TRUFFA DEL GRANO:
la soddisfazione di Coldiretti Marche.

TRUFFA DEL GRANO SCOPERTA DAI NAS AL PORTO DI ANCONA: COLDIRETTI MARCHE SODDISFATTA PER I CONTROLLI “DIFENDONO I CONSUMATORI E IL REDDITO DELLE IMPRESE”.

“I controlli aiutano non solo a garantire la trasparenza verso il consumatore, ma difendono il lavoro delle aziende agricole, soprattutto in una fase difficile come quella determinata dal crollo dei prezzi all’origine”. E’ il commento del presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, alla notizia della truffa scoperta al porto di Ancona, dove 2.850 tonnellate di frumento per l’alimentazione degli animali erano state “trasformate” in grano biologico.
“L’attività di vigilanza è fondamentale per salvaguardare il reddito delle imprese agricole – continua Luzi -, sia dal punto di vista dell’immagine che del mercato. Da un lato, si rassicura il consumatore sulla qualità di quanto viene prodotto in questa regione; dall’altro si evita che chi fa davvero grano biologico subisca una concorrenza sleale. Farsi valere all’interno della filiera quando qualcuno ‘gioca sporco’ è sempre difficile, col risultato che un prodotto di qualità come quello marchigiano viene pagato una miseria alle aziende, senza che ciò influisca però sul prezzo finale al consumatore”.
Secondo Coldiretti Marche, bisogna anzi incentivare una coordinata attività di controlli che coinvolga tutte le autorità dalle Dogane all'Ispettorato repressione frodi, dagli Enti locali sul territorio alle forze di Polizia. “Tutto ciò al fine di verificare anche il rispetto della normativa sui prodotti ortofrutticoli – conclude Luzi -. Secondo un’indagine descrittiva della Coldiretti nazionale, a distanza di oltre due anni dall'entrata in vigore del decreto legislativo 306/02 solo una etichetta su quattro è in regola con l'indicazione obbligatoria delle informazioni relative all'origine, alla categoria e alla varietà”.

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Cronaca e Attualità, 2005-09-06