Regione Marche in breve.
-DALLA REGIONE 740 MILA EURO PER L’OSPEDALE DI S. BENEDETTO T.
L'Ospedale di San Benedetto del Tronto rientra tra i centri socio sanitari
che beneficeranno degli interventi finanziati dalla Regione con i fondi della
ricostruzione. Alla struttura cittadina, la Giunta regionale ha assegnato
740 mila euro che serviranno per realizzare opere strutturali di isolamento
termico e per posizionare due ascensori di accesso. L'esecutivo, presieduto
dal vice presidente Luciano Agostini, ha approvato una delibera di integrazione
all'Accordo di programma quadro sulla ricostruzione, sottoscritto con il Governo
nazionale. I fondi previsti nell'intesa sono destinati a finanziare interventi
di recupero della funzionalita` delle strutture sanitarie regionali, in modo
da garantire livelli assistenziali uniformi su tutto il territorio marchigiano.
Le opere agevolate riguardano, principalmente, la riqualificazione tecnologica
degli impianti e degli immobili ospedalieri. Come sottolineato da Agostini,
a San Benedetto del Tronto ' dopo aver valutato un primo progetto di cablaggio
del nosocomio ' la fattibilita` tecnica e la scaletta delle priorita` hanno
privilegiato un potenziamento strutturale degli edifici.
Gli isolamenti termici verranno finanziati con 620 mila euro. Il progetto
prevede una serie di impianti di condizionamento e di copertura auto isolante
dei terrazzi che interesseranno i locali della farmacia ospedaliera, della
psichiatria, dell'emodialisi, della geriatria, della neurologia, della pediatria,
del centro trasfusionale, della chirurgia, della diabetologia, dell'oncologia,
dell'ostetricia e ginecologia. Le altre unita` ospedaliere, invece, sono gia`
provviste di isolamento termico.
Il secondo intervento, finanziato con 120 mila euro, prevede l'installazione
di due ascensori per il pubblico ' collegati all'ingresso principale con un
passaggio coperto ' in modo da evitare l'utilizzo continuo del Pronto soccorso
come accesso all'Ospedale.
-I FORUM SULL'ASSOCIAZIONISMO INTERCOMUNALE.
Venerdi` 23 e sabato 24 settembre si terra` ad Ancona, presso la Facolta`
di economia (piazza Martelli, 8 Ancona), il primo forum nazionale sull'associazionismo
tra le amministrazioni comunali.
L'incontro e` organizzato dall'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), dalla Regione Marche, dall'Unione nazionale delle comunita` montane (UNCEM), dal Ministero dell'Interno e dall'Universita` politecnica delle Marche.
Molte le personalita`, locali e nazionali, che parteciperanno all'evento.
Apriranno i lavori con messaggi di saluto Marco Pacetti, rettore dell'universita` politecnica delle Marche, Enzo Pesciarelli, preside della facolta` di economia, Fabio Sturani, sindaco di Ancona e presidente Anci Marche, Gian Mario Spacca, presidente Regione Marche, Enzo Fiancarli, presidente Provincia di Ancona, Andrea Piratino, direttore scuola superiore pubblica amministrazione locale.
Il forum prevede una sessione istituzionale, dal titolo 'cooperazione intercomunale: l'evoluzione, le sfide, la governance', nell'ambito della quale sono previsti tra gli altri gli interventi del presidente dell'UNCEM, Enrico Borghi, dell' assessore agli enti locali della Regione Campania, Andrea Abbamonte, del sottosegretario al Ministero dell'interno, Antonio D'Ali` e del Presidente ANCI Leonardo Domenici. La sessione istituzionale verra` seguita da una sessione scientifica di studi ed approfondimenti a cui prenderanno parte docenti, ricercatori universitari, dirigenti ed esperti della pubblica amministrazione locale.
Il gruppo OPERA dell'universita` politecnica delle Marche presentera` lo studio 'l'Associazionismo intercomunale: profili giuridici ed economici. Sintesi dei risultati della ricerca in corso'. Sabato sara` invece la volta del confronto tra esperienze nazionali ed internazionali nel campo dell'associazionismo intercomunale, con iniziative francesi, spagnole e tedesche. Questa sessione verra` presieduta ed introdotta dal vice presidente ed assessore agli enti locali della Regione Marche, Luciano Agostani.
Tra le esperienze portate a confronto vi sara` anche quella
presentata da Lionello Lupi, responsabile per la Regione Marche del riordino
territoriale, dal titolo 'Campanili insieme, indagine sulla gestione associata
intercomunale di funzioni e servizi'. Il progetto approfondisce le problematiche
connesse al federalismo amministrativo ed alle difficolta` che i comuni, specie
di ridotte dimensioni, incontrano nella gestione dei servizi e delle funzioni
amministrative di loro competenza nel nuovo scenario costituzionale. Difficolta`
che viene affrontata mediante lo spontaneo associazionismo tra comuni nella
gestione dei servizi per avere razionalita` nell'erogazione e nello svolgimento
delle funzioni di competenza.
-FORMAZIONE PROFESSIONALE, NELLE MARCHE CERTIFICAZIONE PUBBLICA DELLE COMPETENZE
Dal primo luglio del 2006, nelle Marche la formazione professionale sara`
curata da operatori con competenze e capacita` certificate dalla Regione.
I soggetti interessati - oltre a disporre di supporti logistici e didattici
adeguati, come gia` previsto ' dovranno rispettare anche standard minimi di
professionalita`. Lo stabilisce una deliberazione della Giunta regionale che,
tra le prime in Italia, integra il regolamento sull'accreditamento delle strutture
formative. Il possesso dei livelli minimi costituira` un requisito obbligatorio
per le strutture formativa. Andra` documentato alla Regione con la richiesta
di svolgere annualmente l'attivita`.
'L'accreditamento dei soggetti che si occupano di formazione
professionale - sottolinea l'assessore al Lavoro, Ugo Ascoli ' rappresenta
uno degli elementi principali di riforma del sistema della formazione professionale
e si colloca all'interno di un contesto piu` ampio di innovazioni che hanno
coinvolto l'apprendistato, l'obbligo formativo e il sistema dell'istruzione.
La Regione Marche ha avviato il processo di accreditamento nel 2001 e si e`
subito posta come riferimento nazionale. A distanza di quattro anni dall'approvazione,
e` necessario prevedere un'integrazione del regolamento per raccordare la
qualita` dell'offerta formativa alle nuove esigenze. In particolare, quella
della certificazione pubblica delle competenze si e` imposta come prioritaria,
sia per garantire la professionalita` dei lavoratori del settore, sia per
potenziare i processi di formazione sul territorio. Una scelta che rafforza
tutto il sistema formativo marchigiano, ponendolo come riferimento per altre
realta` regionali'.
- AZIENDE CALZATURIERE AL MICAM CON LA CNA
La Cna del Fermano ha deciso di partecipare con un proprio stand istituzionale
al Micam Shoevent che prenderà il via domani 22 settembre nel nuovissimo
polo fieristico milanese di Rho. La rassegna, leader tra le manifestazioni
dedicate alle calzature, rappresenta soprattutto quest’anno un importante
banco di prova per le aziende calzaturiere impegnate a superare la difficile
crisi che dura ormai da troppi anni.
L’impegno della Cna del fermano si è concretizzato con un supporto
concreto alle aziende che vogliono proporre le proprie collezioni nel corso
della rassegna milanese. Per tale ragione, la Cna sarà presente con
un proprio stand nel padiglione 4, fila K, stands 20,22 e 24. Al Micam,
secondo gli organizzatori, sono attesi circa 1.559 espositori con un incremento
di quasi il 12% rispetto all’edizione del 2004 e si svilupperà
su una superficie di quasi 70.000metri quadrati.
“Ci presentiamo al Micam – ha spiegato Maria Désirée
Basili, direttrice provinciale della Cna – con un settore calzaturiero
attualmente caratterizzato dal perdurare da una fase di stagnazione produttiva
ma con alcuni segnali che qualcosa forse potrebbe cambiare in meglio”.
Nell’ultimo rapporto relativo al secondo trimestre 2005 redatto dall’Ebam
si evidenzia un allentamento della crisi del comparto calzaturiero.
Ben più delicata è la situazione del terzismo: le difficoltà
delle imprese terziste risultano, infatti, più marcate, nel settore
delle calzature. L’andamento congiunturale del settore calzaturiero,
secondo l’osservatorio Ebam, ha fatto registrare un lieve decremento,
pari al 2% rispetto al secondo trimestre del 2004. Considerando però
le previsioni dei singoli settori, l’indagine rileva che le imprese
calzaturiere attendono per i prossimi mesi un sensibile aumento della situazione
produttiva.
La tanto attesa inversione di tendenza alla crisi congiunturale del settore
calzaturiero è accolta da parte degli stessi operatori con un cauto
ottimismo. Tale situazione si riscontra nell’analisi dei dati sugli
investimenti che, secondo l’Ebam, proprio nel secondo trimestre del
2005 ha raggiunto livelli più bassi degli ultimi sette trimestri. Per
quanto riguarda il comparto calzaturiero, infatti, nel secondo trimestre del
2005, soltanto l’8% delle imprese ha effettuato investimenti, mentre
nello stesso periodo del 2004, l’incidenza era pari al 6,6%.
-USCITA A OVEST, POSITIVA LA VALUTAZIONE AMBIENTALE PRELIMINARE.
La Conferenza dei servizi, convocata dalla Regione Marche, ha espresso un
giudizio positivo sulla fattibilita` ambientale del progetto preliminare di
collegamento tra il porto di Ancona e la grande viabilita`. L'istruttoria
ora passa al ministero dell'Ambiente che dovra` rilasciare la Valutazione
dell'impatto ambientale (Via), necessaria per predisporre gli elaborati esecutivi
che porteranno alla realizzazione dell'arteria stradale, meglio nota come
'uscita a ovest'. Alla Conferenza hanno partecipato la Regione, il Corpo forestale
dello Stato, la Provincia e il Comune di Ancona, il Parco del Co`nero e l'Anas.
Sono state necessarie due sedute (quella di venerdi` 16 e di martedi` 21 settembre)
per giungere a un esito positivo: 'Una conclusione ' ha sottolineato l'assessore
regionale alla Viabilita`, Loredana Pistelli ' frutto del lavoro dei vari
uffici della Regione coinvolti, che hanno approfondito i problemi relativi
al territorio e attinenti alla realizzazione di un'infrastruttura importante
non solo per Ancona, ma per tutte le Marche. Lo sviluppo del porto di Ancona
rappresenta, infatti, un'opportunita` di crescita per tutta la regione, in
quanto la predisposizione di collegamenti adeguati favorira` un rilancio nazionale
dello scalo dorico. Ora il ministero dell'Ambiente dovra` procedere alla definizione
della Via e concretizzare le iniziative necessarie per giungere al progetto
definitivo, da parte dell'Anas, comprese le verificare di congruita` degli
investimenti occorrenti. L'auspicio e` che il ministero, il Governo nazionale
e l'Anas completino velocemente l'iter, con la stessa sollecitudine della
Regione che ha ultimato la propria istruttoria nell'arco di tre mesi (da luglio
a settembre), nonostante l'interruzione della pausa estiva'.
'Il parere positivo della Conferenza ' ha dichiarato il presidente Gian Mario Spacca ' costituisce un passaggio importante nel cammino che l'uscita a ovest deve compiere per essere realizzata. Il governo regionale ha operato per chiarire tutti gli aspetti piu` problematici di questa complessa opera. Il collegamento del porto di Ancona alla grande viabilita` e` un'opera prioritaria che intendiamo sostenere con impegno, perche` puo` contribuire a consolidare lo sviluppo e la crescita della nostra regione. Regione e Comune dorico continueranno nella loro proficua collaborazione, consapevoli che il ruolo di Ancona capoluogo e` fondamentale per l'intero sistema-Marche'.
Nel corso della Conferenza, la Regione ha sollecitato quattro approfondimenti, in vista del progetto esecutivo. Nell'ordine: l'imbocco della galleria lato 'Palombella' non deve interferire con le problematiche geologiche della grande frana; le criticita` relative al rumore e alla qualita` dell'aria connesse all'interruzione del tunnel in localita` Valletta del Pinocchio; la sistemazione delle terre di scavo (stimate in 1.360.000 metri cubi, di cui circa un milione nel Parco del Co`nero. 'La Conferenza ' ha dichiarato, a questo proposito, la Pistelli ' ha delineato soluzioni integrative a quelle indicate, in modo che possa essere valutato il sito piu` idoneo di smaltimento in sede di progetto esecutivo'); l'estensione dei cantieri e la loro collocazione nel contesto urbano.
Il tracciato esaminato dalla Conferenza dei servizi collega direttamente il porto di Ancona con il nuovo casello autostradale, previsto a Casine di Paterno. Ha uno sviluppo complessivo di 7.520 metri, tra strada principale e bretella, di cui 4.173 in galleria, 1.603 in viadotto e 1.744 in sede naturale.
Cronaca e Attualità, 2005-09-21