Rai alla frutta.
La Rai è ormai alla frutta intervengano i Sindaci dei
Comuni in rappresentanza vera dei cittadini a far sentire la propria voce
con delibere di protesta dei Consigli Comunali.
Il Portavoce del Coordinamento Nazionale dei piccoli comuni italiani Virgilio
Caivano, impegnato nel tour nazionale di sensibilizzazione della pubblica
opinione italiana sui temi della buona comunicazione e di una Rai dei cittadini
e non delle nomenclature, a margine della riflessione tenutasi a Tortora con
il Coordinamento calabrese dei piccoli comuni, alla notizia della rinuncia
di Giulio Malgara all´indicazione per la presidenza Rai, ha cosi commentato:
"La scelta di Giulio Malgara di rinunciare alla designazione alla presidenza
Rai è l´ennesimo atto di questa autentica telenovela tutta italiana
che offende ed umilia la nostra dignità di cittadini e qualifica sempre
di più in senso negativo la nostra classe politica. Le dichiarazioni
del Ministro della Comunicazione Landolfi, che afferma :- " Se maggioranza
e opposizione trovassero un accordo, si potrebbe modificare la legge Gasparri
sulle nomine del presidente della Rai, anche per decreto legge"-. Rappresentano
per Virgilio Caivano "la dimostrazione plastica che non ci sono più
dubbi, qui siamo alla frutta per la Rai ed al totale sfacelo del Governo e
della maggioranza parlamentare sui temi della comunicazione pubblica".
"Ancora più gravi ed offensive per il Portavoce del Coordinamento
nazionale dei piccoli comuni le affermazioni del Ministro tese a giustificare
lo strumento del decreto legge, infatti, dice Caivano, se il Ministro afferma
che- "lo strumento del decreto legge si potrebbe adottare visto che esistono
i requisiti di necessità e urgenza per un´azienda come la Rai
che deve affrontare il passaggio dal segnale analogico a quello digitale,
per cui la società deve essere nella piena condizione di agire"-
"ci troviamo di fronte ad una dichiarazione gravissima dal punto di vista
politico che non possiamo accettare come Coordinamento dei piccoli comuni,
perché a portare l´Azienda Rai sull´orlo del precipizio
è stato proprio il Governo e le scelte sbagliate della maggioranza
parlamentare, con una legge inutile e sbagliata che oggi scarica sui cittadini
italiani tutto il peso del fallimento. A questo punto le forze politiche di
maggioranza e di minoranza hanno il preciso dovere di trovare una chiara intesa
sulla qualità e sulla competenza indicando un nome condiviso dalla
gente e non dagli apparati e soprattutto un nome che ha dimostrato con i fatti
e cioè con l´approvazione popolare per il proprio operato nel
campo della comunicazione e non suggerito dai dati Auditel che nulla hanno
a che vedere con il Paese reale. A questo punto, che i Sindaci dei Comuni
italiani alzino la voce a sostengo di una comunicazione pubblica dei cittadini
veri e non virtuali dei sondaggi pilotati inviando note di protesta al Presidente
del Consiglio vero punto di snodo del problema comunicazione nel nostro Paese
ed al Presidente della Repubblica che pur non avendo poteri costituzionali
in merito è il vero garante del nostro diritto di cittadini alla buona
comunicazione dei valori, della qualità e della libertà".
Tortora, News Press piccoli comuni.
Cronaca e Attualità, 2005-07-12