Variante al Piano Regolatore.
S. Benedetto T. - il Consiglio approva definitivamente il cambio di destinazione
degli Edifici Scolastici.
Aperta la seduta con un minuto di raccoglimento per la tragedia del sud est
asiatico, ieri sera il Consiglio comunale, con 15 voti favorevoli della maggioranza
(astenuto Forlì di FI) e 9 contrari dell’opposizione, ha dato
il via libera definitivo alla variante al Piano regolatore per il cambiamento
di destinazione d’uso (non più zone per istruzione e attrezzature
comuni ma residenziali di completamento) di cinque immobili di proprietà
comunale, tra cui tre edifici scolastici.
L’opposizione ha manifestato la sua contrarietà al provvedimento
con il capogruppo Ds Gaspari e con Calvaresi. Per il primo non si capisce
la sua utilità, visto che la trasformazione era finalizzata ad una
permuta per la costruzione della nuova scuola media “Curzi”, iter
reso molto difficoltoso sia dal pronunciamento critico nei confronti del bando
d’appalto da parte dell’Autorità per la vigilanza sui Lavori
pubblici sia dalla sentenza del TAR Marche che ha dato ragione alla ditta
aggiudicataria dell’appalto dopo che questa se l’era visto revocare
dal settore Lavori pubblici per difetto di legittimazione.
Dopo aver parlato di “errori macroscopici” commessi dal settore
Lavori pubblici, Gaspari si è chiesto come faccia l’Amministrazione
a reperire 1 milione di metri quadrati di verde e servizi necessari per il
nuovo Piano regolatore e poi decida di vendere le scuole. Se poi, come appare,
l’Amministrazione ha cambiato idea e non intende alienare le scuole,
ha suggerito di bloccare questo iter, far decadere la delibera e ripresentarne
una nuova con la dismissione di altri immobili non più utili al Comune.
Gaspari ha concluso il suo intervento appellandosi a tutti i consiglieri affinché
prendano l’iniziativa di mandare a casa l’Amministrazione comunale
attraverso le dimissioni in blocco.
Calvaresi, capogruppo dell’omonima Lista, si è chiesto: “Se
gli immobili devono cambiare destinazione in funzione di un bando di appalto
dichiarato illegittimo, che senso ha approvare questa delibera?”
Il capogruppo di AN Rossi ha invece dichiarato il voto favorevole del gruppo
pur invitando l’Amministrazione ad adottare tutte le cautele del caso
in riferimento a possibili errori commessi nella redazione degli atti per
l’appalto.
Ritirato il punto sulla nomina del rappresentante del Comune nella Cassa di
Risparmio di Fermo (non è chiaro se la competenza sia del Consiglio
o del Sindaco) si è discussa la mozione del consigliere DS Franceschini
per coprire con fondi comunali la mancata proroga stabilita dalla Finanziaria
2005 del bonus di 1000 euro per la nascita del secondo figlio. Una misura
giudicata positivamente dai rappresentanti dei partiti di maggioranza ma,
come ha sottolineato il capogruppo UDC Nico e confermato dal vicesindaco Piunti
e dall’assessore alle finanze Vignoli, bisognosa di una discussione
in sede di esame del Bilancio 2005 la cui sessione sta per iniziare. L’invito
a Franceschini a ritirare il documento non è stato accolto e la mozione
è stata respinta con 13 voti contrari, 8 favorevoli della minoranza
e tre astensioni (i consiglieri Nico e Giudici dell’UDC e Baiocchi della
lista Martinelli).
Chiusi i lavori, ha preso la parola Domenico Mozzoni, candidato sindaco per
il centrosinistra sconfitto nelle elezioni del 2001, che, nominato presidente
degli albergatori della città, ha annunciato le sue dimissioni: a Mozzoni
sono andati gli auguri di buon lavoro e il ringraziamento per la collaborazione
prestata da parte di esponenti di entrambi gli schieramenti.
Cronaca e Attualità, 2005-01-20