le Marche guardano a Est. Ancona - delegazione calzaturieri russi incontra Spacca.


Una delegazione di operatori commerciali calzaturieri della ex Unione Sovietica si è incontrata oggi, in Ancona, con il vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Industria, Gian Mario Spacca. In Italia per il Micam (Fiera internazionale della calzatura di Milano, terminata nei giorni scorsi), la delegazione sta visitando il distretto calzaturiero marchigiano, con il quale ha già avviato rapporti commerciali. Provenienti dai paesi dell’ex Unione Sovietica (Bielorussia, Russia, Kazakistan), gli operatori sono nelle Marche per conoscere le realtà produttive e il territorio, nell’ambito di un’iniziativa promozionale del “made in Marche”. La delegazione è stata accompagnata dal responsabile della Commissione Anci (Associazione nazionale calzaturieri italiani) per i mercati dell’Est, Bruno Scheggia, e dal delegato Giuseppe Camerlengo. Presenti all’incontro anche i rappresentanti delle Associazioni industriali di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata; Franco Morelli della Banca Marche (responsabile mercati internazionali) e Massimo Di Giandomenico, direttore Ice (Istituto per il commercio con l’estero) Marche. Con gli interlocutori russi è stato fatto il punto sui risultati del Micam, che ha registrato una diminuzione dei visitatori italiani dell’8% e un incremento degli stranieri dell’11%. Un dato che conferma quanto il futuro della calzatura marchigiana sia decisamente orientato a Est, soprattutto verso Paesi come la Russia e il Giappone, senza tralasciare, però, le realtà europee più consolidate (Francia e Germania). Una sfida che va giocata e vinta sul terreno della qualità e dei servizi, per contrastare la crescita di mercato dei nuovi concorrenti internazionali. Il vicepresidente della Regione ha rimarcato come l’internazionalizzazione sia una componente essenziale del sistema produttivo marchigiano e un’esigenza inevitabile per quei settori produttivi, quali il calzaturiero, che soffrono maggiormente della competizione globale. La Russia rappresenta oggi un mercato molto interessante per il sistema produttivo regionale e la forte interrelazione è dimostrata da un dato inequivocabile: l’unico vero momento di sofferenza per l’economia marchigiana si è registrato nel 1998, anno della crisi nella Federazione. Ora, è stato sottolineato, gli occhi dei calzaturieri marchigiani sono tutti proiettati sul prossimo appuntamento fieristico: l’Obuv a Mosca, dove si preannuncia una massiccia presenza di operatori italiani.
Cronaca e Attualità, 2005-03-24