in breve dalla Giunta Regiona Marche.

-INCONTRI DEL PRESIDENTE CON LE CATEGORIE ECONOMICHE.
RISOLVERE INSIEME I PROBLEMI, PASSANDO DALLE PAROLE AI FATTI.
Proseguono gli incontri del presidente Gian Mario Spacca con le forze economico e sociali.
Ieri sera con i rappresentanti del settore commercio; questa mattina con Confindustria, Confapi e organizzazioni dell’artigianato.
Altri incontri sono previsti nei prossimi giorni con le associazioni ambientaliste, il mondo della cooperazione e le categorie.
Sono incontri che servono per impostare il lavoro e riprendere le fila del confronto, per “fare squadra”, non solo al momento della definizione delle analisi e delle teorie utili per uscire dalla situazione di difficoltà in cui versa l’economia, ma “per risolvere i problemi”, passando dalle parole ai fatti.
Per questa ragione, il presidente ha ribadito quanto sia necessario superare la concertazione rituale e le enunciazioni di principio per costruire un metodo di lavoro fondato sull’interdipendenza progettuale, capace di coinvolgere tutti i protagonisti dello sviluppo, in termini di responsabilità, energie e risorse economiche.
Nella foto dell’incontro con i rappresentanti delle associazioni artigiane.

Ancona, 2005-05-17


-Concorso a premi rivolto a tutte le scuole marchigiane per approfondire l’educazione alimentare
PETRINI:INVESTIRE E RIAFFERMARE LE TARDIZIONI DELLA NOSTRA TERRA.
Promuovere cibo di qualità, far conoscere l’agricoltura ai cittadini marchigiani, far entrare in relazione agricoltori e consumatori. Questi sono gli obiettivi del Progetto Comunicazione ed Educazione Alimentare dell’Assessorato Agricoltura della Regione Marche che coinvolge i giovani in età scolare.
L’educazione alimentare si propone di approfondire il tema del nutrimento attraverso attività di studio e ricerca cercando di stimolare le nuove generazioni verso consumi sani e consapevoli.
In considerazione che l’Italia è ai primi posti per l’obesità infantile, la Regione Marche ha indetto un concorso a premi, per l’anno scolastico 2004-2005, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
“Questo progetto – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Paolo Petrini - si avvia certamente nella direzione giusta perché insieme ad altre iniziative già attivate o in corso di attivazione della Regione Marche si propone di valorizzare il territorio nel suo insieme con le differenze che distinguono le zone rurali marchigiane. Siamo consapevoli del fatto che investendo sull’importanza della nostra identità nel riaffermare le tradizioni della nostra terra, promuovendo e valorizzando il prodotto agricolo regionale, possiamo godere di una buona qualità di vita e affrontare al meglio la concorrenza internazionale”.
Il tema del concorso che ha coinvolto 2800 alunni marchigiani, è la “Biodiversità colturale e culturale. Le diversità a tavola e in campo, nelle tradizioni e nelle culture, le risorse locali e rinnovabili.”
Le classi si sono cimentate con attività di “laboratorio” attraverso la realizzazione di orti biologici presso i giardini delle scuole, favorendo la conoscenza delle produzioni locali e incentivando il recupero dell’attività manuale e con lo sviluppo di elaborati, disegni e giochi.
Da domani fino a tutto il mese di maggio è aperta al pubblico la visita degli orti biologici presso le scuole: I.C. Corinaldo Scuola Tiro a Segno dalle ore 10,30; I.C. Ancona Centro Sud Est –Plesso Conero – Via Tagliamento dalle ore 12.00; il 20 maggio dalle ore 10.30 I.C. Polverigi Scuola Primaria “ IV Novembre” di Agugliano; il 28 maggio dalle ore 11.00 I.C. Quartieri Nuovi Via Luigi Lanzi, C/o Scuola Secondaria 1° grado; il 28 maggio dalle ore 10,00 I.S.C. di S. Vittoria in Matenano Via Farfense; il 28 maggio dalle ore 10,00 Scuola Infanzia Paritaria comunale “ Principessa Letizia” di Cossignano; il 28 maggio dalle ore 11,30 I.S.C. Via Da Sole 1 Ripatransone; il 15 maggio Scuola Materna Paritaria Bambin Gesù Sant’Ippolito;il 19 maggio dalle ore 10,30 I.C. “D.Bramante” Via Carducci,2 Fermignano; il 26 maggio dalle ore 14.00 I.C. “ G.Binotti” V.le Martiri della Libertà, 12 Pergola - scuola infanzia e primaria.

Ancona, 2005-05-17

-COMPETITIVITA` DEL SISTEMA ECONOMICO, SPACCA: "UN PATTO DI LEGISLATURA PER LA CRESCITA DELLE MARCHE".
Un patto di legislatura, per lo sviluppo economico delle Marche, da sottoscrivere con tutti i rappresentanti del mondo del lavoro e della produzione. E` quanto ha auspicato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenendo al Ridotto delle Muse di Ancona, alla presentazione del documento contenete le 'Proposte per lo sviluppo e la competitivita` del sistema economico marchigiano', sottoscritto nel mese di marzo da Confindustria, Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl e Uil.

Il presidente ha affermato di apprezzare i contenuti del documento, che 'va accolto per quello che dice e per quello che sottende'. La Regione, d'altronde, crede nella concertazione, che ha indicato come elemento essenziale per la crescita della comunita` marchigiana, fin 'dal convegno di Pesaro sulle politiche industriali, in cui venne sottolineata l'esigenza di incentivare la relazionalita`'. Una concertazione, pero`, che non deve essere connotata da 'ritualita`. Occorre compiere un salto di qualita`, per superare logiche settoriali e puntare su una interdipendenza progettuale'. Una strada in discesa, secondo Spacca, in quanto la mozione programmatica del nuovo esecutivo regionale recepisce le analisi e gli obiettivi che ispirano le 'proposte per lo sviluppo' siglate da industriali, artigiani e sindacati.

Spacca ha indicato, poi, i percorsi che occorre intraprendere, nelle Marche, per affrontare le nuove sfide del mercato internazionale e contrastare la pesante situazione economica nazionale: focalizzazione delle strategie, coerenza dei comportamenti (anche in termini di risorse da stanziare), innovazione, formazione, difesa attiva dei settori tradizionali, diversificazione produttiva (per dotare il sistema economico di un secondo 'motore trainante', oltre il manifatturiero), ricerca, qualita`.

Le Marche hanno gli strumenti per fare cio`. Sono una regione dove si stanno affermando 'nuove attivita` produttive ad alto contenuto tecnologico', come la cantieristica, il distretto informatico, l'elettronica e il comparto della logistica. 'C'e` un'economia e un'imprenditorialita` ' ha sostenuto ' che sta crescendo e innovando, ponendosi come nuova frontiera per la ricchezza produttiva della regione'. Occorre, allora, promuovere anche una diversificazione economica, delineando 'un percorso su cui possano avventurarsi i nuovi imprenditori', trasformando in ricchezza le bellezze ambientali e architettoniche, la ruralita`, il territorio. L'importante e` che la concertazione - tra i protagonisti istituzionali, sociali ed economici - 'si muova attraverso strategie chiare, rispetto agli obiettivi, e coerenti, sul fronte dei comportamenti. E` necessario, quindi, che tutto il sistema regionale (banche, universita`, istituzioni pubbliche') preveda risorse finanziarie adeguate' agli obiettivi di innovazione, qualita` e sostegno, individuati attraverso la concertazione.

Senza abbandonare il manifatturiero, ma promuovendo 'una difesa attiva dei settori tradizionali, attraverso la qualita` delle produzioni'.

Spacca ha anche confermato l'intenzione di costituire un'Agenzia per l'internazionalizzazione. Ha concluso richiamando il patto di legislatura proposto, auspicando che possa 'coinvolgere anche le organizzazioni oggi non presenti'.
Ancona, 2005-05-16

-PROPOSTA DI LEGGE PER ACQUISTO NUOVA SEDE PER UFFICI. GRUPPO DI LAVORO PER VALUTARE LE GRANDI APPARECCHIATURE SANITARIE.
La Giunta regionale ha deliberato l’acquisto dell’immobile ex sede del Mediocredito Fondiario – di proprietà della Banca delle Marche - per un costo di 14 milioni di euro, comprensivo di 1,7 milioni necessari per i lavori di ristrutturazione e messa a norma. L’edificio, che sorge vicino alle attuali sedi dell’Ente (Palazzi Raffaello, Rossini e Leopardi), ospiterà gli Uffici regionali.
“L’acquisto – ha sottolineato l’assessore Pietro Marcolini che ha illustrato la proposta di legge – ha valore strategico per la Regione Marche, in primo luogo per la vicinanza con i restanti edifici della Giunta, per la condivisione delle infrastrutture di servizio come i parcheggi e la mensa e per la possibilità di non dover corrispondere pesanti oneri affittuari per i necessari spostamenti di alcuni uffici.”
Su quest’ultimo elemento le rappresentanze sindacali hanno dichiarato la loro contrarietà a delocalizzare gli uffici dal sito centrale.
Marcolini ha anche messo in rilievo la indubbia valorizzazione del complessivo aspetto immobiliare del “polo regionale”, anche nel caso di sua possibile futura alienazione con mantenimento del valore intrinseco posseduto. Nel nuovo immobile è inoltre possibile disporre di un ottimo e capiente sistema di archiviazione, recentemente realizzato nel piano seminterrato.
L’esecutivo ha approvato, tra gli altri provvedimenti, anche una deliberazione in materia sanitaria che rafforza la valutazione di congruità delle proposte di acquisizioni di grandi apparecchiature da parte delle Aziende sanitarie.
“E’ stato deciso – ha spiegato l’assessore Almerino Mezzolani – di costituire un gruppo di lavoro coordinato dal Dipartimento Servizi alla persona e alla comunità e formato da rappresentanti dell’Asur, delle Aziende ospedaliere San Salvatore e Ospedali Riuniti Lancisi, Salesi e Umberto I° e dell’Inrca per garantire un ruolo più incisivo della Regione.”
“In particolare – ha aggiunto l’assessore alla sanità - sono state individuate le apparecchiature medicali da considerare “grandi apparecchiature”, caratterizzate da un elevato costo di acquisto e di gestione e da un elevato impatto sulla qualità assistenziale, nonché i criteri di riferimento utili alla redazione delle proposte di acquisizione delle alte tecnologie ed alla valutazione, da parte degli organi regionali, della congruità delle proposte aziendali. La Regione Marche si adegua alla metodica internazionale (Health Technology Assessment), ormai diffusa e praticata per valutare l’impiego di tecnologie appropriate ed efficaci in sanità. Con questo atto pensiamo di raggiungere più agevolmente gli obiettivi del Piano sanitario 2003/2006 in materia di qualificazione dell’offerta.”
Ancona, 2005-05-16

-Legge regionale sul lavoro: la Regione Marche si costituisce presso la Corte Costituzionale per chiedere il rigetto dell’impugnativa presentata dal Governo.
UGO ASCOLI: ‘LE NORME PORTANTI SONO RIMASTE IMMUNI DA CENSURE’.
“Occupazione, tutela e qualità del lavoro, tre definizioni per ricomprendere un unico concetto: dignità del lavoro per tutti. E sono, appunto, gli obiettivi che danno il titolo alla legge regionale n. 2 del 2005. Finalità che, insieme all’aumento del grado di protezione sociale, dovrebbero ispirare qualsiasi livello di Governo, regionale o nazionale che sia. “ Così l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Ugo Ascoli nel primo commento dopo l’atto di costituzione presso la Consulta da parte della Regione Marche per chiedere il rigetto integrale dell’impugnativa proposta dal Consiglio dei Ministri nei confronti di alcuni articoli della Legge regionale n. 2 del 2005 “Norme regionali per l’occupazione, la tutela e la qualità del lavoro”.
La Regione, assistita nella fase giudiziaria dal Prof. Avv. Angelo Pandolfo e dall’Avv. Giampiero Falasca del Foro di Roma, ha presentato argomentazioni tese a dimostrare che le norme della legge regionale sul lavoro sono pienamente compatibili sia con la ripartizione di potestà legislativa prevista dall’art 117 della Costituzione, sia con le norme ordinarie contenute nel Decreto Legislativo n. 276 del 2003, attuativo della cosiddetta Legge Biagi. “Mi sembra giusto – ha sottolineato l’assessore - per dovere di trasparenza amministrativa nei confronti prima di tutto dei cittadini e poi dei tanti soggetti che hanno aderito all’impostazione di questo strumento legislativo, chiarire i punti principali della richiesta di rigetto da parte della Regione Marche e le ragioni che sosteniamo.” “Ironizzando – prosegue l’assessore - potrei dire che forse sembra quasi inesorabile con questo Governo pagare un tributo per “ diritto di primogenitura”, essendo state le Marche la prima Regione a legiferare organicamente e incisivamente in questa materia…. Ma se anche questo ricorso dovesse servire- come ci auguriamo- da “apripista” per altre Regioni, che hanno già testimoniato l’adesione ai contenuti della legge marchigiana, se ne possono anche accettare i gravami.” “Anche perché - ha aggiunto Ugo Ascoli- le norme “portanti” della legge regionale n. 2\2005 sono rimaste immuni da censure di costituzionalità, poiché sono state contestate solo alcune disposizioni che, seppure significative, non alterano la portata complessiva dell’intervento legislativo. Una considerazione questa che dimostra la bontà del lavoro svolto con la legge regionale che, nonostante la fase di incertezza che ancora avvolge i confini tra potestà legislativa statale e regionale, non ha rinunciato ad affrontare globalmente e a disciplinare in maniera ampia ed ambiziosa tutti gli aspetti del mercato del lavoro regionale.”
Ecco dunque, nel merito delle singole censure proposte, come la Regione Marche ha motivato la propria posizione: sull’avviamento a selezione per l’assunzione presso le Pubbliche Amministrazioni (art. 10, comma 1), la norma regionale impugnata costituisce nient’altro che una semplice attuazione del potere conferito alla Regione di disciplinare la materia. Allo stesso modo, l’autorizzazione regionale prevista dall’art. 11, comma 1, si limita ad applicare quanto previsto in materia dalla vigente legislazione nazionale, e pertanto è pienamente legittima.
Altro punto impugnato: le Università (art. 11, comma 2). La norma regionale impugnata obbliga le Università a svolgere attività di intermediazione solo in favore dei propri studenti; la Regione ritiene legittima questa norma, in virtù del proprio potere di disciplinare i servizi pubblici per l’impiego. Sulla Borsa continua del lavoro (art. 13, comma 3) l’impugnativa proposta è totalmente infondata, in quanto non vi è traccia delle argomentazione opposte neanche nella legge presumibilmente violata. Per quanto riguarda l’impiego dei lavoratori svantaggiati (art. 20, commi 2,3 e 4) i criteri previsti nelle norme regionali , sono finalizzati a stimolare un utilizzo corretto e rigoroso della c.d. somministrazione degli svantaggiati. Tali criteri disciplinano esclusivamente i profili di competenza regionale, e non invadono in alcun modo gli aspetti di competenza del legislatore statale. Infine, è stato impugnato l’art. 17, comma 4 che mira a valorizzare gli aspetti formativi del contratto di apprendistato; la Regione ritiene che la norma costituisca un legittimo esercizio della potestà legislativa in materia, conferita dalla Costituzione.
Ancona, 2005-05-14
-Medicina omeopatica e fitoterapia negli allevamenti zootecnici biologici: corso di formazione per medici veterinari.
Inizierà il 19 maggio il corso di formazione per medici veterinari sull’uso della medicina omeopatica e della fitoterapia negli allevamenti zootecnici biologici. Organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con la Ausl di Ancona, si terrà presso la sede dell’Assam (Azienda servizi settore agroalimentare delle Marche). L’obiettivo è quello di formare medici in grado di seguire la gestione sanitaria delle aziende biologiche, che prevede il ricorso a omeopatia e fitoterapia in alternativa alla medicina tradizionale, ammessa solo in caso di pericolo di vita dell’animale. L’iniziativa si rivolge ai veterinari che operano nel settore pubblico, all’interno del Servizio sanitario regionale e delle Associazioni degli allevatori, o segnalati dagli Ordini provinciali dei veterinari. Potranno partecipare come auditori anche tecnici delle Associazioni dei produttori biologici. Al ministero della Sanità è stato richiesto il riconoscimento del corso come aggiornamento professionale per l’Educazione continua in medicina (Ecm). Il programma si divide in tre moduli: una parte teorica (36 ore) dedicata alla tecnica dell’allevamento biologico, quattro seminari (28 ore) sull’utilizzo della fitoterapia e della medicina omeopatica, quattro visite guidate in aziende zootecniche a conduzione biologica. Il corso rientra nel progetto triennale di sostegno alla zootecnia biologica, che si propone di favorire lo sviluppo del settore tramite la formazione degli operatori agricoli e l’assistenza tecnico-specialistica alle aziende. A livello regionale aumenta l’interesse per questo tipo di allevamento, che permette lo sfruttamento di aree marginali, inutilizzabili per l’agricoltura. Si intende così promuovere l’espansione della produzione biologica agroalimentare, in cui si registra un incremento dei consumi. Risulta quindi necessario incentivare la zootecnia, i cui prodotti sono certificabili come biologici solo a partire dal 2000, con ritardo rispetto a quelli vegetali, regolamentati dal 1992.
Ancona, 2005-05-14