Quintana e Ventidio Basso.
Ascoli P. – le risposte di Celani e Antonini ad Agostini.
-“Come esordio non c’è male. Il neo vice
presidente della Giunta regionale nonché assessore al Turismo, Commercio,
Fiere e Mercati ed altro ancora, Luciano Agostini, non ha perso davvero tempo
e da quel di Ancona ha tuonato contro la Quintana.
Agostini, in realtà, credo che abbia posto nel mirino l’Amministrazione
Comunale. La Quintana è solo uno degli aspetti che questo rappresentante
nell’esecutivo regionale del sud delle Marche ha posto sul tappeto.
Commercio e turismo sono altre tappe di questa sua offensiva a tutto campo.
Secondo Agostini, avremmo poche idee per lo sviluppo cittadino ed invece l’esponente
dei Ds ci darà il valore aggiunto della sua creatività e briosità.
Una cosa è certa, Agostini ha scoperto la Quintana. E’ un fatto
indubbiamente importante, considerato che in questi ultimi anni, pur facendo
parte quale rappresentante della Regione Marche del Consiglio di Amministrazione
dell’Ente, non ha mai partecipato alle riunioni se non, credo di ricordare,
all’ultima, in prossimità, guarda caso, della tornata elettorale
e in occasione delle elezioni per il rinnovo del comitato di sestiere di Porta
Tufilla.
In questi anni sono curioso di sapere dov’era tutta questa inventiva
che Agostini vorrebbe ora mettere per rilanciare il nostro sistema turistico.
Sono curioso di sapere dov’era Agostini quando chiedevamo, inutilmente,
a D’Ambrosio, finanziamenti adeguati della Regione per sostenere la
Quintana o una legge che tutelasse questo patrimonio non soltanto cittadino
ma regionale. Sono curioso di sapere dov’era Agostini quando la Regione,
invece di sostenere la Quintana, decurtava i finanziamenti.
Oggi, leggo, che finalmente la Regione è pronta a fare la sua parte
ma pretenderà (bellissimo verbo) che non ci sia più l’inquinamento
partitocratrico da parte delle forze di maggioranza comunale di centrodestra.
Eppure Agostini dovrebbe sapere che la politica sta alla Quintana come al
Carnevale di Offida o alla Vinea. Del Consiglio di Amministrazione fanno parte
i rappresentanti di Enti (Enti, non partiti) quali la Regione, la Provincia
e la Camera di Commercio oltre, naturalmente, il Comune. I sestieri, poi,
rappresentano un momento di democrazia di base. La scelta dei loro rappresentanti
è sancita da libere elezioni e non da scelte partitocratriche.
Vorrei ricordare al distratto Agostini che i capi sestiere Lattanzi e Camela
sono stati eletti, non scelti dai partiti o tantomeno dall’Amministrazione
Comunale come nel 1999, quando l’Ente con l’allora Magnifico Messere,
affidò la gestione del Gruppo comunale della Quintana direttamente
ad un consigliere comunale, certamente non di centrodestra.
Sono forse queste le ingerenze partitiche di cui tanto parla?
Evidentemente questi modelli non convincono l’assessore Agostini che
dopo aver lasciato il bilancio regionale ora vuole cambiare i modelli di sviluppo
dell’ascolano. Comunque non tema. Se la Regione taglierà i finanziamenti
perché saremo giudicati non sufficientemente allineati sulle posizioni
del centrosinistra, la Quintana sopravviverà lo stesso. Il Comune di
Ascoli, così come ha sempre fatto in questi anni, non farà mai
mancare il proprio sostegno (e quanto finora fatto lo dimostra ampiamente:
dalla nuova sede dell’Ente alle sedi dei sestieri alla promozione europea)
e continueremo a sostenere senza riserve e promuovere questa manifestazione
anche nell’interesse della stessa Regione, senza peraltro farci fuorviare
dal colore politico diverso.
Eppure l’attuale vice presidente della Regione, fino a pochi mesi fa
assessore al bilancio, dovrebbe ricordare che da anni questa Amministrazione
Comunale non ha più ricevuto il doppio contributo per la Quintana prima
erogato sul capitolo della cultura e del turismo e dal 2003 il contributo
è di soli € 51.646,00.
Nonostante questo la manifestazione è cresciuta ugualmente.
Per quanto riguarda tutti gli altri aspetti, mi limito a fare alcune osservazioni.
L’assessore Agostini lamenta che il teatro Ventidio Basso non è
più centro di cultura, ma dimentica, guarda caso, che da quando si
è insediata questa Amministrazione di centrodestra la Provincia (centrosinistra)
ha tolto il proprio contributo. Perché non bacchettare allora anche
la Provincia?
A proposito di teatro lo devo ringraziare. E’ infatti grazie a lui che
siamo riusciti a sbloccare i fondi per il restauro del teatro Filarmonici.
Ancora li aspettiamo, però.
Per il turismo, poi, Agostini propone un grande rilancio della montagna. Anche
qui secondo l’esponente diesse, questa Amministrazione sarebbe alquanto
carente. Peccato che la geografia, politico-amministrativa, imponga dei paletti.
E’ notorio, infatti, che la montagna di cui tanto parla il nostro vice
presidente regionale è in Abruzzo. Tranne il Comune di Ascoli, quello
di Folignano e la Provincia di Ascoli Piceno, tutti gli altri Enti che fanno
parte del Cotuge sono abruzzesi. E in Abruzzo, a quella Regione, abbiamo presentato
tutti i nostri progetti per un rilancio turistico della montagna dei Fiori.
A voler ben ricordare,però,un contatto con la Regione Marche l’abbiamo
avuto. Avemmo, tempo addietro, una audizione presso la Commissione Ambiente,
presieduta da un esponente di centrosinistra, o meglio, di sinistra. Ma nulla
si è mosso da allora.
E giusto per restare in tema devo ricordare all’assessore Agostini che,
guarda caso, tutti gli Enti a guida centrosinistra consorziati nel Cotuge,
sono anche tra i maggiori debitori del Consorzio per un ammontare di oltre
180 mila euro. Un caso invero singolare.
Sul solito refrain dell’Università, anziché polemizzare
e bacchettare, l’assessore Agostini dovrebbe dare una risposta ad una
lettera dell’aprile scorso, un anno fa, con la quale chiedevamo a lui
come assessore al bilancio e a D’Ambrosio come presidente della Regione
Marche, l’erogazione dei 2.686.000 euro, da stralciare dai fondi Cipe,
per il pagamento alla Asl delle ultime due rate per l’acquisto del complesso
dell’ex Mazzoni. Siamo ancora in attesa.
Sul turismo. Forse perché impegnato nel suo buon ritiro di Offida,
Luciano Agostini non vive appieno la nostra città. Se lo facesse si
renderebbe conto che la movimentazione turistica negli ultimi anni è
cresciuta in modo notevole. Una felice programmazione ha fatto sì che
Ascoli conoscesse un incremento turistico davvero notevole. E a certificarlo,
curioso, sono gli stessi uffici della Regione. Sì, proprio quelli dell’Assessorato
al Turismo.
IL SINDACO, Dr. Ing. Piero Celani
-Scopro con sorpresa una nuova veste dell’assessore regionale Agostini:
quella d’indovino!
Infatti ha così puntigliosamente descritto l’attività
teatrale del nostro Ventidio Basso, tanto da farci chiedere come abbia potuto
farlo lui che, mai una volta, e sfido chiunque a dimostrare il contrario,
è stato visto varcare la soglia del nostro Massimo cittadino.
Allora mi chiedo: da chi sarà stato così mal consigliato tanto
da sparare dati e circostanze così surreali? Forse dagli stessi soldatini
con le polveri bagnate della sinistra locale che il popolo ascolano ha più
volte sonoramente bocciato anche, e non solo ovviamente, grazie al riconoscimento
della validità della proposta culturale del centrodestra in questi
anni di amministrazione Celani? Ma soprattutto, lui che parla d’isolamento
del teatro ascolano nel quadro regionale, lui, assessore al bilancio per cinque
anni della Regione Marche, dov’era quando Ancona, per mezzo del suo
teatro delle Muse veniva, e viene, beneficiata di milioni di euro a discapito
delle altre realtà comunali?
Inviterò personalmente al Ventidio Basso il neo vicepresidente regionale
Agostini, sperando che, spogliandosi della sua veste poco credibile d’indovino,
si renda conto come anche ad Ascoli riusciamo a produrre ed offrire attività
culturali di altissimo livello nonostante proprio lui che doveva garantire
e difendere il nostro territorio sia stato l’artefice e corresponsabile
della destinazione ad Ancona e al suo territorio della gran parte dei fondi
regionali alla cultura.
Il Vice Sindaco-Assessore alla Cultura, Dr. Andrea Maria Antonini
Cronaca e Attualità, 2005-04-28