È ora di fare chiarezza. Folignano – il Sindaco risponde punto su punto ad AN.
"Tirato per i capelli dalle polemiche è ora, ormai anche passata,
di fare chiarezza. Non posso, infatti, pensare che una coalizione che per
cinque anni e mezzo ha avuto gli stessi obiettivi e finalità possa
ritrovarsi in uno stato di crisi per divergenze su incarichi o assessorati
non concessi, che vanno assolutamente oltre alla responsabilità politica
che abbiamo nei confronti degli elettori che ci hanno dato l´ampio consenso.
Questa Amministrazione, sia ben chiaro, nel vero e solo interesse dei propri
cittadini, rispetta la politica dei palazzi ascolani, ma non è in nessun
modo disposta a seguire certe loro logiche e tanto meno a porsi a loro servizio".
Così Pasquale Allevi, sindaco di Folignano, esordisce in una dettagliata
risposta "punto su punto" all´ultima invettiva a firma del
presidente del locale Circolo di An.
"Cominciamo - ha risposto Allevi - dalle lettere aperte. Che sono state
spedite a mezzo Poste era sotto gli occhi di tutti, ma chi ne ha commissionato
e pagato la spedizione? Poi. Che non esiste altra componente di An a Folignano
è già smentito dal tentativo che Rendina ha fatto anche solo
per dare una scossa e ricomporre le anime di An, ricordando che il nemico
è questa sinistra".
"Dimissioni da consigliere di Ferretti. Dopo le elezioni comunali del
2004, tutti i nuovi assessori hanno presentato le dimissioni da consigliere
per far entrare in consiglio gli altri componenti della Lista non eletti tra
cui Pizzi e Cintio di An. L'unico assessore non dimissionario, a seguito di
un accordo politico con lo stesso ed il suo partito, è stato Ferretti,
in quanto, dei non eletti era rimasto solo l´indipendente Di Lorenzo,
che avrebbe dovuto costituire l´eventuale riserva, qualora uno dei componenti
della Maggioranza, per qualsiasi motivo, fosse venuto meno agli incarichi.
Le dimissioni di Ferretti, quindi, rimanevano in sospeso, finché non
vi fossero esigenze d´equilibrio. Così è stato. Da qui
la richiesta, con la lettera sottoscritta da tutti i componenti della Maggioranza
meno che i due assessori di An, delle dimissioni solo da Consigliere di Ferretti,
che rimaneva assessore nonché Vicesindaco. Richiesta da me tra l´altro
né sottoscritta né tanto meno accolta. Non è corretto
parlare quindi di sfiducia nei confronti di Ferretti, tanto più se
si considera che l´incarico di Vicesindaco gli era stato assegnato proprio
a carattere fiduciario, come del resto è avvenuto adesso per la Marchetti
proprio per non sbilanciarsi a livello partitico".
"Sicuramente il Circolo di An - ancora Allevi - vuole un piano preminente
rispetto alle altre forze della coalizione, ma giacché per 6 anni non
abbiamo mai fatto politica di partito, non ritengo che debbano esistere piani
preminenti o soluzioni strategiche provenienti dall´esterno di quest´Amministrazione,
che si contraddistingue per un colore politico di centrodestra, ma con anime
paritetiche e di pari importanza. Stesso valore hanno l´Udc rispetto
ad An piuttosto che a Fi o agli Indipendenti, perché solo rimanendo
uniti si può continuare in una strategia di buon´amministrazione.
Se accettavamo quel compromesso politico di An avremmo dovuto accettare eventuali
richieste fatte da qualsiasi altra forza che raggiungesse il numero di 3 consiglieri".
"Sul Prg - ha proseguito Allevi - il tentativo di imporre un incontro
chiarificatore prima dell'approvazione è stato un evidente tentativo
di imporre con la forza e con l'arma del ricatto interessi personali camuffati
da istanze di partito, che vanno oltre gli interessi del territorio e dei
cittadini. E' per questo che, tutta la maggioranza non ha accettato nessun
tipo di compromesso per approvare il Prg, un piano che tra l'altro era stato
già approvato più volte con i voti di An, mentre nell'ultima
votazione è stato respinto con i voti compatti e organizzati anche
del gruppo di Uniti nell'ulivo. Organizzati perché per la prima volta,
dopo numerose votazioni, la sinistra è rimasta ai propri posti votando
insieme ad An. Allora cosa pensavano quei consiglieri d´An a novembre
2004, quando hanno votato all'unanimità il Prg? Dove stavano tutte
le volte che la maggioranza ha analizzato in dettaglio il Prg per valutarne
gli effetti sul territorio? Inoltre, se questa maggioranza avesse avuto a
cuore gli interessi personali del Sindaco e di qualche consigliere non avrebbe
perso tempo a mediare e sanare una situazione così paradossale pur
di fare i propri interessi. Invece, chi ha cercato la mediazione fino all'ultimo
secondo, chi ha cercato dì riposizionarsi su poltrone ed incarichi,
chi con il voto di 2 consiglieri non eletti in prima battuta, ma fatti entrare
dalle dimissioni di consiglieri d´altri partiti pretendeva di condizionare
l'amministrazione era solo e unicamente quella parte di An".
"Vorrei, infine, - ha concluso il Sindaco - richiamare l´attenzione
a tutti coloro che sono intervenuti in questa vicissitudine ricordando che
l´interesse primario non è di certo partitico, ma l´adempimento,
come nel precedente mandato, di quello che era il programma proposto agli
elettori. Davanti a noi abbiamo 4 anni d´amministrazione che intendiamo
affrontare con la collaborazione di tutti coloro che vorranno concedercela.
Sulle polemiche ritengo sia ormai giunta l´ora di porre la parola fine".
Cronaca e Attualità, 2005-06-02