Fiera Biofach 2005.
Norimberga – dal 24 al 27 feb presenti 10 espositorisi con prodotti biologici marchigiani.

Dal 24 al 27 febbraio si svolgerà presso il Centro Esposizioni di Norimberga la Fiera Biofach 2005, salone mondiale dei prodotti biologici. Freschezza, internazionalità e forza innovativa sono gli elementi che contraddistinguono questa manifestazione che ogni anno attira 1.900 espositori, due terzi dei quali dall'estero e 30.000 visitatori professionali di quasi 100 paesi del mondo. Patrocinato dall'IFOAM (la confederazione internazionale dell'agricoltura biologica), il BioFach garantisce grazie ai suoi rigidi criteri di ammissione una qualità costantemente alta dei prodotti esposti.
All’evento saranno presenti 10 aziende marchigiane che promuoveranno una vasta gamma di prodotti biologici per potersi affermare sui mercati internazionali. Le aziende partecipanti all’appuntamento sono: “Prometeo” di Canovaccio di Urbino, “Campo” di Fossombrone, “Fattoria Petrini” di Monte San Vito, “Molini del Conero” di Osimo, “La Terra del Cielo” di Piticchio di Arcevia, “Aurora” di Offida, “Fiorano” di Cossignano, “Monterosso” di San Lorenzo in Campo, “Oleificio Cartechini” di Montecassiano e “Terra Bio” di Urbino.
Il settore dell’agricoltura biologica nelle Marche è cresciuto notevolmente nell’ultimo anno raggiungendo 2.100 aziende, con 55.000 ettari di coltivazioni, superando così il 10% della superficie agricola utilizzata regionale.
Non esiste una statistica precisa, ma oltre al 50% della superficie foraggiera (necessaria per il mantenimento naturale della fertilità) la restante parte è coperta da cereali, vigneti, colture industriali, olivi, ortaggi e frutta che soddisfa una crescente richiesta di prodotti biologici dei consumatori.
Nonostante la frenata dei consumi quello del biologico continua ad essere un mercato in crescita e la partecipazione al salone delle aziende marchigiane si propone di accrescere la quota di prodotto biologico commercializzato sia nel mercato nazionale che in quello estero.

Cronaca e Attualità, 2005-02-22