Fermate Eurostar soppresse, la protesta del Sindaco

Se è vero che Comune e Ferrovie hanno in corso una trattativa per far diventare la stazione di S. Benedetto un nodo intermodale per lo scambio dei passeggeri, cosa che di per sé comporta un aumento dei servizi, come si giustifica la soppressione di fermate di treni a lunga percorrenza? E’ l’interrogativo che il sindaco Domenico Martinelli pone ai vertici romani di Trenitalia e Ferrovie dello Stato in una lettera che contiene una formale protesta per l’annunciata soppressione, a partire dall’entrata in vigore dell’orario invernale di metà dicembre, delle fermate degli Eurostar n. 9412 e 9419.
Si tratta di una decisione, sottolinea il Sindaco, in contraddizione anche con quanto affermato dalle stesse Ferrovie non più di un anno fa quando, con lettera di Trenitalia, “fu data assicurazione che nell’orario successivo, a far data dal 15 dicembre, sarebbero state istituite nuove fermate in aggiunta ad altre già programmate”.
Nel ricordare che la scelta di “tagliare” le fermate degli Eurostar penalizzerà un bacino di utenza gravitante su tre province (Ascoli, Macerata e Teramo) e danneggerà gravemente il turismo, il Sindaco invita a considerare che “la carenza di offerta induce la diminuzione della domanda, orientando i clienti su altre soluzioni di trasporto”.

12 novembre 2003