi sanitari ad
altra sede, l’affidamento degli incarichi e delle consulenze. Mai
nulla. La discrezionalità dell’ing. Maresca su questo fronte
è stata assoluta.
E’ vero, nell’ultimo anno ci siamo incontrati poco. Ma l’ing.
Maresca non può certo ignorare che il 2003 è stato caratterizzato
da ripetuti confronti tra sindaci e Regione Marche per la definizione
della legge di riordino del sistema sanitario regionale.
In questi anni, lo confesso, ho avuto numerosi incontri con gli operatori
sanitari dell’ospedale Mazzoni, nel quale mi sono recato senza chiedere
la preventiva autorizzazione ma si dà il caso che il sindaco risponde
ai cittadini, specie su temi molto delicati quale la sanità, al
contrario dell’ing. Maresca che risponde a chi ?
Non agito alcun spettro di commissione d’inchiesta. Saranno le forze
politiche della maggioranza che governano il nostro Comune a darle la
risposta in merito.
E sicuramente lo faranno con grande senso civico. Quello stesso civico,
mi sia consentito, che manca non certamente a me perché altri non
hanno onorato gli impegni contrattuali.
Vogliamo dire ai cittadini, ing. Maresca, come sono stati utilizzati i
fondi, peraltro derivanti da un protocollo d’intesa e non da un
contratto, che finora abbiamo dato alla Asl (oltre il 60% del dovuto)?
Perché non sono stati impegnati, in via prioritaria, per l’apertura
del poliambulatorio ex Gil invece di affittare (con quali costi?) altri
locali? Ed ancora che cosa ne sarà di quell’edificio nato
per essere poliambulatorio?
Queste domande più volte sono state poste al direttore di zona
da parte di chi risponde ai cittadini e non soltanto in prossimità
di campagne elettorali. Ma lei, ing. Maresca, a chi risponde?
IL SINDACO (Dr. Ing. Piero Celani)
Cronaca, 2004-01-30
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