ASUR, Tesoreria Unica. Ancona – il servizio conferito a Banca Marche.


Aprile: “Vantaggi per i cittadini”; Zuccatelli: “Pagamenti più celeri”.
La Banca delle Marche si è aggiudicata la tesoreria unica dell’Azienda sanitaria regionale (Asur). Il servizio, conferito con una gara, verrà svolto dal 1 gennaio 2005 al 31 dicembre 2007. Rappresenta, in Italia, la prima esperienza di assegnazione di una tesoreria unica regionale nella sanità.
Il punto è stato fatto nel corso di una conferenza stampa convocata, in Regione, dall’Asur, con la partecipazione dei rappresentati dell’Istituto di credito. La gara è stata effettuata anche per conto delle due Aziende ospedaliere “Ospedali riuniti” di Ancona e “San Salvatore” di Pesaro.
“Con questa operazione – ha sottolineato il direttore generale dell’Asur, Antonio Aprile – l’Azienda interviene nella gestione dei rapporti con il mondo bancario, prima curata dalle tredici Aziende sanitarie locali, con condizioni contrattuali molto diverse sullo stesso territorio regionale e con una debole capacità di negoziazione nei confronti degli istituti di credito”. I vantaggi ottenuti, secondo Aprile, sono importanti, non solo sotto l’aspetto tecnico. La Banca delle Marche assume anche un ruolo di partner della Regione. Oltre alla possibilità – per l’Asur e le Zone territoriali – di accedere a un credito di circa 360 milioni di euro, come anticipazione ordinaria colletiva, è previsto “lo studio di un progetto per l’introduzione della firma digitale, in modo da snellire le procedure di pagamento e riscossione, consulenze gratuite e studi di fattibilità, la revisione del sistema di riscossione delle entrate e l’assistenza fiscale”. Vantaggi sono previsti anche per i cittadini che potranno “recarsi presso un qualsiasi sportello della Banca delle Marche per saldare i pagamenti con l’Asur. Si amplia l’offerta dei punti di riscossione, con maggiori disponibilità di orari ed evidenti facilitazioni per l’utenza”.
“L’affidamento della tesoreria unica – ha concluso Aprile – realizza un importante intervento previsto nella legge di riordino del sistema sanitario, dimostrando come il modello marchigiano, di governo coordinato delle varie funzioni amministrative, possa costituire un riferimento nazionale”.
Il direttore del dipartimento Servizi alla persona della Regione, Giuseppe Zuccatelli, ha riepilogato alcuni vantaggi offerti dalla tesoreria unica, tra i quali il miglioramento dei tempi di pagamento, con conseguenti risparmi sulle forniture. “Governare i flussi di cassa – ha detto – è un problema politico non secondario. Le Marche devono ancora ottenere 750 milioni di euro dallo Stato, relativamente alle addizionali 2002 e 2003”. Una questione insostenibile per gestire correttamente il bilancio sanitario. La tesoreria unica consente di risparmiare risorse, spuntando tassi inferiori, e costituisce un’occasione altrettanto unica per allineare i comportamenti amministrativi, omogeneizzandoli rispetto alla polverizzazione del passato”.
Secondo il presidente della Banca delle Marche, Tonino Perini, con questa operazione viene esaltata la vocazione territoriale dell’Istituto (“Unica banca marchigiana con capitale marchigiano”), che intende impegnarsi, in sinergia con la Regione, “per garantire un servizio moderno, efficace e puntuale”. Perini ha, poi, ricordato come la banca gestisca già la tesoreria della Regione Marche e dell’Inrca.
“Grande soddisfazione per un’operazione non tradizionale” è stata espressa dal direttore della Banca delle Marche, Massimo Bianconi, secondo il quale la Regione si è mossa “ad altissimi livelli professionali” nella gestione del bando di gara.


Cronaca e Attualità, 2004-12-21