Dimissioni del Sindaco. S. Benedetto T. – Martinelli si dimette.
-il Sindaco si è dimesso.
Questa mattina il sindaco di San Benedetto del Tronto Domenico Martinelli
ha presentato le sue dimissioni. La lettera, come prevede lo Statuto, è
stata assunta al protocollo generale e notificata al Presidente del Consiglio
comunale. Ai sensi dell’art. 53 del Testo unico sull’ordinamento
degli enti locali, le dimissioni diventeranno efficaci ed irrevocabili tra
venti giorni, quando si procederà allo scioglimento del Consiglio comunale
con contestuale nomina di un commissario. Nel frattempo proseguirà
l’attività ordinaria della Giunta comunale che sarà coordinata
dal vicesindaco Pasqualino Piunti in quanto il Sindaco ha comunicato la sua
assenza dalla città fino al 28 agosto 2005.
Questa la dichiarazione rilasciata dal Sindaco:
“La situazione di stallo politico che si protrae da troppo
tempo mi aveva portato già nella giornata di lunedì 8 agosto
alla convinzione che non vi fosse altra strada per impedire la paralisi dell’attività
amministrativa. Le inattese dimissioni dell’assessore Felicetti del
giorno successivo avevano modificato lo scenario offrendo un’opportunità
per evitare la fine anticipata della legislatura. Con l’obiettivo di
salvaguardare la governabilità del Comune, ho lavorato in queste ultime
48 ore per trovare nuovi equilibri e assicurare la rappresentatività
di tutte le forze politiche, a condizione però che vi fosse una convinta,
decisa, generale compattezza nel sostenere l’Amministrazione in tutti
i passaggi consiliari degli ultimi mesi di legislatura.
Ho atteso fino all’ultimo che arrivassero segnali che mi incoraggiassero
a proseguire. Ho invece registrato la volontà di una precisa componente
di Alleanza Nazionale, quella rappresentata dal presidente del Consiglio comunale
De Vecchis e del capogruppo Rossi, di anteporre al bene della coalizione l’ostracismo
nei confronti di un assessore che, a giudizio non solo mio, ha ben operato.
A nulla sono serviti anche i tentativi dei vertici del partito di Alleanza
Nazionale di ricondurli alla ragione.
A questo punto mi assumo la responsabilità che i suddetti consiglieri
non si vogliono assumere e, per assicurare il regolare funzionamento dei servizi
comunali e garantire il mantenimento degli impegni presi con la città,
compio questo passo, per me molto doloroso, lasciando a chi avrà il
compito di gestire l’attività corrente di dare finalmente il
via all’utilizzo dell’avanzo di bilancio 2004.
Ripeto: per me questa è una scelta molto dolorosa ma piena anche di
rammarico perché i prossimi mesi sarebbero stati per la coalizione
di centrodestra ricchi di soddisfazioni. Come abbiamo dimostrato con le opere
inaugurate in queste ultime settimane, dopo anni di duro lavoro numerose azioni
sono giunte a compimento, altre lo sarebbero state a breve.
I cittadini questo lo hanno capito e, dalle parole di incoraggiamento e di
sostegno che ho ricevuto, so che erano anche pronti a dimenticare l’incredibile
litigiosità che ha caratterizzato la coalizione sin dal suo insediamento
pur di vedere realizzati gli impegni presi all’inizio del mandato.
La miopia, l’egoismo, il protagonismo di alcuni hanno consentito di
raccogliere solo in parte i frutti di quanto seminato con tanta fatica. Per
questo sono dispiaciuto e addolorato anche se, in cuor mio, sento di aver
compiuto il mio dovere fino in fondo, di aver dimostrato di saper guidare
la città con passione, onestà e coerenza, trascurando il mio
lavoro di medico e la famiglia.
Come tutti sanno, ci sono state diverse occasioni negli anni passati in cui,
dinanzi ai veti incrociati, alle minacce, ai ricatti politici, avrei potuto
abbandonare, sicuro che la città mi avrebbe capito. Non l’ho
fatto perché non accettavo, come uomo abituato a fare, di abbandonare
il mandato conferitomi dai cittadini prima di veder realizzate le opere che
stavamo mettendo in cantiere.
Mi auguro che ora si apra un periodo in cui la competizione politica possa
depurarsi dalle tante bassezze e meschinità che l’hanno avvelenata
per troppo tempo e che i partiti, lasciando a casa gli irresponsabili, possano
ricostituire una nuova classe dirigente della città, libera da personalismi
ma anche da estremismi; quindi, una classe dirigente moderata che abbia l’unico
obiettivo di portare a termine ciò che noi abbiamo avviato e di lavorare
esclusivamente per il bene collettivo e per il futuro della nostra bella città.
-Piunti: farò il possibile per evitare la crisi.
"Nonostante tutto è una decisione che ci coglie di sorpresa - dice il vicesindaco Pasqualino Piunti, commentando le dimissioni del Sindaco - Stavamo, anche se faticosamente, lavorando per trovare una soluzione. Abbiamo venti giorni per scongiurare la caduta dell’Amministrazione. Personalmente farò tutto quanto è nelle mie possibilità affinché ciò accada. Il momento ed il periodo non sono dei migliori, ma il tentativo va fatto. Confido nella buona volontà e nel buon senso di tutti (essendo io nato a San Benedetto e non a Betlemme) perché solo così si può risolvere la situazione".
Cronaca e Attualità, 2005-08-11