Diario di una giovane sambenedettese.
di Don Vincenzo*

Carissimi Giovani della Parrocchia

Vorrei leggere insieme a voi alcune righe da un diario immaginario di una giovane sambenedettese, scritte in questi giorni.

-4 ottobre 2004, lunedì ore 7,45. Purtroppo questa mattina si ritorna a scuola. Che rottura! Avrei voluto fracassare la sveglia che ha suonato. Già sono stanca di alzarmi presto ogni mattina e di sedermi sullo stesso banco, nella stessa aula, con le stesse facce. Comunque sabato sono stato al compleanno di Max. Che sballo! La festa mi è piaciuta molto, anche perché c'era Francesco, quello della III B, che non è niente male. Ieri ho dormito tutta la mattina e al pomeriggio ho dovuto fare quei (bip) di compiti. Speriamo che oggi quella strega della professoressa di matematica non mi interroghi.
-4 ottobre 2004, lunedì ore 14,45. Finalmente sono a casa, dopo la scuola. Ho mangiato e ho anche visto una puntata dei Simpson. Non è stata una bruttissima mattinata, soprattutto perché non ho avuto interrogazioni. Però tutti i professori hanno spiegato da matti e ci hanno assegnato una marea di compiti. Pare che in alcuni giorni si mettono tutti d'accordo per caricarci come somari. Ma chi se ne frega? Oggi avevo deciso di uscire, e non c'è professore che tenga. Ai miei ho detto che non avevo compiti per domani. A proposito di Francesco: ci siamo parlati e ci siamo scambiati i nostri numeri del telefonino. Può darsi che stasera ci incontriamo di nuovo al centro.
-4 ottobre 2004, lunedì ore 19. Non sarebbe andato male il pomeriggio se non fossero accadute alcune cose. Ma perché quando usciamo si deve sempre finire a parolacce e insulti? Quella cretina di Sonia ha cominciato a sparlare e insultare Debora. Probabilmente è gelosa perché Debora ha il ragazzo e lei invece sta a secco. Ma chi se la piglia una come quella, con una lingua da serpente? Io le ho detto in faccia che non me ne fregava niente di quello che diceva e che volevo divertirmi. Le altre amiche mi hanno dato ragione e lei se n'è andata offendendoci. Peggio per lei se fa la stronza. Più tardi siamo passati davanti alla Rotonda e volevamo andare alla sala giochi. Però fuori c'erano due ragazzi un po’ troppo ‘fatti’. Ci siamo spaventate e ce ne siamo andate. Quando sono tornata a casa mi ha preso la paura della scuola di domani e mi sono messa a studiare. La testa però stava da un'altra parte, allora ho fatto finta di studiare e mi sono messa a sentire la mia musica preferita, finché mia madre mi ha chiamato per cena.
-4 ottobre 2004, lunedì, ore 22. Da più di un'ora mi sono messa a studiare, lasciando un bel film alla televisione, perché mi ha preso una paura matta che domani qualche professore rompi mi interroga. Durante la cena mia madre mi ha detto che presto verrà a scuola a colloquio con i professori. Povera me! Mio padre per tutta la cena non ha mai parlato e ogni tanto guardava storto mia madre. Che abbiano litigato? Anch'essi hanno i loro problemi, mondo cane! Mi sì chiudono gli occhi e vado a dormire. Dov'è il mio peluche?.

Ho detto che si tratta di un diario immaginario, ma credo che sia molto vicino alla realtà.
Mancano certamente tanti piccoli dettagli che differenziano la vita di ciascuno di noi.
Ma a me sinceramente colpirebbe un diario del genere per un altro motivo.
Avete notato la totale assenza di ogni riferimento alla fede, alla preghiera, alla messa domenicale?
Ci risiamo! - direte voi.
Certo che ci risiamo.
In che cosa posso stimolare i miei giovani, io che sono un prete e che devo guidare, anche se indegnamente, una comunità di fede? Volete che vi parli della Samb o di Miss Italia (a proposito di Miss Italia 2004. La terza classificata, al momento della proclamazione ha dichiarato: ‘Sono contenta di questo terzo posto. E comunque un parroco di San Benedetto del Tronto ci ha detto che soprattutto è importante diventare Miss della propria vita’. Ebbene quel parroco ero io, e quella frase l’ho pronunciata domenica 5 settembre al Palacongressi, quando mi hanno chiamato a celebrare la Messa per tutte le 250 concorrenti. Vi devo dire tra l’altro che raramente ho visto una Messa più partecipata di quella e con una attenzione davvero commovente).
Moltissimi di voi hanno fatto e continuano a fare una lunga vacanza da ogni forma di preghiera. Il vostro posto alla Messa domenicale da qualche mese è ancora vuoto. Spero comunque che non abbiate lasciato anche la preghiera personale.
A quando una vostra ripresa spirituale seria ed impegnata? Lo sapete che ora riprende il catechismo settimanale?
Vogliamo provare a scrivere un altro pezzo di diario, così come lo sogno io?

-10 ottobre 2004, domenica sera, ore 22. Domani si ritorna ancora a scuola. La solita tortura! Oggi però mi sono ricaricata, perché questa mattina sono andata alla Messa delle 11. Mi sono messa non in fondo alla chiesa, perché altrimenti mi viene voglia di parlare con gli altri. Volevo confessarmi ma non mi ero preparata spiritualmente. La farò quanto prima. Questa sarà una settimana importante per la mia vita spirituale, perché venerdì prossimo, 15 ottobre, comincia sia il catechismo della cresima sia il catechismo serale, alle ore 21, per tutte le classi delle Superiori. Un altro impegno che si aggiunge! Ma questo mi piace. Ora vado a dormire. Dov’è il mio peluche? Prima però voglio recitare un bellissimo Padre nostro e una bellissima Ave Maria.

E’ un sogno questo pezzo di diario? Sta a voi farlo diventare realtà, giovani carissimi.
Vi voglio bene tutti. Ciao. Don Vincenzo.

* Parroco della Parrocchia S. Pio X

Cronaca e Attualità, 2004-10-07


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