COLDIRETTI NOTIZIE.

-DAI CAMPI TESSUTI NATURALI E TINTURE “MADE IN MARCHE”
LA ZOOTECNIA AL FEMMINILE PUNTA SULL’INNOVAZIONE
PER CONQUISTARE IL MERCATO E GLI ... ALLERGICI

- COLDIRETTI: E’ RICCIOTTI IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI ALLEVATORI
LE ORGANIZZAZIONI: “CON L’ETICHETTATURA DELL’ORIGINE
LA ZOOTECNIA PICENA PUO’ DIVENTARE LEADER DEI MERCATI”.

-LA PROVINCIA AFFONDA LE ISOLE ECOLOGICHE.
COLDIRETTI PESARO URBINO ACCUSA:
“L’AMBIENTE NON SI TUTELA SOLO A PAROLE”.

-DAI CAMPI TESSUTI NATURALI E TINTURE “MADE IN MARCHE”
LA ZOOTECNIA AL FEMMINILE PUNTA SULL’INNOVAZIONE
PER CONQUISTARE IL MERCATO E GLI ... ALLERGICI
Riscoprire le fibre e le tinture naturali per diversificare l’attività dell’impresa e proporre tessuti “made in Marche”, che vadano incontro alle richieste del mercato e di chi soffre di allergie ai sintetici. E’ la nuova frontiera della zootecnia “in rosa”, come hanno mostrato le imprenditrici di Donne Impresa Coldiretti intervenute lo scorso week end alla fiera di Civitanova Marche. Dai maglioni di lana d’alpaca, alle tinte naturali ricavate dalle piante, dai bachi da seta alla coltivazione del cotone, al recupero di razze ovine capaci di fornire filati colorati, le aziende femminili marchigiane stanno dimostrando come sia possibile dare vita ad attività innovative partendo dal semplice allevamento di pecore o di altre specie e abbinando il tutto alla tradizionale produzione di formaggio.
“Abbiamo voluto portare esempi concreti di come in agricoltura si possa applicare il concetto di multifunzionalità, affiancando la produzione tradizionale a quella di ‘no food’ e di servizi – spiega Giuliana Giacinti, responsabile regionale di Donne Impresa Coldiretti -. Un indirizzo sul quale puntiamo molto per concorrere allo sviluppo economico del territorio e che ha trovato il plauso anche del presidente nazionale di Coldiretti, Paolo Bedoni, che ci ha fatto visita a Civitanova”.
Diversi gli esempi proposti dalle imprenditrici agricole, dalle responsabili provinciali Paola Cicchese, Anna Maria Ignazi, Anna Cappelli e Fiorenza Cavallini, e dalla segretaria regionale Francesca Pagnanini.
Rita Angelucci del “Moro degli Alpaca” di Filottrano alleva alpaca dai quali ricava la lana per realizzare maglioni e scialli fatti a mano. All’agriturismo “La Campana” di Montefiore sono impegnati in un progetto sperimentale sull’utilizzo delle piante tintorie, col quale si ricavano colori per lana e cotone da piante come il gelsomino o ortaggi come la cipolla. Oltre a ciò, si sta portando avanti il recupero di razze ovine particolari, per ottenere lana dalla tinta naturale testa di moro o melange, nonché l’allevamento di bachi da seta e la coltivazione del cotone. Tra agriturismo, fattorie didattiche e formaggi si svolge, invece, l’attività dell’azienda “L’antico gusto” di Stefania Moretti (Penna San Giovanni), mentre Luciana Meloni, di Piobbico, è nota soprattutto per il prelibato formaggio di fossa.
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- COLDIRETTI: E’ RICCIOTTI IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI ALLEVATORI
LE ORGANIZZAZIONI: “CON L’ETICHETTATURA DELL’ORIGINE
LA ZOOTECNIA PICENA PUO’ DIVENTARE LEADER DEI MERCATI”.
Antonio Ricciotti è il nuovo presidente dell’Associazione provinciale allevatori di Ascoli Piceno. Quarantacinque anni, titolare di un’azienda biologica con circa 2.500 ovini, Ricciotti è stato eletto dal Comitato direttivo dell’Apa, nel corso di una riunione svoltasi al ristorante “Verde Quiete” di Montalto Marche. Sandro Scotucci, presidente uscente dell’Apa, e Luigi Borraccini, presidente della Stalla Sociale “La Comune” di Rotella, ricopriranno le cariche di vice.
Il comitato direttivo è poi composto da Guerrino Antognozzi, Michele Basocu, Sergio De Angelis, Giuseppino Di Lorenzo, Luciano Egidi, Bruno Losani, Adelino Porrà, Doriano Scibè, Pierino Tempestilli e Francesco Tofoni.
“La scelta di Ricciotti rientra nell’obiettivo di dare nuovo impulso alla crescita del settore zootecnico, che in questa provincia conta circa 1.900 allevamenti, di cui oltre trecento di razza bovina marchigiana – spiegano Coldiretti Ascoli, Unione Agricoltori, Cia e Copagri -. La recente entrata in vigore del decreto sul latte fresco, che dovrebbe fare da preludio all’applicazione dell’etichettatura obbligatoria dell’origine di tutti gli alimenti, porterà tra l’altro un vantaggio consistente alle nostre aziende, che potranno ora mettere in risalto il legame del proprio prodotto col territorio e puntare sul ‘made in Piceno’ per fare breccia sui mercati italiani ed esteri”. L’Associazione provinciale allevatori di Ascoli Piceno conta oggi circa 600 imprese associate, alle quali offre sostegno e servizi per favorire la selezione e il miglioramento delle razze animali e fornisce un efficiente servizio di assistenza tecnica specializzato, compresa la gestione dei Libri Genealogici e dei Controlli Funzionali per le diverse specie.
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-LA PROVINCIA AFFONDA LE ISOLE ECOLOGICHE.
COLDIRETTI PESARO URBINO ACCUSA:
“L’AMBIENTE NON SI TUTELA SOLO A PAROLE”.
“Affondare le isole ecologiche non ci sembra un bell’esempio di sensibilità ambientale da parte della Provincia di Pesaro”.
Lo denuncia il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Giannalberto Luzi, visto che da ormai due anni l’amministrazione guidata dal presidente Ucchielli promette e non mantiene il rifinanziamento delle strutture per il conferimento dei rifiuti speciali agricoli. “Nell’ultima Giunta provinciale la proposta per il finanziamento delle Isole Ecologiche è stata addirittura bocciata, e ciò dà l’idea della considerazione che questa amministrazione ha del settore primario e delle oltre 10.000 imprese che ne fanno parte – ricorda Luzi -. Le isole, messe a disposizione dal Consorzio Agrario all’interno delle sue agenzie, sono oggi strapiene di rifiuti speciali che le rendono inutilizzabili, costringendo le aziende a fare i salti mortali per riuscire a smaltire correttamente residui e contenitori”. Aziende che, è bene ricordarlo, portano avanti un’opera di manutenzione del territorio a tutela della collettività, liberando quotidianamente fossi e strade periferiche da ogni sorta di rifiuti che gitanti e cittadini poco “ecologici” gettano nelle zone rurali scambiandole per discariche.
“Il comportamento della Provincia è assurdo – conclude il direttore di Coldiretti Pesaro Urbino, Anacleto Malara -, perché di fronte a tante chiacchiere sull’ecologia si sospende un intervento che, coinvolgendo gli agricoltori nella tutela ambientale, aveva portato a sistema il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti tossici e pericolosi, azzerandone i rischi di impatto ambientale”.
Avviata nel 2000, l’operazione “isole ecologiche” rientrava nel progetto “Campagna Pulita”, mirato a una corretta gestione dei rifiuti speciali (contenitori di fitofarmaci e teli di plastica usati per serre e pacciamatura), eliminandone la dispersione incontrollata nell’ambiente naturale o la contaminazione con i rifiuti normali.
Su sollecitazione della Coldiretti, il Consorzio Agrario aveva quindi messo a disposizione specifici spazi all’interno delle sue Agenzie e precisamente a Fano,
Fermignano, Fossombrone, Mercatale di Sassocorvaro, Novafeltria, Orciano, Pergola, Ponte Tavolo di Gabicce e Talacchio di Colbordolo.
Nel 2003 è però giunto lo stop al finanziamento per lo smaltimento dei rifiuti delle isole ecologiche, oggi inutilizzate e abbandonate a se stesse. Un comportamento, questo, che dimostra ancora una volta l’insensibilità dell’Amministrazione Provinciale verso l’agricoltura e i suoi operatori.
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Cronaca e Attualità, 2005-06-16