Obuv - Fiera delle Calzature.
Mosca - interesse per la produzione marchigiana.
Grande interesse per le calzature marchigiane, in particolare per le novità proposte in vista del prossimo autunno-inverno. È quanto emerge da un primo bilancio dell’Obuv, la rassegna della calzatura che chiude oggi i battenti a Mosca. Nonostante la neve e il maltempo, che hanno investito la capitale russa, numerosi visitatori si sono recati all’Expocentr Krasnaja Presnaja, in numero sicuramente maggiore rispetto alla passata edizione. Operatori - per lo più provenienti dalle regioni e dalle repubbliche della Confederazione (Csi) - che hanno apprezzato le Marche, presenti anche con un stand istituzionale. Le imprese marchigiane rappresentato il 68% degli espositori italiani (complessivamente 280 aziende, di cui 160 marchigiane) mentre il mercato russo e Csi assorbono oltre l’80% delle vendite italiane. Si registra soddisfazione per il numero dei visitatori, per i contatti avviati e per i contratti conclusi. Molti operatori russi, è stato anticipato, verranno nelle Marche per visitare le aziende e per conoscere le nostre realtà locali. A Mosca sono piaciute, in particolare, le produzioni marchigiane innovative, che prevedono coordinati di visone e rettili pregiati su numerose calzature, accessori e preziosismi vari nei sandali proposti dalle aziende più rinomate. Lo stand della Regione è stato visitato anche dall’ambasciatore Facco Bonetti. Agli ospiti sono state proposte degustazioni marchigiane, curate dal presidente regionale dell’Associazione sommelier, Otello Renzi (molto graditi i vini, il formaggio di fossa e il ciauscolo), accompagnate da materiale informativo turistico e culturale sulla nostra regione. Un modo accattivante per presentare ai russi le località di provenienza delle scarpe che indossano. L’Obuv si chiude con una serata di gala, promossa dall’Istituto per il commercio con l’estero e dall’Associazione calzaturieri italiani: le principali aziende marchigiane sfileranno per i clienti più interessati, alla presenza delle autorità russe e italiane.
Cronaca e Attualità, 2005-04-22