Consiglio Regionale sul Programma di Governo. Ancona - Le conclusioni del presidente Spacca.


“Un dibattito molto utile per comprendere le singole opinioni e capire le vocazioni dei consiglieri. Credo che 28 interventi in una seduta programmatica siano un record per questa Regione. Segno che le linee di indirizzo del nuovo esecutivo hanno stimolato un dibattito acceso tra tutti i consiglieri”. Con queste parole il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha ringraziato il Consiglio, al termine del dibattito odierno dedicato alla discussione del programma di governo. “Si sono avvertite – ha detto – rigidità in alcuni interventi, altri sono stati più aperti al confronto. Tutti hanno però colto il fare che anima la mozione. L’aula consiliare deve essere un luogo di dibattito vero ed emanare una luce che crei discernimento e favorisca il processo di crescita della comunità marchigiana”. Un tema, questo, sul quale il presidente s’è soffermato più volte, per sottolineare la necessità di ricostruire un rapporto di fiducia e di forte coesione nella società regionale. Spacca ha poi risposto ad alcune sollecitazione venute, nel dibattito, dal portavoce della Casa delle Libertà, Francesco Massi. Ha ribadito che la composizione della Giunta regionale è frutto del rispetto degli accordi sottoscritti in campagna elettorale e degli impegni assunti con gli elettori. Opinioni personali, anche di rappresentanti di forze sociale e produttive - ha ribadito – non hanno valore generale, “perché è stato fatto il meglio di quanto si potesse realizzare nel rispetto degli accordi sottoscritti”. A Massi ha ricordato, poi, come il bilancio e i conti economici della Regione siano certificati da tre organismi internazionali. Il deficit sanitario, inoltre, è sceso da 156 milioni di euro del 2001, ai 47 previsti nel bilancio 2005: “Non possiamo permetterci, allora, di diffondere un’immagine di crolli e difficoltà finanziarie, perché non veritiera, ma capace, a sua volta, di innescare difficoltà in tutta la comunità marchigiana”. Il presidente ha quindi affrontato il tema della delocalizzazione e della deindustrializzazione delle Marche. Una questione che preoccupa, in quanto “non possiamo guardare ai successi del passato, ma dobbiamo proiettare lo sguardo al futuro. Le linee programmatiche dell’esecutivo danno chiaramente l’indicazione di un governo regionale che non vuole galleggiare sui problemi. Siano disponibili a dialogare con tutti sul modello da costruire per confrontarci con i nuovi scenari dell’economia internazionale. Le Marche sono la regione più manifatturiera d’Italia e d’Europa. Dobbiamo posizionarci su un livello di mercato dove gli altri non possano competere con noi”. Decisamente politica la parte conclusiva dell’intervento del presidente. “Tutte le strade percorribili per ricomporre l’unità della maggioranza – ha detto Spacca – sono state ricercate, nel rispetto degli accordi sottoscritti e degli impegni assunti con i cittadini”. Questo non significa che non saranno tentate altre vie per recuperare le forze politiche (Pdci, Sdi, Italia dei Valori) “che hanno avuto una penalizzazione. Il nostro impegno è quello di ricreare le condizioni per il recupero dell’unità della maggioranza lungo il percorso amministrativo che ci attende, anche in vista delle elezioni decisive del 2006”.
Cronaca e Attualità, 2005-05-11