in breve dalla Regione Marche.

-PROSEGUE LA VISITA UFFICIALE IN ARGENTINA. SPACCA INCONTRA GLI IMPRENDITORI MARCHIGIANI A BUENOS AIRES.
-MEDIAZIONE PENALE MINORILE, PRESENTAZIONE L``8 LUGLIO DI UN CORSO DI FORMAZIONE PER 14 OPERATORI.
-L'ASSESSORE ALLA SANITA' ALMERINO MEZZOLANI REPLICA A CICCIOLI SUL DEFICIT DELLA SANITA'.
-LA FORMAZIONE TRANSNAZIONALE INNALZA LE COMPETENZE NELLE AREE RURALI.

-PROSEGUE LA VISITA UFFICIALE IN ARGENTINA. SPACCA INCONTRA GLI IMPRENDITORI MARCHIGIANI A BUENOS AIRES.
Da ieri il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca e` giunto nella capitale argentina, Buenos Aires. Prosegue, infatti, a ritmi serrati la visita ufficiale della delegazione marchigiana, composta anche dai consiglieri regionali Remigio Ceroni e Sandro Donati, oltre che dai dirigenti regionali Marco Bellardi e Raimondo Orsetti . Dopo l'incontro di domenica ad Armstrong, con i rappresentanti delle 38 Associazioni dei marchigiani d'Argentina, il presidente Spacca ha incontrato, lunedi` , a Rosario il sindaco Lifschitz; ha quindi deposto una corona d'alloro al monumento della Bandera, luogo simbolo dell'unita` nazionale e successivamente ha reso omaggio al monumento ai caduti delle vittime della guerra delle Malvinas, lungo le rive del Rio Parana`.

Tema comune a tutti gli incontri ufficiali, ai quali hanno partecipato rappresentanti governativi e responsabili di progetti di cooperazione internazionale, l'individuazione di concrete possibilita` per realizzare iniziative di cooperazione , soprattutto nella regione di Santa Fe, dove la presenza di discendenti di marchigiani supera il 50% della popolazione. In particolare, l'interesse si e` focalizzato su progetti relativi all'organizzazione di un sistema di centri per l'impiego.

A Buenos Aires, Spacca si e` incontrato con gli imprenditori di origine marchigiana, con le Autorita` argentine e con la direzione dell'ufficio del Commercio Estero (ICE). Nel corso di tali colloqui e` stata valutata l'ipotesi di lanciare un programma di cooperazione tra la Regione Marche e la Repubblica d'Argentina . Molto apprezzata la modalita` avviata dalle Marche di utilizzo delle fonti finanziarie per l'attivita` di cooperazione allo sviluppo, integrando le risorse della banca di Sviluppo interamericana, l'Unione Europea , la stessa Regione e lo Stato argentino.

In tale ottica, un gruppo di imprenditori marchigiani residenti in Argentina ha mostrato particolare interesse e disponibilita` per intraprendere progetti di sviluppo economico locale in collaborazione con imprenditori delle Marche. Spacca ha invitato, quindi, Oscar Andreani, imprenditore del settore postale privato, a coordinare un gruppo di lavoro per censire in una prima fase gli imprenditori di origine marchigiana.

Il presidente della Regione Marche e` stato accompagnato anche dal direttore dell'Ufficio ICE a Buenos Aires, Aristide Martellini con il quale sono state condivise le ipotesi di rafforzamento degli scambi tra Marche e Argentina.

In serata, la delegazione marchigiana ha incontrato un celebre attore cinematografico, Louis Brandoni, originario di Numana che ha assicurato la sua disponibilita` per promuovere scambi culturali tra le due comunita`.

Tra gli importanti incontri del presidente Spacca, da segnalare anche quello con il senatore Carlos Reutmann, gia` governatore della Provincia di Santa Fe e personalita` di spicco della politica argentina e che in molti danno come prossimo candidato alla presidenza della Repubblica.

Reutmann e` anche notissimo in Italia nella Formula Uno, per essere stato apprezzato pilota della Ferrari.
-MEDIAZIONE PENALE MINORILE, PRESENTAZIONE L``8 LUGLIO DI UN CORSO DI FORMAZIONE PER 14 OPERATORI.
Venerdi` 8 luglio, alle ore 09.00, si terra` ad Ancona, in via Giannelli 36, un incontro di presentazione del 'Corso di formazione regionale sulla mediazione penale minorile', rivolto a 14 aspiranti mediatori.

La mediazione penale ha lo scopo di aprire un canale comunicativo e riconciliativo che riconosca alla vittima un ruolo attivo e che permetta nel contempo al reo di riconoscere la propria responsabilita` e gli effetti del proprio comportamento illecito, evitando che il divario tra le parti in causa aumenti e divenga fonte di ulteriore disagio e conflittualita`.

'L'istituzione sperimentale dell'Ufficio di mediazione penale minorile- ha sottolineato l'assessore alle Garanzie sociali , Marco Amagliani - pone le Marche, insieme a pochissime altre regioni italiane, all'avanguardia nei servizi di giustizia riparatoria.'

'Inoltre- ha proseguito l'assessore - mettendo a disposizione la sede dell'Ufficio, La Regione, come previsto da un accordo, assicura i presupposti per dare vita ad un polo sinergico sui minori e giovani, attraverso il centro documentazione infanzia e adolescenza, il garante per l'infanzia e l'adolescenza, e il servizio civile.

L'Ufficio e` stato istituito sperimentalmente dalla giunta regionale nel 2002, esterno alle singole istituzioni penali (Tribunale dei Minori, Servizi minorili della Giustizia) nonche` ai Servizi Sociali degli Enti Locali, e permette alle due parti (minore autore di reato, vittima del reato), con l'aiuto di un terzo neutrale, di ristabilire la comunicazione e di trattare il conflitto in uno spazio neutro di ascolto, scevro da giudizi morali o da implicazioni direttamente penali.

Il corso, affidato per la realizzazione all'Associazione Dike di Milano, e` finalizzato alla formazione di 14 mediatori che opereranno all'interno dell'Ufficio per la mediazione penale minorile delle Marche. L'accordo di programma tra Regione, Tribunale per i minorenni delle Marche, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni e Centro Giustizia Minorile Emilia-Romagna e Marche, prevede, infatti, che la Regione segua gli aspetti logistici (locali ed arredi) e si occupi della formazione specifica degli operatori.

Il percorso di formazione, programmato, finanziato e coordinato attraverso il Servizio Politiche Sociali ed integrazione socio-sanitaria della Regione e la Scuola di Formazione del personale regionale, durera` circa tre mesi ed e` stata effettuata una pre-selezione su circa 90 candidati che hanno risposto all'avviso regionale di selezione.
-L'ASSESSORE ALLA SANITA' ALMERINO MEZZOLANI REPLICA A CICCIOLI SUL DEFICIT DELLA SANITA'.
'Mi risulta difficile intervenire sugli articoli riguardanti la finanza della sanita` regionale viste le notevoli e numerose imprecisioni del consigliere Carlo Ciccioli, con riferimento sia ai dati numerici, sia ai meccanismi sottostanti la redazione dei bilanci delle aziende sanitarie.

Innanzitutto, preciso che la perdita complessiva delle 13 zone e delle aziende ospedaliere a cui vanno aggiunte anche quelle dell'Inrca e dell'Asur e` di 261,760 milioni di euro anziche` 232,770.

Tale perdita complessiva va ridotta per 66 milioni di euro a seguito dell'assegnazione alle zone/aziende del fondo di riserva e delle disponibilita` finanziarie per gli obiettivi di rilevanza nazionale.

Dovrebbe essere noto a tutti, infatti, che per legge regionale, esiste un fondo di riserva del FSR che va assegnato alle zone/aziende successivamente alla chiusura dei bilanci delle aziende.

La tardiva assegnazione delle disponibilita` per gli obiettivi di rilevanza nazionale e` dipesa invece da ritardi da parte del Ministero della Salute che ha terminato i lavori solo nel mese di giugno 2005.
Considerando la distribuzione di queste due quote aggiuntive, 35 milioni di euro per il fondo di riserva e 31 per gli obiettivi da PSN, la perdita complessiva si riduce a 196,760 milioni di euro.

Ad essi si fara` fronte:

- per 23 milioni di euro con le risorse finanziarie messe a disposizione dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione

- per 51 milioni di euro con la tassazione regionale (rammentando al Consigliere Carlo Ciccioli che il Governo non ha ancora trasferito alla regione nemmeno un euro della tassazione aggiuntiva 2002-2003-2004).

La differenza residua pari a 122,760 milioni di euro,dipende unicamente dal fatto che la Regione Marche ha provveduto a inserire correttamente per competenza:

- il CCNL 2002-2005: I biennio e il primo anno del II biennio del CCNL, sia per il comparto che per la dirigenza;

- le convenzioni dei MMG e PLS;

- lo splafonamento registrato per la spesa farmaceutica (rispetto al 16% previsto per legge) risulta poi in carico nel bilancio regionale per il 40%, mentre il rimanente 60% e` a carico dello Stato cosi` come previsto dalla legge 326/2003.

E' noto da tempo a tutti come sui temi dei CCNL 2002-2005, delle convenzioni con i MMG e PLS e sulla farmaceutica sia, da tempo, attivo un tavolo politico di confronto tra Governo e Regioni, con la esigenza di ripartire, per il 2004, altri 5 miliardi di euro per la sanita`.

La mancata registrazione, invece, delle ferie non godute nei bilanci delle aziende, che risale peraltro agli inizi dell'aziendalizzazione e quindi della redazione di bilanci di contabilita` economico-patrimoniale, trova riscontro nelle modalita` di analisi e valutazione dei bilanci da parte del ministero che provvede sempre a 'sterilizzare' tali quote. Sterilizzare in termine tecnico significa non considerare dal punto di vista finanziario le ferie non godute.

Inoltre, con riferimento agli aumenti nei trasferimenti dello stato in capo alle Regioni concessi dal Governo Berlusconi preciso che:

- l'aumento complessivo e` del 3%, ben inferiore all'aumento dei costi derivanti dalle disposizioni nazionali in merito al personale dipendente, personale convenzionato e accordi con le societa` farmaceutiche;

- lo stesso Governo, come ricordato in premessa e` tutt'ora in possesso delle disponibilita` finanziarie derivanti dalla tassazione aggiuntiva applicata sulla popolazione marchigiana per gli anni 2002-2003-2004.

Raccomando, infine, al Consigliere Carlo Ciccioli di preoccuparsi maggiormente dei legittimi interessi della comunita` marchigiana nei confronti del Governo di centro-destra, anziche` fare il propagandista della politica governativa che, anche in materia sanitaria, ha dimostrato i suoi limiti e le sue incapacita`.'
-LA FORMAZIONE TRANSNAZIONALE INNALZA LE COMPETENZE NELLE AREE RURALI.
'Abbiamo bisogno di una societa` europea che sia piu` incline all'innovazione e al cambiamento. Dobbiamo favorire, in ambito comunitario, processi di scambio tra operatori rurali per accrescere competenze e realizzare nuove modalita` di sviluppo del settore agricolo'. Lo ha affermato l'assessore regionale Ugo Ascoli aprendo il convegno 'La Mobilita` nel Programma Leonardo da Vinci II', promosso dalla Regione Marche e da Sviluppo Marche S.p.A.

L'iniziativa intende avviare una riflessione e un confronto sul valore che ricopre la formazione in mobilita` transnazionale che innalza le competenze nelle aree rurali sviluppando, nel contesto europeo in vista del prossimo periodo di programmazione 2007-2013, le politiche in materia di istruzione e formazione.

'Il senso del progetto ' ha sottolineato Ascoli - e` quello che anche in agricoltura abbiamo bisogno di ricerca, d'innovazione e di formazione mettendo in relazione i soggetti di diversi paesi. Ci sono delle preoccupazioni e queste derivano da un possibile ridimensionamento del Fondo Sociale Europeo che andrebbe a influire sulle politiche attive del lavoro e sulla formazione. Se si chiude a Bruxelles una fonte di finanziamento si apre un problema ulteriore nell'agenda politica nazionale gia` ricca di priorita`, ma con scarsita` di risorse.'

'L'idea futura ' ha detto l'Assessore - e` quella di uno sviluppo intrigato in ambiente rurale stabilendo l'integrazione con le scelte di politica agricola, turistica, ambientale e culturale.'

Il programma comunitario Leonardo da Vinci, che si conclude nel 2006, tratta l'educazione e la formazione professionale iniziale e continua con l'ambizione di sviluppare un'Europa della conoscenza. Il programma sostiene la mobilita` delle persone, partenariati, la realizzazione di progetti pilota, lo scambio di idee e pratiche. Attualmente e` in corso di discussione una bozza di decisione sul futuro dei programmi in materia di istruzione e formazione. La Commissione europea ha previsto un unico programma integrato in un ottica di Life Long Learning:l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita in cui sia valorizzato il ruolo dei cittadini europei e lo sviluppo delle loro conoscenze. La scelta di avere un unico programma e` dettata dalal volonta` di semplificare forme e procedure e serve anche per rendere piu` flessibile la gestione dei fondi.
Cronaca e Attualità, 2005-07-06