in breve dalla Regione Marche.

-Leggere il ‘900, Ancona - evento estivo con più di cento artisti alla Mole Vanvitelliana.
-Cinghiali ed Agricoltura, Pesaro – la protesta di Coltiretti PU.

-Leggere il ‘900, Ancona - evento estivo con più di cento artisti alla Mole Vanvitelliana.
Grandi nomi ad Ancona. Attesa per l’evento estivo che raccoglierà più di cento artisti alla Mole Vanvitelliana. Pittori figurativi italiani della seconda metà del XX secolo in mostra. Grandi preparativi e fermento per l’esposizione che riscalderà l’estate anconetana, promettendo alla Mole Vanvitelliana un richiamo di pubblico da tutta la penisola.
“Pittori figurativi italiani della seconda metà del XX secolo” il titolo della mostra che aprirà i battenti tra poco meno di due mesi. Ben centotre artisti, molti di chiara fama nazionale e internazionale, e centosessanta opere, per un’iniziativa della Provincia di Ancona, in seno al progetto “Leggere il ‘900”, e dell’agenzia di Jesi organizzatrice di eventi culturali NoiCultura, a cura del critico d’arte Armando Ginesi.
A confronto le diverse tendenze figurative che hanno contrassegnato il finire del nostro Novecento, ricostruendo il percorso della figurazione in Italia, come risposta al concettualismo, sulle tracce del Citazionismo, della Pop Art italiana, della Transavanguardia…
E tra i tanti nomi fondamentali del panorama artistico italiano non potrà mancare il talento marchigiano tra i cinque della Transavanguardia, Enzo Cucchi, originario di Morro d’Alba. Accanto al suo lavoro anche quello di altri due protagonisti della corrente artistica che si impose agli inizi degli anni Ottanta recuperando la tradizione pittorica, Sandro Chia e Francesco Clemente. E tanti altri grandi che hanno trasformato il fare arte, portando le nostre produzioni alla riconquista del mercato internazionale.
La mostra sarà inaugurata il 16 luglio e si protrarrà per due mesi, per dare a tutti la possibilità di visitare il patrimonio di dipinti messo a disposizione dalla Collezione di Arte Contemporanea di Serafino Fiocchi di Ascoli Piceno, uno dei maggiori collezionisti viventi. Un’occasione di lustro per Ancona e le Marche, per porsi come importante punto di dialogo dell’arte italiana.

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Cultura e spettacoli, 2005-05-20

-Cinghiali ed Agricoltura, Pesaro – la protesta di Coltiretti PU.
“LA PROVINCIA DIFENDE I CINGHIALI E NON LE IMPRESE AGRICOLE” COLDIRETTI PU PRONTA A RICORRERE ALLA MAGISTRATURA.

“Se la Provincia di Pesaro continuerà a difendere i cinghiali e gli animali selvatici, piuttosto che le imprese, la denunceremo alla magistratura”.
E’ l’affondo del presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Giannalberto Luzi, contro il totale immobilismo dell’ente che, a fronte di innumerevoli promesse, non ha mosso un dito per salvare le aziende dal problema dei danni da animali selvatici, che mette a serio rischio la sopravvivenza dell’agricoltura pesarese, soprattutto nelle zone interne, nonché la stessa sicurezza dei cittadini, visti gli incidenti stradali, anche gravi, verificatisi. “Tante nostre imprese hanno ormai deciso di chiudere bottega, al contrario delle squadre di cinghialai – continua Luzi -, ovvero coloro che sono stati incaricati di tenere sotto controllo la popolazione degli ungulati. Curiosamente, i membri di questa categoria sono in costante aumento, e altrettanto si può dire dei cinghiali, segno che nell’attività di selezione c’è qualcosa che non va”. Cinghiali la cui carne alimenta, tra l’altro, un fiorente commercio quasi totalmente deregolamentato. “Se l’attività venatoria fosse reale, magari con la rotazione delle squadre di cinghialai, il problema potrebbe essere risolto – spiega il direttore di Coldiretti Pesaro, Anacleto Malara -. Purtroppo il presidente Ucchielli e l’assessore Rondina preferiscono mantenere lo status quo, ma sappiano che siamo pronti a denunciarli alla magistratura, poiché con il loro comportamento violano il diritto d’impresa, sancito dalla Costituzione”. Oltre a procurare migliaia di euro di danni alle imprese e ad impoverire i terreni devastati, la presenza dei cinghiali potrebbe favorire epidemie all’interno dell’intera popolazione animale del territorio.
“Stiamo seguendo attentamente gli studi relativi a patologie virali e batteriche che nel passato non esistevano – continua Coldiretti Pesaro -, e che scaturiscono dall’affollamento di animali selvatici sul territorio”.
Senza dimenticare il problema degli istrici e dei lupi. Anche questa specie sta ormai cingendo d’assedio i terreni agricoli, procurando gravissimi danni all’assetto idrogeologico del territorio. “Un territorio che le aziende contribuiscono a difendere con la loro quotidiana opera – aggiunge Malara -, ma ciò non rappresenta evidentemente un valore per la Provincia, visto che si permette agli animali selvatici di muoversi a piacimento. Le istituzioni devono mettersi in mente che i danni da animali selvatici non devono essere la normalità, bensì l’eccezione, e devono consentire alle imprese di poter fare un’attività agricola che è un patrimonio non solo nostro, ma dell’intera società”.
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Cronaca e Attualità, 2005-05-20