istituita la Riserva Naturale della Sentina. Ancona - gestione affidata al comune di S. Benedetto T.
Amagliani:”Un importante passo in avanti nella protezione dell’ambiente”
La Giunta regionale ha approvato la proposta di deliberazione con la quale
istituisce la riserva naturale della Sentina. ”La proposta – spiega
Marco Amagliani, assessore regionale all’ambiente – è stata
approvata nell’ambito del programma triennale regionale,in collaborazione
con il Comune di San Benedetto del Tronto, la Provincia di Ascoli Piceno,
le organizzazioni interessate e con il parere favorevole del Comitato tecnico
scientifico per le aree naturali protette. L’obiettivo è di tutelare
l’equilibrio ambientale di una delle aree più caratteristiche
della regione, salvaguardando l’omogenità del sistema terrestre,
lacustre e fluviale”.
“L’istituzione della riserva –precisa ancora Amagliani –
non modifica sostanzialmente il quadro dei vincoli già esistenti nell’area,
ma lo rende conforme alle finalità di tutela della legge 15 del ’94
sulla gestione delle aree protette naturali. Quel che è importante
rilevare è la possibilità di incentivare il risanamento ambientale
delle aree degradate, valorizzare le tecniche agricole a basso impatto ambientale,incrementare
le produzioni biologiche, recuperare i casolari rurali e uniformare le modalità
di pesca nel tratto del fiume Tronto compreso nell’area protetta”.
Con l’approvazione della delibera, che passa ora all’esame del
Consiglio regionale, si avvia a conclusione un iter iniziato un anno fa con
l’adozione da parte dell’Assemblea legislativa dell’atto
istitutivo della riserva. In base all’art.2 della delibera, il territorio
,che si estende su una superficie di 177,55 ettari, è suddiviso in
tre ambiti: una zona di protezione integrale degli ambienti naturali più
fragili,una zona di tutela che ha lo scopo di mitigare gli impatti su habitat
e specie, un’area di promozione economica e sociale delle attività
antropiche. In tutto il territorio della riserva sono vietate le attività
e le opere - ad esempio, l’apertura di cave,l’estrazione di materiali
inerti dal fiume, le attività venatorie,l’abbattimento delle
piante - che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti
naturali,con particolare riguardo alla flora e alla fauna. Nella zona di riserva
integrale il divieto è esteso anche all’esercizio della pratica
agricola,incluse le attività di pascolo e fienagione, e all’installazione
di tralicci e antenne.
Sul piano amministrativo la gestione è affidata, per un triennio, in
via sperimentale, al comune di San Benedetto del Tronto.
Con l’istituzione della nuova riserva naturale salgono a undici le aree
protette naturali che costituiscono il sistema dei parchi e delle riserve
nelle Marche: due parchi nazionali (Monti Sibillini e Gran Sasso, Monti della
Laga), tre riserve naturali statali (Montagna di Torricchio, Gola del Furlo,
Abbadia di Fiastra), quattro parchi regionali (Sasso Simone e Simoncello,Monte
San Bartolo, Conero, Gola della Rossa di Frasassi), una riserva naturale regionale
(Ripa Bianca). In totale la superficie protetta si estende per quasi novantamila
ettari, pari al 9,28 per cento dell’intera superficie regionale.
Cronaca e Attualità, 2004-11-09