1a Conferenza Regionale sul turismo. Ancona - Rocchi: “Investire sui nuovi mercati, poche risorse da Roma”


“Destagionalizzare l’offerta, puntare su eventi culturali di qualità, valorizzare le produzioni tipiche del territorio, investire sui nuovi mercati, potenziare la comunicazione on line”. È la ricetta per rilanciare il turismo marchigiano, delineata dall’assessore Lidio Rocchi, alla Fiera di Ancona, nel corso della 1a Conferenza regionale sul turismo. Partendo da questi presupposti, ha anticipato l’assessore, “la programmazione turistica 2005 della Regione Marche mira a consolidare le quote di mercato nazionale e a incrementare quelle estere. Negli ultimi dieci anni il peso complessivo del turismo, in Italia, è sceso di due punti; si è dimezzata la capacità delle entrate turistiche di compensare l’aumento delle partenze degli italiani verso l’estero; il prezzo dei servizi è cresciuto rispetto alla concorrenza. È soprattutto sul mercato estero che bisogna lavorare, per cercare di recuperare le quote di domanda in flessione. Fondamentale, per le Marche, sarà aprirsi ai mercati dell’est e del nord Europa, ma, soprattutto, dell’Oriente: Cina e Giappone. Senza dimenticare l’America e l’Australia”. Questo perché, secondo le previsioni dell’assessore regionale al Turismo, “non abbiamo segnali confortanti per il prossimo anno dai Paesi dell’euro valuta, che continuano a registrare una bassa propensione al consumo turistico”. Sarà anche necessario, ha rilevato Rocchi, “riposizionare la nostra offerta in quella aree dell’Italia settentrionale che hanno fatto riscontrare i primi segnali di cedimento”.
“Per poter diventare competitivi a livello europeo – ha ribadito l’assessore – occorre che il Governo centrale riduca l’aliquota Iva a carico delle strutture ricettive. Quella in vigore in Italia (10%) è nettamente superiore alla Francia (5%), alla Spagna (7%), alla Grecia (8%)”. Una richiesta che finora non ha trovato ascolto a Roma, così come “non registriamo confortanti incrementi” a livello di risorse finanziarie nazionali. “Il fondo di cofinanziamento della legge 135/01 assegna alla Marche, per il 2005, solo il 50% (€ 1.476.112,04) di quanto riconosciuto nel 2004 (€ 3.030.604,03). Dimezzato risulta anche il fondo a favore dei progetti interregionali dei Sistemi turistici locali”.
Una situazione non sostenibile, che contrasta con il dinamismo mostrato dalla Regione. “Sono stati liquidati, agli operatori turistici, quasi 8 milioni e 500 mila euro della Ue (Docup Ob.2) per le ristrutturazioni e gli ammodernamenti degli immobili. Sono state finanziate 123 nuove strutture con la legge regionale 33/91, utilizzando 3 milioni e 700 mila euro che hanno favorito investimenti per oltre 38 milioni di euro. Nel bilancio regionale 2005 sono previste ulteriori risorse per 1 milione di euro, che consentiranno altri 10 milioni di euro di investimenti di riqualificazione delle strutture ricettive marchigiane. Risorse che, insieme a quelle incrementare nel capitolo dei lavori pubblici, potranno alleviare i disagi degli operatori danneggiati dalle mareggiate degli ultimi giorni”.
Gli sforzi organizzativi e programmatici risulteranno, però, vani - ha sottolineato Rocchi - “se la promozione dell’offerta italiana sui mercati esteri non sarà adeguatamente sostenuta dalla riforme dell’Enit, disattesa dal Governo centrale, ma che dovrà riservare un ruolo adeguato al protagonismo delle Regioni”.
L’assessore ha concluso il suo intervento richiamando la Costituzione europea, che ha introdotto un articolo dedicato la turismo. “La Ue avrà, quindi, competenze turistiche. In previsione di ciò, occorre adottare strumenti finanziari celeri e flessibili che facilitino l’accesso al credito e responsabilizzino le imprese”.


Cronaca e Attualità, 2004-11-19