Emergenza Maltempo nelle Marche. Ancona – relazione di D’Ambrosio al Consiglio.
“Dallo scorso 21 gennaio le elaborazioni previsionali del Dipartimento
della Protezione Civile e del Centro Funzionale di questa Regione hanno evidenziato
la possibilità di ingenti precipitazioni nevose distribuite su tutto
il territorio marchigiano. Pertanto nella stessa giornata sono stati diffusi
avvisi di condizioni meteorologiche avverse a tutti i soggetti interessati
secondo le consuete procedure. Gli avvisi di condizioni meteo avverse sono
poi stati ripetuti anche nei giorni successivi.
Le precipitazioni nevose sono iniziate domenica 23 gennaio e salvo sporadiche
interruzioni sono proseguite sino alla tarda mattinata di ieri.
A differenza di analoghi episodi verificatisi nel 1991, precipitazioni così
consistenti ed uniformemente distribuite sul territorio regionale non si riscontravano
da oltre 40 anni.
La situazione di emergenza venutasi a creare ha comportato la attivazione
dei comitati di protezione civile in tutte le province della Regione e dei
centri operativi comunali in quasi tutti i comuni delle Marche.
Nella provincia di Ancona sono stati istituiti anche due centri operativi
misti, uno a Jesi ed uno a Fabriano, per poter coordinare al meglio le risorse
disponibili sul territorio. Infatti il maltempo e le eccezionali nevicate
hanno, come noto, interessato gran parte del territorio nazionale, impedendo
la possibilità di acquisire uomini ed attrezzature da altre regioni.
La sala operativa regionale ha assunto da subito la funzione di coordinamento
delle informazioni tecnico-scientifiche ed operative, con la presenza permanente
dei Vigili del fuoco, della Polizia Stradale, della Croce Rossa Italiana,
dell’ANPAS e del 118 Marche, e con il costante collegamento con Società
Autostrade, ANAS, ENEL, Telecom e Ferrovie dello Stato.
L’enorme impegno dei sindaci, delle comunità montane, delle province
e delle prefetture, ed il decisivo e generoso supporto del volontariato, ha
consentito interventi puntuali e mirati che, nei limiti del possibile, hanno
ridotto i disagi per le persone e soprattutto hanno evitato l’interruzione
dei servizi pubblici essenziali di soccorso tecnico e sanitario.
Durante le giornate di venerdì, sabato e domenica si sono avute ripetute
interruzioni della transitabilità sul tratto meridionale dell’Autostrada
A14 e sulla strada statale di collegamento tra Jesi e Fossato di Vico, causate
dalla presenza di lastre di ghiaccio e dal pericolo di caduta di cumuli di
neve. Dal pomeriggio di ieri si è recuperata la transitabilità
su gran parte delle strade marchigiane.
Notevoli sono stati invece i disagi sopportati dai viaggiatori in transito
sulla linea ferroviaria Falconara – Orte, che è stata soggetta
a parecchie interruzioni nel tratto Fabriano – Fossato di Vico. Il volontariato
di Protezione civile, nei casi e nei tempi in cui se ne è avuta notizia,
ha contribuito ad alleviare i disagi dei viaggiatori fornendo cibi e bevande
in gran parte messi a disposizione da Trenitalia.
La situazione del traffico ferroviario sulla tratta Ancona – Roma si
sta lentamente regolarizzando nella mattinata di oggi.
A causa del persistente pericolo di caduta di valanghe, nei comuni di Ussita,
Bolognola e Montefortino sono state messe in sicurezza 75 persone, temporaneamente
alloggiate in strutture alberghiere locali. La località Foce, nel comune
di Montemonaco, è isolata per una slavina precipitata nella direttrice
dell’unica strada di accesso. Le nove persone rimaste isolate sono state
assistite dal Corpo Forestale dello Stato che ha impiegato un proprio elicottero
per consegnare viveri e medicinali.
Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, nella giornata di domani
personale esperto proveniente da Arabba provvederà ad abbattere i cumuli
nevosi pericolosi mediante l’utilizzo di cariche a gas, per recuperare
la piena transitabilità nella strada che conduce a Foce.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha inviato nel territorio regionale
ingenti rinforzi di uomini e mezzi, che stanno operando ininterrottamente
da quattro giorni, secondo una programmazione di urgenza concordata nell’ambito
delle strutture operative.
Per contribuire ad una rapida rimozione dei cumuli nevosi tramite il Dipartimento
della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha assegnato
alla Regione una unità operativa dell’Esercito, composta da 22
militari e 9 mezzi operativi.
Nella mattinata odierna nelle zone appenniniche della Regione stanno operando
quattro turbine (una in provincia di Pesaro, messa a disposizione da Società
Autostrade, una in provincia di Ancona messa a disposizione dall’ANAS
di Perugia, due in provincia di Macerata, messe a disposizione rispettivamente
dai Vigili del Fuoco di Trento e dall’ANAS di Ancona), con il compito
di ripristinare la corretta transitabilità nelle zone montane.
Fortunatamente le interruzioni nell’erogazione di energia elettrica
sono state sporadiche e limitate nel tempo, grazie anche all’enorme
impegno profuso dal personale dell’ENEL.
In questo momento una squadra composta da Vigili del Fuoco, tecnici dell’ENEL
e della Protezione Civile sta operando in località Monte Murano di
Serra San Quirico per riattivare l’erogazione della corrente elettrica
ad alcuni ripetitori radio e telefonici.
Si sta cercando di operare con il massimo impegno nelle giornate di oggi e
domani perché dal pomeriggio di mercoledì potrebbero verificarsi
nuove precipitazioni nevose.
Notevolissimi sono i danni segnalati sia dai comuni sia dalle categorie produttive.
Infatti l’accumulo di neve sulle coperture in parecchi casi ne ha provocato
lo sfondamento, travolgendo bestiame ed attrezzature agricole ed industriali,
fortunatamente senza conseguenze per le persone.
Sono state attivate le procedure per la richiesta dello stato di emergenza
al Presidente del Consiglio dei Ministri ed è stata inoltrata una specifica
istanza al Ministro dell’Economia e delle Finanze per chiedere la proroga
nel pagamento delle tasse automobilistiche in scadenza oggi.
Tutta la gestione delle attività emergenziali è stata condotta
in stretto rapporto con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile,
tramite il sistema di video conferenza presente nella sala operativa regionale.
L’abnegazione di tutte le componenti del sistema regionale di protezione
civile ha consentito sino ad ora interventi efficaci per ridurre al minimo
i pericoli per la pubblica e per la privata incolumità.
Decisiva è stata la collaborazione degli organi di informazione che,
in continuazione, si sono dichiarati disponibili a fornire tutte le indicazioni
precauzionali emanate dalla Protezione Civile regionale e nazionale per evitare
che venissero messi in atto comportamenti pericolosi da parte della popolazione.
Anche la popolazione marchigiana ha affrontato l’eccezionale emergenza
con grande senso di responsabilità, collaborando come possibile con
il sistema di Protezione Civile per contribuire a limitare i disagi.
La Giunta Regionale nei prossimi giorni opererà per quantificare i
maggiori oneri sostenuti dagli enti locali per l’impiego del proprio
personale e per le convenzioni stipulate con imprese esterne; raccogliere
dai comuni indicazioni puntuali sui danni registrati alle infrastrutture pubbliche
ed ai beni privati; censire i danni diretti ed indiretti sopportati dalle
imprese agricole ed extra-agricole .
La stima complessiva del danno costituirà la base della richiesta di
dichiarazione dello stato di emergenza inoltrata al Governo.
Nei prossimi giorni proseguiranno naturalmente gli interventi di natura emergenziale
e la Giunta Regionale continuerà a seguire l’evoluzione della
situazione per adottare le eventuali misure urgenti di competenza.
Cronaca e Attualità, 2005-01-31