Facciamo chiarezza.
Ascoli P. – dichiarazione del Sindaco Celani

Facciamo chiarezza.
L’Arengo non è contro l’Ascoli Calcio. L’Arengo è invece per la correttezza gestionale del patrimonio pubblico. E’ solo in questa direzione che va letta la delibera che abbiamo approvato nella seduta di ieri della Giunta comunale con la quale abbiamo incaricato l’Ufficio legale di proporre un’azione giudiziale per ottenere il recupero dell’immobile di proprietà comunale sito in corso Vittorio Emanuele, attualmente occupato dall’Ascoli Calcio con il contestuale recupero dei fitti arretrati.
Val la pena ricordare che nel giugno del 1992 il Consiglio comunale, con atto deliberativo n. 74, accettò, in via definitiva, la donazione del patrimonio immobiliare fatta in favore del Comune di Ascoli, dalla vedova di Cino Del Duca. Donazione che non imponeva alcunché al Comune. Tale donazione fu poi accettata formalmente dal sindaco pro tempore nel luglio del 1995.
L’Ascoli Calcio, invece, ritiene che la volontà del defunto Cino Del Duca fosse quella di mettere gratuitamente a disposizione della società questi immobili. Al contrario questo Comune sostiene che non si ravvisa alcuna clausola del genere nell’atto pubblico di madame Nironet (vedova di Cino Del Duca) e che quindi è pienamente giustificata una richiesta economica da parte dell’Ente per l’uso del bene.
Rammento anche che le intese bonarie fin qui perseguite con l’Ascoli Calcio, perché si corrispondesse il pagamento dell’affitto o comunque si restituisse al Comune la parte dell’immobile non utilizzato, non hanno ottenuto lo scopo.
Sull’uso gratuito o meno di questi locali ora sarà un giudice a pronunciarsi, al fine di chiudere per sempre la querelle.
Intanto, però, come amministratore sono tenuto alla corretta gestione del bene pubblico e quindi devo richiedere la corresponsione dei fitti arretrati.
Non si tratta quindi di un accanimento dell’Amministrazione Comunale nei confronti dell’Ascoli Calcio e tantomeno il motivo del contendere è lo stadio.
Si tratta solo ed esclusivamente di un atto dovuto che come amministratore della città devo porre in essere per tutelare, ripeto, il patrimonio della collettività e gli stessi amministratori che potrebbero essere chiamati a risponderne davanti ad Organi di controllo.
Quindi non si tratta dell’Arengo contro l’Ascoli Calcio. Si tratta invece di una attenta gestione che l’Arengo deve fare del bene pubblico.
Per quanto riguarda lo stadio, vorrei ricordare che insieme al presidente Benigni stiamo studiando alcune soluzioni che, mi auguro consentiranno all’Ascoli Calcio di utilizzare l’impianto rinnovato non solo nelle strutture ma anche nelle funzioni e al Comune di non impegnare ingenti risorse.
Nessun contrasto, quindi, nessun accanimento.
IL SINDACO (Dr. Ing. Piero Celani)

Cronaca e Attualità, 2004-10-28