via libera al Piano Idea
la minoranza non vota

Con 17 voti della maggioranza (l'opposizione è uscita dall'aula al momento del voto), il Consiglio comunale ha approvato ieri sera, dopo circa 4 ore di discussione, il Piano idea/Piano di struttura, cioè il documento di indirizzi che prelude al varo del vero e proprio Piano regolatore della città.
Il dibattito è stato preceduto da una diatriba tra il capogruppo DS Gaspari e la Presidenza circa la possibile esistenza di conflitti d'interessi tra i consiglieri presenti: per Gaspari era un aspetto da chiarire prima di procedere nel merito, per De Vecchis è compito di ciascun consigliere valutare la propria posizione.
Sono quindi iniziati gli interventi critici della minoranza. Per Capriotti (PRC) si tratta di un piano talmente generico che chiunque ci si può ritrovare. "Se lo portate all'approvazione - ha detto - è perché siete riusciti ad accontentare i potentati economici che vogliono mettere le mani sulla città". Per Gaspari con il Piano si abbassa di fatto da 24 a 18 metri quadrati per abitanti lo standard di verde pubblico, si recuperano i PRUSST contro i quali l'attuale maggioranza si era battuta in campagna elettorale, s'impongono degli accordi di programma con i privati che di fatto vincolano il futuro piano regolatore. Insomma, con il varo del Piano Idea si svuota di significato il futuro dibattito sui contenuti del Piano regolatore e si generano aspettative che, se deluse, possono ingenerare contenziosi, come sta accadendo per i PRUSST bocciati. Per Capriotti (SDI), il Piano è frutto dell'ennesimo compromesso nella maggioranza per tirare avanti e il progetto non offre soluzioni significative per il rilancio economico, turistico, viario della città. Per Di Francesco (Margherita) il piano è una "semplice dichiarazione d'intenti, non tiene conto dell'interconnessione con i Comuni confinanti, lascia la città nell'anarchia urbanistica. "E' uno scatolone di cenere e carbone - ha detto- seppure ben confezionato da rispedire al mittente" .
Dalla maggioranza, Forlì (FI) ha rilevato le contraddizioni negli interventi dei vari esponenti della maggioranza, un ordine sparso registratosi nei mesi scorsi su altri temi. Per il coordinatore di FI il centrodestra, compatto, sta attuando il programma amministrativo e questo Piano idea (una proposta pionieristica, visto che molte regioni stanno valutando di introdurlo nelle leggi urbanistiche) ne è l'esempio.
Nico (capogruppo UDC) ha detto che il Piano Idea è, appunto, una raccolta di idee da cui partire per entrare nel merito dei singoli comparti urbanistici della città.
Galiè (capogruppo di AN) ha rassicurato sul rispetto degli standard urbanistici e ha detto che il Piano Idea costituisce un passo intermedio verso il nuovo PRG e contiene tutti gli elementi per assicurare a S. Benedetto il ruolo di comune capofila del territorio. Galiè ha anche messo in evidenza la scelta di An di dare particolare peso al tema dell'edilizia pubblica.
Felicetti (PRI) ha apprezzato la carica innovativa del Piano che offre prospettive importanti per le zone di maggiore interesse della città come la Sentina, il lungomare, il porto, il paese alto, valorizzandone le enormi possibilità di sviluppo.
Dalla Giunta, prima Sestri e poi il Sindaco hanno sostenuto che il tempo trascorso dal varo del Piano (presentato in un Consiglio comunale aperto di un anno fa) non è stato tempo perso ma è servito a mettere a punto aspetti sostanziali che serviranno ad accelerare il lavoro successivo. In particolare il Sindaco ha sottolineato quattro aspetti del Piano: l'offerta di nuova edilizia residenziale pubblica e convenzionale a basso costo, l'attenzione alle problematiche dei quartieri, la distribuzione sul territorio di attrezzature ludico sportive, il rilancio dell'economia con investimenti per la riqualificazione di aree strategiche come il lungomare, le piazze, l'alveo dell'Albula.
Nella stessa seduta il Consiglio, sempre con i soli voti di maggioranza, ha approvato il nuovo regolamento per gli asili comunali: prevede la creazione di una "Carta dei servizi", comprende un progetto pedagogico per l'educazione dei bimbi e la formazione del personale, incrementa il numero di potenziali utenti degli asili, grazie all'introduzione del tempo ridotto e ordinario accanto al tempo prolungato.
Prima dello scioglimento della seduta (e dei conseguenti scambi di auguri con un piccolo rinfresco allestito nella sala Giunta), la maggioranza ha approvato l'ordine del giorno di AN per intitolare una via della città agli italiani caduti in Iraq.


Cronaca, 2003-12-19